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ESODO
1 1 Or questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto con Giacobbe. Ciascuno di loro venne con la sua famiglia:
1 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda,
1 3 Issacar, Zabulon e Beniamino,
1 4 Dan e Neftali, Gad e Ascer.
1 5 Tutte le persone che erano uscite dai lombi di Giacobbe ammontavano a settanta (Giuseppe era già in Egitto).
1 6 Quindi Giuseppe morì, e così morirono tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione.
1 7 E i figli d'Israele furono fruttiferi, moltiplicarono copiosamente e divennero numerosi e si fecero straordinariamente forti; e il paese ne fu ripieno.
1 8 Or sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.
1 9 Egli disse al suo popolo: Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi.
1 10 Orsù, usiamo astuzia nei loro confronti, perché non si moltiplichino e, in caso di guerra non abbiano a unirsi ai nostri nemici e combattere contro di noi, e poi andarsene dal paese».
1 11 Stabilirono dunque su di loro dei sovrintendenti ai lavori, che li opprimessero con le loro angherie. Così essi costruirono al Faraone le città-deposito, Pithom e Raamses.
1 12 Ma più li opprimevano, più essi moltiplicavano e si estendevano; per questo gli Egiziani giunsero a temere grandemente i figli d'Israele,
1 13 e gli Egiziani costrinsero i figli d'Israele a servire con asprezza,
1 14 e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitù, nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza.
1 15 Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Scifrah e l'altra si chiamava Puah, e disse:
1 16 «Quando assisterete le donne ebree partorienti, e le vedrete sul sedile del parto, se è un maschio, uccidetelo; ma se è una femmina, lasciatela vivere».
1 17 Ma le levatrici ebbero timore di DIO e non fecero come il re d'Egitto aveva loro comandato, e lasciarono in vita i bambini maschi.
1 18 Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato in vita i bambini maschi?».
1 19 Le levatrici risposero al Faraone: «Perché le donne ebree non sono come le egiziane, ma sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno già partorito».
1 20 Or DIO fece del bene a quelle levatrici; e il popolo moltiplicò e divenne straordinariamente forte.
1 21 Così, perché quelle levatrici temevano DIO, egli diede loro famiglie in proprio.
1 22 Allora il Faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo dicendo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel fiume; ma lasciate in vita tutte le femmine».
2 1 Or un uomo della casa di Levi andò e prese in moglie una figlia di Levi.
2 2 La donna concepì e partorì un figlio; e, vedendo che era bello, lo tenne nascosto per tre mesi.
2 3 Ma, quando non poté più tenerlo nascosto, prese un canestro di giunchi, lo spalmò di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino e lo pose nel canneto sulla riva del fiume.
2 4 La sorella del bambino se ne stava a una certa distanza, per sapere quel che gli sarebbe successo.
2 5 Or la figlia del Faraone scese per fare il bagno al fiume, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo il fiume. Ella vide il canestro nel canneto e mandò la sua serva a prenderlo.
2 6 Lo aprì e vide il bambino; ed ecco il piccolo piangeva; ella ne ebbe compassione e disse: «Questo è un bambino ebreo».
2 7 Allora la sorella del bambino disse alla figlia del Faraone: «Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che allatti questo bambino per te?».
2 8 La figlia del Faraone le rispose: «Va'». E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino.
2 9 E la figlia del Faraone le disse: «Porta via questo bambino, allattalo per me e ti darò il tuo salario». Così la donna prese il bambino e lo allattò.
2 10 Quando il bambino fu cresciuto ella lo portò alla figlia del Faraone; egli divenne suo figlio ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Perché io l'ho tratto dall'acqua».
2 11 In quei giorni, quando Mosè si era fatto grande, avvenne che egli uscì a trovare i suoi fratelli e notò i loro duri lavori; e vide un Egiziano che percuoteva un uomo ebreo, uno dei suoi fratelli.
2 12 Egli guardò di qua e di là e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose poi nella sabbia.
2 13 Il giorno seguente uscì e vide due uomini ebrei che litigavano; egli disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo compagno?».
2 14 Ma quegli rispose: «Chi ti ha costituito principe e giudice su di noi? Vuoi uccidermi come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura, e disse: «Certamente la cosa è risaputa».
2 15 Quando il Faraone sentì parlare dell'accaduto, cercò di uccidere Mosè; ma Mosè fuggì dalla presenza del Faraone e si stabilì nel paese di Madian; e si pose a sedere presso un pozzo.
2 16 Or il sacerdote di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere acqua e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre.
2 17 Ma sopraggiunsero dei pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò e venne in loro aiuto e abbeverò il loro gregge.
2 18 Quando giunsero da Reuel loro padre, questi disse: «Come mai siete tornate così presto oggi?».
2 19 Esse risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; inoltre ha attinto l'acqua per noi ed ha abbeverato il gregge».
2 20 Egli allora disse alle sue figlie: «dov' è? Perché avete lasciato quest' uomo? Chiamatelo, perché venga a mangiare».
2 21 Mosè acconsentì a stare da quell'uomo; ed egli diede a Mosè Sefora, sua figlia.
2 22 Poi ella partorì un figlio che egli chiamò Ghershom, perché disse: «Io sono ospite in terra straniera».
2 23 Or avvenne che dopo molto tempo il re d'Egitto morì, e i figli d'Israele gemevano a motivo della schiavitù; essi gridarono, e il loro grido a motivo della schiavitù salì fino a DIO.
2 24 Così DIO udì il loro gemito, e DIO si ricordò del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe.
2 25 E DIO guardò sui figli d'Israele, e DIO si prese cura di loro.
3 1 Or Mosè pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all'Horeb.
3 2 E l'Angelo dell'Eterno gli apparve in una Fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava.
3 3 Allora Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!».
3 4 Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi».
3 5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo.
3 6 Poi aggiunse: «Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe». E Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare DIO.
3 7 Poi l'Eterno disse: «Ho certamente visto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il suo grido a motivo dei suoi oppressori, poiché conosco le sue sofferenze.
3 8 Così sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese dove scorre latte e miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Hittei gli Amorei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei.
3 9 Ed ora, ecco il grido dei figli d'Israele è giunto fino a me, ed ho pure visto l'oppressione con cui gli Egiziani li opprimono.
3 10 Or dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto».
3 11 Ma Mosè disse a DIO: «Chi sono io per andare dal Faraone e per far uscire i figli d'Israele dall'Egitto?».
3 12 DIO disse: «Io sarò con te, e questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: Quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi servirete DIO su questo monte».
3 13 Allora Mosè disse a DIO: «Ecco, quando andrò dai figli d'Israele e dirò loro: "Il DIO dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi mi dicono "Qual'è il suo nome?", che risponderò loro?».
3 14 DIO disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'IO SONO mi ha mandato da voi"».
3 15 DIO disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'Eterno. il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, il DIO d'Isacco e il DIO di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome in perpetuo. Questo sarà sempre il mio nome col quale sarò ricordato per tutte le generazioni".
3 16 Va' e raduna gli anziani d'Israele e di' loro: "L'Eterno, il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe mi è apparso, dicendo: «Io vi ho certamente visitato e ho visto quello che vi fanno in Egitto;
3 17 e ho detto: Io vi farò salire dall'oppressione d'Egitto al paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, dei Perezei degli Hivvei e dei Gebusei, in un paese dove scorre latte e miele".
3 18 Ed essi ubbidiranno alla tua voce; e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re d'Egitto e gli direte: "L'Eterno, il DIO degli Ebrei ci è venuto incontro; ed ora lasciaci andare per il cammino di tre giorni nel deserto, perché possiamo sacrificare all'Eterno, il nostro DIO".
3 19 Ma io so che il re d'Egitto non vi lascerà andare, se non costretto da una potente mano.
3 20 Allora io stenderò la mia mano e percuoterò l'Egitto con tutti i prodigi che io farò in mezzo ad esso; dopo di che vi lascerà andare.
3 21 E concederò a questo popolo favore agli occhi degli Egiziani; e avverrà che, quando ve ne andrete, non ve ne andrete a mani vuote;
3 22 ma ogni donna chiederà alla sua vicina e alla donna che abita in casa sua oggetti d'argento, oggetti d'oro e vestiti; e voi li metterete addosso ai vostri figli e alle vostre figlie; così spoglierete gli Egiziani».
4 1 Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: «"L'Eterno non ti è apparso"».
4 2 L'Eterno quindi gli disse: «Che cos'è quello che hai in mano?». Egli rispose: «Un bastone».
4 3 L'Eterno disse: «Gettalo a terra». Egli lo gettò a terra, ed esso diventò un serpente, davanti al quale Mosè fuggì.
4 4 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano e prendilo per la coda». (Egli stese la mano e lo prese, e nella sua mano esso divenne un bastone).
4 5 «Questo, farai», disse l'Eterno, «affinché credano che l'Eterno, il DIO dei loro padri, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe ti è apparso».
4 6 L'Eterno gli disse ancora: «Ora metti la tua mano nel tuo seno». Ed egli mise la sua mano in seno e poi la ritrasse, ed ecco che la mano era lebbrosa, bianca come neve.
4 7 L'Eterno gli disse ancora: «Rimetti la tua mano nel tuo seno». Egli rimise la sua mano in seno e poi la ritrasse dal seno, ed ecco che era ritornata come la sua carne.
4 8 «Or avverrà che, e non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo segno.
4 9 Ma, se essi non crederanno neppure a questi due segni e non ubbidiranno alla tua voce, tu allora prenderai dell'acqua del fiume e la verserai sull'asciutto; e l'acqua che avrai preso dal fiume diventerà sangue sull'asciutto».
4 10 Allora Mosè disse all'Eterno: «Ahimè, Signore, io non sono un parlatore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo, poiché sono tardo di parola e di lingua».
4 11 L'Eterno gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, o chi rende uno muto, sordo, vedente o cieco? Non sono, forse io, l'Eterno?
4 12 Or dunque va', e io sarò con la tua bocca e ti insegnerò ciò che dovrai dire,
4 13 Ma Mosè disse: «Deh! Signore manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!».
4 14 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Mosè, ed egli disse: «Non c' è forse Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. Or ecco. egli esce a incontrarti; come ti vedrà. si rallegrerà in cuor suo.
4 15 Tu gli parlerai e metterai le parole nella sua bocca, e io sarò con la tua bocca e con la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare.
4 16 Egli sarà il tuo portavoce al popolo; così egli sarà per te la bocca e tu sarai per lui come Dio.
4 17 Or prendi in mano questo bastone col quale farai i prodigi».
4 18 Allora Mosè se ne andò, tornò da Jethro suo suocero e gli disse: «Deh, lascia che io me ne vada e torni dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi». E Jethro disse a Mosè: «Va'in pace».
4 19 L'Eterno disse a Mosè in Madian: «Va', tornatene in Egitto perché tutti quelli che cercavano la tua vita sono morti».
4 20 Così Mosè prese la sua moglie e i suoi figli, li pose su un asino e tornò nel paese d'Egitto. E Mosè prese nella sua mano il bastone di Dio.
4 21 L'Eterno disse quindi a Mosè: «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al Faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il popolo.
4 22 E tu dirai al Faraone: "Così dice l'Eterno: Israele è il mio figlio, il mio primogenito".
4 23 Perciò io ti dico: Lascia andare il mio figlio, affinché mi serva; ma se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco io ucciderò il tuo figlio, il tuo primogenito».
4 24 Or avvenne che durante il viaggio nel luogo dov'erano accampati, l'Eterno andò incontro a Mosè e cercò di farlo morire.
4 25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e lo gettò ai piedi di Mosè, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!».
4 26 Così l'Eterno lo lasciò. Allora ella disse: «Tu sei uno sposo di sangue», a motivo della circoncisione.
4 27 L'Eterno disse ad Aaronne: «Va' nel deserto ad incontrare Mosè». Ed egli andò, lo incontrò al monte di DIO e lo baciò.
4 28 Così Mosè riferì ad Aaronne tutte le parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire, e tutti i segni portentosi che gli aveva comandato di fare.
4 29 Allora Mosè ed Aaronne andarono e radunarono tutti gli anziani dei figli d'Israele.
4 30 E Aaronne riferì tutte le parole che l'Eterno aveva detto a Mosè e fece i prodigi in presenza del popolo.
4 31 Così il popolo credette. Essi compresero che l'Eterno aveva visitato i figli d'Israele e aveva veduto la loro afflizione; e si inchinarono e adorarono.
5 1 Dopo questo, Mosè ed Aaronne andarono dal Faraone e gli dissero: «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto"».
5 2 Ma il Faraone rispose: «Chi è l'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele Io non conosco l'Eterno e non lascerò andare Israele».
5 3 Allora essi dissero: «Il DIO degli Ebrei ci è venuto incontro; ora lasciaci andare per un cammino di tre giorni nel deserto perché possiamo sacrificare all'Eterno, che è il nostro DIO, affinché egli non ci colpisca con la peste o con la spada».
5 4 Il re d'Egitto disse loro: «Perché mai Mosè e Aaronne, distogliete il popolo dal suo lavoro? Ritornate alle vostre fatiche!».
5 5 Il Faraone disse nuovamente: «Ecco, il popolo del paese è ora numeroso, e voi vorreste fargli interrompere le sue fatiche».
5 6 Così quello stesso giorno il Faraone ordinò agli oppressori del popolo e ai suoi sovrintendenti dicendo:
5 7 «Non date più paglia al popolo per fare i mattoni, come prima; e vadano essi stessi a raccogliere la paglia!
5 8 Ma imponete loro la stessa quantità di mattoni che facevano prima, senza diminuzione alcuna; poiché sono dei pigri; e per questo essi gridano, dicendo: "Andiamo a sacrificare al nostro DIO!".
5 9 Sovraccaricate questi uomini di duro lavoro, ed essi lo facciano senza dar retta a parole d'inganno».
5 10 Allora gli oppressori del popolo e i suoi sovrintendenti uscirono e dissero al popolo: «Così dice il Faraone: "Io non vi darò più paglia.
5 11 Andate voi stessi a procurarvi della paglia dovunque ne potete trovare, perché il vostro lavoro non sarà per nulla diminuito"».
5 12 Così il popolo si sparse per tutto il paese d'Egitto, per raccogliere stoppia al posto della paglia.
5 13 E i sorveglianti li sollecitavano dicendo: «Ultimate il vostro lavoro giorno per giorno come quando c'era la paglia!».
5 14 E i capi-squadra dei figli d'Israele, stabiliti su di loro dai sorveglianti del Faraone, furono battuti e fu loro chiesto: «Perché non avete ultimato, ieri e oggi come prima, la quantità di mattoni prescritta?».
5 15 Allora i capi-squadra dei figli d'Israele vennero a protestare dal Faraone, dicendo: «Perché ti comporti così coi tuoi servi?
5 16 Non si dà più paglia ai tuoi servi, e ci viene detto: "Fate dei mattoni!" Ed ecco, i tuoi servi sono battuti, ma la colpa è del tuo popolo».
5 17 Allora egli rispose: «Siete pigri, molto pigri! Per questo dite: "Andiamo a sacrificare all'Eterno".
5 18 Or dunque andate a lavorare! Non vi sarà data paglia, ma consegnerete la stessa quantità di mattoni».
5 19 I capi-squadra dei figli d'Israele si resero conto di trovarsi nei guai, perché veniva loro detto: «Non diminuite per nulla il numero dei mattoni prescritto giorno per giorno».
5 20 Poi, come uscivano dal Faraone, incontrarono Mosè e Aaronne, che stavano ad aspettarli,
5 21 e dissero loro: «L'Eterno volga lo sguardo su di voi e giudichi, poiché ci avete resi odiosi agli occhi del Faraone e agli occhi dei suoi servi nel mettere nelle loro mani la spada per ucciderci».
5 22 Allora Mosè tornò dall'Eterno e disse: «Signore, perché hai messo questo popolo nei guai? Perché dunque mi hai mandato?
5 23 Poiché, da quando sono andato dal Faraone, a parlare in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo».
6 1 L'Eterno disse a Mosè: «Ora vedrai che cosa farò al Faraone; poiché costretto da una mano potente li lascerà andare; sì, costretto da una mano potente li caccerà dal suo paese».
6 2 DIO parlò quindi a Mosè e gli disse: «Io sono l'Eterno,
6 3 e sono apparso ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe, come Dio onnipotente; ma non mi ero mai fatto conoscere da loro con il mio nome di Eterno.
6 4 Ho pure stabilito con loro il mio patto, promettendo di dar loro il paese di Canaan, il paese dove soggiornarono come stranieri.
6 5 Ho pure udito il lamento dei figli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù e mi sono ricordato del mio patto.
6 6 Perciò di' ai figli d'Israele: "Io sono l'Eterno; vi sottrarrò dai duri lavori imposti su di voi dagli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi riscatterò con braccio steso e con grandi castighi.
6 7 Vi prenderò per mio popolo, e sarò il vostro DIO; e voi conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani.
6 8 E vi farò entrare nel paese, che giurai di dare ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; e ve lo darò in eredità. Io sono l'Eterno"».
6 9 Così parlò Mosè ai figli d'Israele; ma essi non diedero ascolto a Mosè, per l'angoscia di spirito e per la dura schiavitù.
6 10 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
6 11 Va', parla al Faraone, re d'Egitto, perché lasci uscire i figli d'Israele dal suo paese».
6 12 Ma Mosè parlò davanti all'Eterno e disse: «Ecco, i figli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come dunque potrebbe Faraone ascoltare me, che sono incirconciso di labbra?».
6 13 Ma l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne e comandò loro di andare dai figli d'Israele e dal Faraone re d'Egitto, per far uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto.
6 14 Questi sono i capi delle loro famiglie. I figli di Ruben, il primogenito d'Israele furono: Hanok e Pallu, Hetsron e Karmi. Queste furono le famiglie di Ruben.
6 15 I figli di Simeone furono: Jemuel, Jamin, Ohad, Jakin, Tsohar e Saul, figlio della Cananea. Queste furono le famiglie di Simeone.
6 16 Questi sono i nomi dei figli di Levi, secondo le loro generazioni: Ghershom, Kehath e Merari. E gli anni della vita di Levi furono centotrentasette.
6 17 I figli di Ghershom furono: Libni e Scimei. con le loro famiglie.
6 18 I figli di Kehath furono: Amram, Jitshar, Hebron e Uzziel. E gli anni della vita di Kehath furono centotrentatre.
6 19 I figli di Merari furono: Mahli e Musci. Queste furono le famiglie dei Leviti secondo le loro generazioni.
6 20 Or Amram prese in moglie Jokebeda, sorella di suo padre; ed ella gli partorì Aaronne e Mosè. E gli anni della vita di Amram furono centotrentasette.
6 21 I figli di Itshar furono: Kore, Nefeg e Zicri.
6 22 I figli di Uziel furono: Mishael, Eltsafan e Sitri.
6 23 Aaronne prese in moglie Elisceba, figlia di Amminadab, sorella di Nahashon; ed ella gli partorì Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar.
6 24 I figli di Kore furono: Assir, Elkanah e Abiasaf. Queste furono le famiglie di Kore.
6 25 Eleazar, figlio di Aaronne, prese in moglie una delle figlie di Putiel; ed ella gli partorì Fineas. Questi furono i capi dei padri dei Leviti nelle loro famiglie.
6 26 E questi sono lo stesso Aaronne e Mosè, ai quali l'Eterno disse: «Fate uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere».
6 27 Essi sono quelli che parlarono al Faraone re d'Egitto per far uscire i figli d'Israele dall'Egitto; essi sono o stesso Mosè ed Aaronne.
6 28 Or avvenne nel giorno in cui l'Eterno parlò a Mosè nel paese d'Egitto,
6 29 che l'Eterno parlò a Mosè e disse: «Io sono l'Eterno! Di' al Faraone, re d'Egitto, tutto quello che io ti dico».
6 30 Mosè allora rispose davanti all'Eterno: «Ecco, io sono incirconciso di labbra; come potrà quindi il Faraone ascoltarmi».
7 1 L'Eterno disse a Mosè: «Vedi io ti faccio come dio per il Faraone, e tuo fratello Aaronne sarà il tuo profeta.
7 2 Tu dirai tutto quello che ti ordinerò e tuo fratello Aaronne parlerà al Faraone perché lasci partire i figli d'Israele dal suo paese.
7 3 Ma io indurirò il cuore del Faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto.
7 4 Perciò il Faraone non vi darà ascolto, e così io stenderò la mia mano sull'Egitto e farò uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figli d'Israele, mediante grandi castighi.
7 5 Gli Egiziani conosceranno allora che io sono l'Eterno, quando distenderò la mia mano sull'Egitto e farò uscire di mezzo a loro i figli d'Israele».
7 6 E Mosè e Aaronne fecero così; essi fecero esattamente come l'Eterno aveva loro ordinato.
7 7 Quando parlarono al Faraone, Mosè aveva ottant'anni e Aaronne ottantatre.
7 8 L'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo:
7 9 «Quando il Faraone vi parlerà e vi dirà: "Fate un prodigio". tu dirai ad Aaronne: "Prendi i tuo bastone e gettalo davanti a Faraone. perché divenga un serpente"».
7 10 Mosè ed Aaronne andarono dunque da Faraone e fecero così, esattamente come l'Eterno aveva ordinato. Aaronne gettò il suo bastone davanti al Faraone e davanti ai suoi servitori. ed esso diventò un serpente.
7 11 Allora anche il Faraone chiamò i savi e gli incantatori; e i maghi d'Egitto con le loro arti occulte fecero anch'essi la stessa cosa.
7 12 Ognuno di essi gettò i suo bastone, e i bastoni diventarono serpenti; ma il bastone di Aaronne ingoiò i loro bastoni.
7 13 Ma il cuore del Faraone s'indurì ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto.
7 14 L'Eterno disse a Mosè: «Il cuore del Faraone è ostinato;
7 15 egli rifiuta di lasciare andare il popolo. Va' da Faraone domani mattina, quando uscirà per andare verso l'acqua. Ti fermerai ad aspettarlo sulla riva del fiume e prenderai in mano il bastone che è stato mutato in serpente.
7 16 gli dirai: "L'Eterno, il DIO degli Ebrei, mi ha mandato da te per dirti: lascia andare il mio popolo perché mi serva nel deserto; ma ecco, finora tu non hai ascoltato".
7 17 Così dice l'Eterno: "Da questo conoscerai che io sono l'Eterno; ecco, col bastone che ho nella mia mano io percuoterò le acque che sono nel fiume, ed esse saranno cambiate in sangue.
7 18 E i pesci che sono nel fiume moriranno, e il fiume puzzerà, e gli Egiziani avranno schifo a bere l'acqua del fiume"».
7 19 E l'Eterno disse a Mosè: «Di' ad Aaronne: "Prendi il tuo bastone e stendi la tua mano sulle acque dell'Egitto, sui loro fiumi, sui loro canali, sui loro stagni e su tutti i loro depositi d'acqua; così essi diventeranno sangue. E vi sarà sangue per tutto il paese d'Egitto, tanto nei recipienti di legno che nei recipienti di pietra"».
7 20 Mosè ed Aaronne Fecero così, esattamente come l'Eterno aveva loro ordinato. Così egli alzò il bastone e percosse le acque che erano nel fiume, davanti agli occhi del Faraone e davanti agli occhi dei suoi servitori; e tutte le acque che erano nel fiume furono cambiate in sangue.
7 21 E i pesci che erano nel fiume morirono; e il fiume divenne puzzolente, si che gli Egiziani non potevano più bere l'acqua del fiume. Così vi fu sangue per tutto il paese d'Egitto.
7 22 Ma i maghi d'Egitto fecero la stessa cosa con le loro arti occulte; e il cuore del Faraone si indurì ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto.
7 23 Il Faraone quindi si voltò e se ne andò a casa sua; e non fece caso neppure a questo.
7 24 tutti gli Egiziani scavarono nei dintorni del fiume in cerca d'acqua da bere, perché non potevano bere l'acqua del fiume.
7 25 Passarono così sette giorni, dopo che l'Eterno aveva percosso il fiume.
8 1 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Va'dal Faraone e digli: "Così dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo perché mi serva.
8 2 se rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpirò l'intero tuo paese col flagello delle rane.
8 3 Così il fiume brulicherà di rane, ed esse saliranno ed entreranno nella tua casa, nella camera dove dormi, sul tuo letto, nelle case dei tuoi servi e fra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie.
8 4 E le rane verranno contro di te, contro il tuo popolo e contro tutti i tuoi servi"».
8 5 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Di' ad Aaronne: "Stendi la tua mano col tuo bastone sui fiumi. sui canali e sugli stagni e fa' salire le rane sul paese d'Egitto"».
8 6 Così Aaronne stese la sua mano sulle acque d'Egitto, e le rane salirono e coprirono il paese d'Egitto.
8 7 Ma i maghi fecero la stessa cosa con le loro arti occulte e fecero salire le rane sul paese d'Egitto.
8 8 Allora il Faraone chiamò Mosè e Aaronne e disse loro: «Pregate l'Eterno che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io lascerò andare il popolo, perché sacrifichi all'Eterno».
8 9 Mosè disse al Faraone: «Fammi l'onore di dirmi quando devo intercedere per te, per i tuoi servi e per il tuo popolo, che l'Eterno distrugga le rane intorno a te e alle tue case. e rimangano solo nel fiume».
8 10 Egli rispose: «Domani». E Mosè disse: «Sarà, fatto come tu dici, affinché tu sappia che non vi è alcuno come l'Eterno, il nostro DIO.
8 11 E le rane si allontaneranno da te, dalle tue case, dai tuoi servi e dal tuo popolo; esse rimarranno solamente nel fiume».
8 12 Mosè ed Aaronne uscirono dal Faraone; e Mosè implorò l'Eterno riguardo alle rane che aveva mandato contro il Faraone.
8 13 E l'Eterno fece secondo la parola di Mosè, e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi.
8 14 Le radunarono quindi a mucchi e il paese divenne maleodorante.
8 15 Ma quando il Faraone vide che vi era un po' di sollievo, indurì il suo cuore e non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto.
8 16 L'Eterno disse quindi a Mosè: «Di' ad Aaronne: "Stendi il tuo bastone e percuoti la polvere della terra, ed essa diventerà zanzare per tutto il paese d'Egitto"».
8 17 Ed essi fecero così, Aaronne stese la sua mano col suo bastone, percosse la polvere della terra e vi furono zanzare sugli uomini e sugli animali; tutta la polvere della terra diventò zanzare in tutto il paese d'Egitto.
8 18 Ora i maghi cercarono di fare lo stesso con le loro arti occulte per produrre le zanzare, ma non poterono. Le zanzare furono dunque sugli uomini e sugli animali.
8 19 Allora i maghi dissero al Faraone: «Questo è il dito di DIO». Ma il cuore del Faraone si indurì ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva loro detto.
8 20 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Alzati di buon mattino e presentati al Faraone, come egli esce per andare verso l'acqua; e digli: "Così dice l'Eterno: Lascia il mio popolo, perché mi possa servire.
8 21 Ma se non lasci andare il mio popolo ecco io manderò su di te, sui tuoi servi, sul tuo popolo e nelle tue case sciami di mosche; le case degli Egiziani saranno piene di sciami di mosche, e così sarà la terra su cui stanno.
8 22 Ma in quel giorno io separerò il paese di Goscen, dove abita il mio popolo; e li non ci saranno sciami di mosche, affinché tu sappia che io sono l'Eterno in mezzo al paese.
8 23 lo farò una distinzione fra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo miracolo"».
8 24 E l'Eterno fece così; vennero folti sciami di mosche in casa del Faraone e nelle case dei suoi servi, e in tutto il paese d'Egitto la terra fu devastata dagli sciami di mosche.
8 25 Allora il Faraone chiamò Mosè ed Aaronne e disse: «Andate. sacrificate al vostro DIO nel paese».
8 26 Ma Mosè rispose: «Non si può fare questo, poiché faremmo all'Eterno, il nostro DIO, sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani. Ecco, facendo sotto i loro occhi dei sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani non ci lapideranno?
8 27 Andremo nel deserto per un cammino di tre giorni e sacrificheremo all'Eterno, il nostro DIO, come egli ci ordinerà».
8 28 Il Faraone disse: «Io vi lascerò andare perché sacrifichiate all'Eterno, il vostro DIO, nel deserto; soltanto, non andate troppo lontano; pregate per me»
8 29 Mosè disse: «Ecco, io esco da te e pregherò l'Eterno e domani gli sciami di mosche si allontaneranno dal Faraone, dai suoi servi e dal suo popolo; basta però che il Faraone non ci prenda più in giro, impedendo al popolo di andare a sacrificare all'Eterno».
8 30 Mosè uscì quindi dalla presenza del Faraone e pregò l'Eterno.
8 31 E l'Eterno fece secondo la parola di Mosè e allontanò gli sciami di mosche da Faraone, dai suoi servi e dal suo popolo; non ne rimase neppure una.
8 32 Ma anche questa volta il Faraone indurì il suo cuore e non lasciò andare il popolo.
9 1 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Va' da Faraone e digli: "Così dice l'Eterno, il DIO degli Ebrei: lascia andare il mio popolo, perché mi possa servire.
9 2 Ma se rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora,
9 3 ecco, la mano dell'Eterno sarà sul tuo bestiame che è nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sulle mandrie e sulle greggi, vi sarà una grande calamità.
9 4 Ma l'Eterno farà una distinzione fra il bestiame d'Israele ed il bestiame d'Egitto; così nulla morirà di tutto quello che appartiene ai figli d'Israele"».
9 5 Quindi l'Eterno fissò un tempo, dicendo: «Domani l'Eterno farà questo nel paese».
9 6 E l'Eterno fece questo il giorno seguente, e tutto il bestiame d'Egitto morì; ma del bestiame dei figli d'Israele non ne morì neppure un capo.
9 7 Il Faraone mandò a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degli Israeliti era morto, Ma il cuore del Faraone si indurì, ed egli non lasciò andare il popolo.
9 8 Poi l'Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: «Prendete delle manciate di cenere di fornace, e la sparga Mosè verso il cielo sotto gli occhi del Faraone.
9 9 Essa diventerà una polvere minuta su tutto il paese d'Egitto, e causerà delle ulceri che produrranno pustole sulle persone e sugli animali per tutto il paese d'Egitto».
9 10 Allora essi presero della cenere di fornace e si presentarono davanti al Faraone; e Mosè la sparse verso il cielo, ed essa causò delle ulceri che produssero pustole sulle persone e sugli animali.
9 11 E i maghi non poterono stare davanti a Mosè a motivo delle ulceri, perché i maghi e tutti gli Egiziani erano stati colpiti da ulceri.
9 12 Ma l'Eterno indurì il cuore del Faraone, ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto a Mosè.
9 13 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Levati al mattino presto, presentati davanti al Faraone e digli: "Così dice l'Eterno, il DIO degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perché mi possa servire.
9 14 Poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe proprio su di te, sui tuoi servi e sul tuo popolo, affinché tu conosca che non e'è nessuno simile a me su tutta la terra.
9 15 Infatti se io ora avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato cancellato dalla terra.
9 16 Ma, proprio per questa ragione, ti ho risparmiato, per mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato su tutta la terra.
9 17 E tu ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare?
9 18 Ecco, domani verso quest'ora, io farò cadere una grandine così forte, quale non ce fu in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad ora.
9 19 E adesso manda a far mettere al sicuro il tuo bestiame e tutto quello che hai per i campi. Perché tutti gli uomini ed animali, che si trovano nei campi e non sono stati portati in casa, saranno colpiti dalla grandine e moriranno"».
9 20 Fra i servi del Faraone, coloro che temettero la parola dell'Eterno fecero rifugiare nelle case i loro servi e il loro bestiame;
9 21 ma coloro che non fecero conto della parola dell'Eterno lasciarono i loro servi e il loro bestiame nei campi.
9 22 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo, perché cada grandine in tutto il paese d'Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni sorte di vegetazione dei campi nel paese d'Egitto».
9 23 E Mosè stese il suo bastone verso il cielo; e l'Eterno mandò tuoni e grandine, e il fuoco cadde saettando sulla terra; e l'Eterno fece piovere grandine sul paese d'Egitto.
9 24 Così ci fu grandine e fuoco guizzante misto a grandine; e fu così forte, quale non ce n'era stata in tutto il paese d'Egitto, da quando era diventato nazione.
9 25 E la grandine percosse in tutto il paese d'Egitto tutto quello che era nei campi, tanto uomini che animali; e la grandine percosse ogni sorta di vegetazione dei campi e fece a pezzi ogni albero della campagna.
9 26 Solamente nel paese di Goscen, dov'erano i figli d'Israele non cadde grandine.
9 27 Allora il Faraone mandò a chiamare Mosè ed Aaronne e disse loro: «Questa volta io ho peccato; l'Eterno è giusto, mentre io e il mio popolo siamo malvagi.
9 28 Pregate l'Eterno perché cessino i tuoni di DIO e la grandine; io vi lascerò andare e non dovrete più rimanere».
9 29 Mosè gli disse: «Come sarò uscito dalla città, protenderò le mie mani all'Eterno; i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, affinché tu sappia che la terra appartiene all'Eterno.
9 30 Ma quanto a te e ai tuoi servi, io so che non temerete ancora l'Eterno DIO».
9 31 Ora il lino e l'orzo furono colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore;
9 32 ma il grano e il farro non furono colpiti, perché sono tardivi.
9 33 Mosè dunque, lasciato i Faraone, uscì dalla città e protese le mani all'Eterno; allora i tuoni e la grandine cessarono e non cadde più pioggia sulla terra.
9 34 Quando il Faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare e indurì il suo cuore, lui e i suoi servi.
9 35 Così il cuore del Faraone s'indurì ed egli non lasciò andare i figli d'Israele, come l'Eterno aveva detto per mezzo di Mosè.
10 1 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Va' da Faraone; poiché io ho indurito il suo cuore e il cuore dei suoi servi, perché possa mostrare questi miei segni in mezzo a loro,
10 2 e affinché tu possa raccontare ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli le grandi cose che ho fatto, prendendomi gioco degli Egiziani, e i miei segni che ho fatto in mezzo a loro, perché sappiate che io sono l'Eterno».
10 3 Mosè ed Aaronne andarono dunque dal Faraone e gli dissero: «Così dice l'Eterno, il DIO degli Ebrei: "Fino a quando ti rifiuterai di umiliarti davanti a me? lascia andare il mio popolo perché mi possa servire.
10 4 Poiché se ti rifiuti di lasciare andare il mio popolo, ecco domani farò venire delle locuste nel tuo territorio.
10 5 Esse copriranno la faccia della terra, così che nessuno potrà vedere i suolo; ed esse divoreranno anche ciò che è rimasto, quello che vi è stato lasciato dalla grandine, e divoreranno ogni albero che cresce per voi nei campi.
10 6 E riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi servi e le case di tutti gli Egiziani, qualcosa che né i tuoi padri né i padri dei tuoi padri videro mai, dal giorno che furono sulla terra fino a questo giorno"». Detto questo voltò le spalle e uscì dalla presenza del Faraone.
10 7 Poi i servi del Faraone gli dissero: «Fino a quando quest'uomo sarà un laccio per noi? Lascia andare questa gente, perché possa servire l'Eterno, il suo DIO! Non hai ancora capito che l'Egitto è rovinato?».
10 8 Così Mosè ed Aaronne furono riportati dal Faraone; ed egli disse loro: «Andate, servite l'Eterno, il vostro DIO. Ma chi sono quelli che andranno?». Mosè disse:
10 9 «Noi andremo coi nostri fanciulli e coi nostri vecchi, coi nostri figli e con le nostre figlie; andremo con le nostre greggi e coi nostri armenti, perché dobbiamo celebrare una festa all'Eterno».
10 10 Il Faraone disse loro: «Possa l'Eterno essere con voi, quando io lascerò andare voi e i vostri bambini! Ma state attenti a non avere delle cattive intenzioni!
10 11 No, no! Andate voi, uomini, a servire l'Eterno; poiché questo è quel che cercate». E furono cacciati via dalla presenza del Faraone.
10 12 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul paese d'Egitto per le locuste, perché salgano a coprire il paese d'Egitto e divorino tutta la vegetazione del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato».
10 13 Allora Mosè stese il suo bastone sul paese d'Egitto; e l'Eterno fece levare un vento orientale sul paese tutto quel giorno e tutta la notte; come venne la mattina, il vento orientale portò le locuste.
10 14 E le locuste salirono su tutto il paese d'Egitto e si posarono su tutto il territorio d'Egitto in gran quantità. Non c'era mai stato un simile flagello di locuste prima e non ce ne sarà più un altro.
10 15 Esse coprirono la faccia di tutto il paese, tanto da oscurare la terra; e divorarono tutta la vegetazione del paese e tutti i frutti degli alberi che la grandine aveva lasciato; e non rimase più nulla di verde sugli alberi e sugli arbusti della campagna, per tutto il paese d'Egitto.
10 16 Allora il Faraone chiamò in fretta Mosè e Aaronne e disse: «Io ho peccato contro l'Eterno, il vostro DIO, e contro voi.
10 17 Ma ora ti prego, perdona il mio peccato ancora una volta; e supplicate l'Eterno, il vostro DIO, perché soltanto allontani da me questo flagello mortale».
10 18 E Mosè uscì dal Faraone, e pregò l'Eterno.
10 19 Quindi l'Eterno fece alzare un vento contrario, un vento di ponente molto forte, che portò via le locuste e le precipitò nel Mar Rosso. Non rimase più neppure una locusta in tutto il territorio d'Egitto.
10 20 Ma l'Eterno indurì il cuore del Faraone ed egli non lasciò andare i figli d'Israele.
10 21 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo, perché vi siano tenebre nel paese d'Egitto, delle tenebre che si possano palpare».
10 22 E Mosè stese a sua mano verso il cielo, e vi furono dense tenebre in tutto il paese d'Egitto per tre giorni.
10 23 Uno non vedeva l'altro e nessuno si mosse da dove si trovava per tre giorni; ma per tutti i figli d'Israele c'era luce nelle loro dimore.
10 24 Allora il Faraone chiamò Mosè e disse: «Andate, servite l'Eterno, rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi».
10 25 Mosè disse: «Tu ci devi anche permettere di prendere dei sacrifici e degli olocausti, perché li possiamo offrire all'Eterno, il nostro DIO.
10 26 Anche il nostro bestiame verrà con noi; non le lasceremo qui neppure un'unghia, poiché da esso dobbiamo prendere alcuni capi per servire l'Eterno, i nostro DIO; e non sappiamo con che cosa dovremo servire l'Eterno, finché saremo giunti laggiù».
10 27 Ma l'Eterno indurì il cuore del Faraone ed egli non volle lasciarli andare.
10 28 Allora il Faraone disse a Mosè: «Vattene via da me! Guardati bene da comparire ancora alla mia presenza, perché il giorno che comparirai alla mia presenza morirai!».
10 29 Mosè rispose: «Hai detto bene; io non comparirò più alla tua presenza».
11 1 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Io farò venire ancora una piaga sul Faraone e sull'Egitto; dopo questa egli vi lascerà partire di qui. Quando vi lascerà partire, egli vi caccerà definitivamente da qui.
11 2 Ora parla al popolo di modo che ogni uomo chieda al suo vicino e ogni donna alla sua vicina degli oggetti d'argento e degli oggetti d'oro».
11 3 E l'Eterno fece entrare il popolo nelle grazie agli occhi degli Egiziani; anche l'uomo Mosè era tenuto in grande considerazione nel paese d'Egitto, agli occhi dei servi del Faraone e agli occhi del popolo.
11 4 Poi Mosè disse: «Così dice l'Eterno: "Verso mezzanotte, io passerò in mezzo all'Egitto;
11 5 e ogni primogenito nel paese d'Egitto morirà, dal primogenito del Faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la macina, e ogni primogenito del bestiame.
11 6 Allora in tutto il paese d'Egitto vi sarà un grande grido, quale non ci fu mai prima, né mai più ci sarà.
11 7 Ma contro nessuno dei figli d'Israele, siano essi uomini o animali, neppure un cane muoverà la lingua, affinché sappiate che l'Eterno fa distinzione fra gli Egiziani e Israele.
11 8 E tutti questi tuoi servi scenderanno da me e si inchineranno davanti a me, dicendo: "Parti, tu e tutto il popolo che è al tuo seguito!". Dopo questo, io partirò"». E Mosè uscì dalla presenza del Faraone, acceso d'ira.
11 9 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Il Faraone non vi darà ascolto, affinché i miei prodigi si moltiplichino nel paese d'Egitto».
11 10 E Mosè ed Aaronne fecero tutti questi prodigi davanti al Faraone; ma l'Eterno indurì il cuore del Faraone ed egli non lasciò uscire i figli d'Israele dal suo paese.
12 1 L'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d'Egitto dicendo:
12 2 «Questo mese sarà per voi il mese più importante, sarà per voi il primo dei mesi dell'anno.
12 3 Parlate a tutta l'assemblea d'Israele e dite: "Il decimo giorno di questo mese, ogni uomo prenda per se stesso un agnello, secondo la grandezza della famiglia del padre, un agnello per casa.
12 4 Se poi la casa è troppo piccola per un agnello, ne prenda uno in comune col più vicino di casa, tenendo conto del numero delle persone; voi determinerete la quantità dell'agnello necessario, in base a ciò che ognuno può mangiare.
12 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell'anno; potrete prendere un agnello o un capretto.
12 6 Lo conserverete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta l'assemblea del popolo d'Israele lo ucciderà sull'imbrunire.
12 7 Prenderanno quindi del sangue e lo metteranno sui due stipiti e sull'architrave delle case dove lo mangeranno.
12 8 Ne mangeranno la carne arrostita al fuoco, quella stessa notte, la mangeranno con pane senza lievito e con erbe amare.
12 9 Non ne mangerete niente di crudo o di lessato nell'acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora.
12 10 Non ne lascerete alcun avanzo fino al mattino; e quel che sarà rimasto fino al mattino, lo brucerete col fuoco.
12 11 Lo mangerete in questa maniera: coi vostri lombi cinti, coi vostri sandali ai piedi e col vostro bastone in mano; lo mangerete in fretta: è la Pasqua dell'Eterno.
12 12 In quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d'Egitto, tanto uomo che bestia, e farò giustizia di tutti gli dei d'Egitto. Io sono l'Eterno.
12 13 E il sangue sarà un segno per voi sulle case dove siete; quando io vedrò il sangue passerò oltre e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d'Egitto.
12 14 Quel giorno sarà per voi un giorno da ricordare e lo celebrerete come una festa all'Eterno; lo celebrerete d'età in età come una legge perpetua.
12 15 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Nel primo giorno provvederete a muovere ogni lievito dalle vostre case, poiché chiunque mangerà pane lievitato, dal primo al settimo giorno, sarà reciso da Israele.
12 16 Nel primo giorno avrete una santa convocazione, e una santa convocazione anche il settimo giorno. Non si faccia alcun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto ciò che ognuno deve mangiare, e non altro.
12 17 Osserverete dunque la festa degli azzimi, poiché proprio in questo giorno ho fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto; osserverete dunque questo giorno d'età in età, come legge perpetua.
12 18 Nel primo mese, dal quattordicesimo giorno del mese, alla sera, fino al ventunesimo giorno, alla sera, mangerete pani azzimi.
12 19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, quel tale sarà reciso dall'assemblea d'Israele, sia egli forestiero o nativo del paese.
12 20 Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore mangerete pani azzimi"».
12 21 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: «andate e prendete degli agnelli per voi e per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua.
12 22 Poi prenderete un mazzetto d'issopo, lo intingerete nel sangue che è nel catino, e con il sangue che è nel catino spruzzerete l'architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi uscirà dalla porta di casa sua fino al mattino.
12 23 Poiché l'Eterno passerà per colpire gli Egiziani; quando però vedrà il sangue sull'architrave e sui due stipiti, l'Eterno passerà oltre la porta e non permetterà al distruttore di entrare nelle vostre case per colpirvi.
12 24 Osservate dunque questo come una prescrizione perpetua per voi e per i vostri figli.
12 25 Quando sarete entrati nel paese che l'Eterno vi darà, come egli ha detto, osserverete questo rito.
12 26 Quando i vostri figli vi chiederanno "Che significa per voi questo rito?".
12 27 risponderete: "Questo è il sacrificio della Pasqua dell'Eterno, che passò oltre le case dei figli d'Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e risparmiò le nostre case". E il popolo si inchinò e adorò.
12 28 Allora i figli d'Israele andarono e fecero così; essi fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.
12 29 Perciò avvenne che a mezzanotte l'Eterno colpì tutti i primogeniti nel paese di Egitto. dal primogenito del Faraone che sedeva sul suo trono, al primogenito del prigioniero che era in carcere, e tutti i primogeniti del bestiame.
12 30 Così il Faraone si alzò di notte, lui con tutti i suoi servi e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande grido in Egitto, perché non c'era casa dove non vi fosse un morto.
12 31 Allora egli chiamò Mosè ed Aaronne di notte e disse: «Alzatevi e partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d'Israele; e andate a servire l'Eterno. come avete detto.
12 32 Prendete le vostre greggi e i vostri armenti, come avete detto, e andate; e benedite anche me!.
12 33 E gli Egiziani sollecitavano il popolo per affrettarne la partenza dal paese, perché dicevano: «Moriremo tutti quanti».
12 34 Il popolo portò via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle.
12 35 Or i figli d'Israele fecero come aveva detto Mosè e chiesero agli Egiziani degli oggetti d'argento, degli oggetti d'oro e dei vestiti;
12 36 e l'Eterno fece entrare i popolo nelle grazie agli occhi degli Egiziani, che diedero loro quel che chiedevano, così spogliarono gli Egiziani.
12 37 I figli d'Israele partirono da Ramses per Sukkoth, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i fanciulli.
12 38 E con loro salì pure un gran miscuglio di gente, assieme ai greggi ed armenti, una grande quantità di bestiame.
12 39 fecero cuocere la pasta che avevano portata dall'Egitto, facendone delle focacce azzime; la pasta infatti non era lievitata, perché essi furono cacciati dall'Egitto e non poterono attardarsi, né poterono prepararsi provviste per il viaggio.
12 40 Or il tempo che i figli d'Israele trascorsero in Egitto fu di quattrocentotrent'anni.
12 41 Alla fine dei quattrocentotrent'anni, proprio in quel giorno, avvenne che tutte le schiere dell'Eterno uscirono dal paese dell'Egitto.
12 42 Questa è una notte da celebrarsi in onore dell'Eterno, perché egli li fece uscire dal paese d'Egitto; questa notte sarà una solenne celebrazione all'Eterno, per tutti i figli d'Israele di generazione in generazione.
12 43 Quindi l'Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: «Questa la prescrizione della Pasqua: nessuno straniero ne mangerà;
12 44 ma qualunque schiavo, comprato con denaro, dopo averlo circonciso, potrà mangiarne.
12 45 L'avventizio e il mercenario non ne mangeranno.
12 46 L'agnello si mangerà in una sola casa; non porterete nulla della sua carne fuori di casa e non ne spezzerete alcun osso.
12 47 Tutta l'assemblea d'Israele la celebrerà.
12 48 E quando uno straniero risiederà con te vorrà fare la Pasqua in onore dell'Eterno, siano circoncisi prima tutti i maschi della sua famiglia e poi si avvicini pure a celebrare, egli sarà come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangerà.
12 49 Vi sarà un'unica legge per i nativo del paese e per lo straniero che risiede tra di voi».
12 50 Tutti i figli d'Israele fecero così; essi fecero esattamente come l'Eterno aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.
12 51 Così avvenne che proprio in quel giorno l'Eterno fece uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere.
13 1 L'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
13 2 «Consacrami ogni primogenito, quello che apre il grembo tra i figli d'Israele, tanto di uomini che di animali; esso mi appartiene».
13 3 Quindi Mosè disse a popolo: «Ricordatevi di questo giorno, ne quale siete usciti dall'Egitto, dalla casa di schiavitù; poiché l'Eterno vi ha fatto uscire da questo luogo con mano potente; non si mangerà pane lievitato.
13 4 Voi uscite oggi, nel mese di Abib.
13 5 Quando dunque l'Eterno ti avrà fatto entrare nel paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, degli Hivvei e dei Gebusei che ha giurato ai tuoi padri di darti, paese dove scorre latte e miele, osserverai questo rito in questo mese.
13 6 Per sette giorni mangerai pane senza lievito; e il settimo giorno si farà una festa all'Eterno.
13 7 Si mangerà pane senza lievito per sette giorni; e non si vedrà pane lievitato presso di te, né si vedrà lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini.
13 8 In quel giorno tu spiegherai la cosa a tuo figlio, dicendo: "Si fa così a motivo di quello che l'Eterno fece per me quando uscii dall'Egitto".
13 9 E sarà per te come un segno sulla tua mano e come un ricordo fra i tuoi occhi, affinché la legge dell'Eterno sia nella tua bocca; poiché l'Eterno ti ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente.
13 10 Osserva dunque questa prescrizione nel tempo stabilito, di anno in anno.
13 11 Quando l'Eterno ti avrà fatto entrare nel paese dei Cananei, come giurò a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato,
13 12 consacrerai all'Eterno tutti quelli che aprono il grembo e ogni primo parto del bestiame che ti appartiene: i maschi apparterranno all'Eterno.
13 13 Ma riscatterai ogni primo parto dell'asino con un agnello; se però non lo vuoi riscattare, gli spezzerai il collo; così riscatterai ogni primogenito dell'uomo fra i tuoi figli.
13 14 Quando in avvenire tuo figlio ti interrogherà dicendo: "Che significa questo?", gli risponderai: "L'Eterno ci fece uscire dall'Egitto, dalla casa di schiavitù, con mano potente;
13 15 e avvenne che, quando il Faraone si ostinò a non lasciarci andare, l'Eterno uccise tutti i primogeniti ne paese d'Egitto tanto i primogeniti degli uomini che i primogeniti degli animali. Per questo io sacrifico all'Eterno tutti i maschi che aprono il grembo, ma riscatto ogni primogenito dei miei figli".
13 16 Ciò sarà come un segno sulla tua mano e come un frontale fra i tuoi occhi, poiché l'Eterno ci ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente».
13 17 Quando il Faraone lasciò andare il popolo DIO non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse la più breve poiché DIO disse: «Perché il popolo non si penta quando vedrà la guerra e non ritorni in Egitto».
13 18 Ma DIO fece fare al popolo un giro, per la via del deserto, verso il Mar Rosso. E i figli d'Israele salirono armati dal paese d'Egitto.
13 19 Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva espressamente fatto giurare i figli d'Israele, dicendo: «Certamente DIO vi visiterà; allora trasportate di qui le mie ossa con voi».
13 20 Così essi partirono da Sukkoth e si accamparono a Etham, ai margini del deserto.
13 21 E l'Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco per Far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte.
13 22 La colonna di nuvola non si ritirava mai davanti al popolo di giorno, né la colonna di fuoco di notte.
14 1 Poi l'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
14 2 «Di' ai figli d'Israele che tornino indietro e si accampino di fronte a Pi-Hahiroth, fra Migdol e i mare, di fronte a Baal-Tsefon; accampatevi davanti a quel luogo presso il mare.
14 3 Il Faraone dirà allora dei figli d'Israele: "Essi stanno vagando smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi".
14 4 E io indurirò il cuore del Faraone, ed egli li inseguirà; ma io trarrò gloria dal Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno». Ed essi fecero così.
14 5 Fu quindi riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito; e il cuore del Faraone e dei suoi servi mutò nei confronti del popolo, e dissero: «Che abbiamo fatto a lasciare andare Israele dal nostro servizio?».
14 6 Così il Faraone fece preparare il suo carro e prese con sé il suo popolo.
14 7 Prese anche seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto, con dei guerrieri su ognuno di essi.
14 8 E l'Eterno indurì il cuore del Faraone, re d'Egitto, ed egli inseguì i figli d'Israele, che uscivano pieni di baldanza.
14 9 Gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli, i carri del Faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero quando erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Hahiroth, di fronte a Baal-Tsefon.
14 10 Mentre il Faraone si avvicinava, i figli d'Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egiziani marciavano dietro loro, per cui ebbero una gran paura; e i figli d'Israele gridarono all'Eterno,
14 11 e dissero a Mosè: «E' perché non c'erano tombe in Egitto, che ci hai condotti a morire nel deserto? Perché hai fatto questo con noi, di farci uscire dall'Egitto?
14 12 Non era forse questo che ti parlavamo in Egitto, dicendoti: "lasciaci stare, così potremo servire gli Egiziani"? Poiché sarebbe stato meglio per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto».
14 13 Ma Mosè disse al popolo: «Non temete, state fermi e vedrete la liberazione dell'Eterno, che egli compirà oggi per voi; poiché gli Egiziani che oggi vedete, non li vedrete mai più.
14 14 L'Eterno combatterà per voi, e voi ve ne starete tranquilli».
14 15 Quindi l'Eterno disse a Mosè: «Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele di andare avanti.
14 16 E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo, affinché i figli d'Israele possano passare in mezzo al mare all'asciutto.
14 17 Quanto a me, io indurirò il cuore degli Egiziani, ed essi l'inseguiranno. Così io trarrò gloria dal Faraone, da tutto il suo esercito, dai suoi carri e dai suoi cavalieri.
14 18 E gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno, quando trarrò gloria dal Faraone, dai suoi carri e dai suoi cavalieri».
14 19 Allora l'Angelo di DIO, che camminava davanti all'accampamento d'Israele, si spostò e andò a mettersi dietro loro; anche la colonna di nuvola si mosse dal davanti e andò a mettersi dietro a loro.
14 20 Andò così a mettersi tra l'accampamento dell'Egitto e l'accampamento d'Israele; e la nube produceva tenebre per gli uni, mentre faceva luce agli altri di notte. Così per tutta la notte l'uno non si avvicinò all'altro.
14 21 Allora Mosè stese la sua mano sul mare; e l'Eterno fece ritirare il mare con un forte vento orientale tutta quella notte e cambiò il mare in terra asciutta; e le acque si divisero.
14 22 Così i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare all'asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.
14 23 E gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli del Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro a loro in mezzo al mare.
14 24 Verso la vigilia del mattino avvenne che l'Eterno guardò sull'accampamento degli Egiziani dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, e lo mise in rotta.
14 25 Egli fece staccare le ruote dei loro carri e rese la loro avanzata difficile. Così gli Egiziani dissero: «Fuggiamo davanti a Israele, perché l'Eterno combatte per loro contro gli Egiziani».
14 26 Quindi l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul mare, perché le acque ritornino sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri».
14 27 Mosè allora stese la sua mano sul mare; così sul far del mattino, il mare ritornò al suo posto consueto; gli Egiziani fuggirono di fronte ad esso; e l'Eterno travolse gli Egiziani in mezzo al mare.
14 28 Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri e tutto l'esercito del Faraone che erano entrati nel mare per inseguire gli Israeliti; e non ne scampò neppure uno di loro.
14 29 Ma i figli d'Israele camminarono all'asciutto in mezzo al mare, e le acque furono per loro come un muro, alla loro destra e alla loro sinistra.
14 30 Così, in quel giorno, l'Eterno salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide sul lido del mare gli Egiziani morti.
14 31 Israele vide la grande potenza che l'Eterno aveva mostrato contro gli Egiziani, e il popolo temette l'Eterno e credette nell'Eterno e in Mosè suo servo.
15 1 Allora Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico all'Eterno e parlarono dicendo: «Io canterò all'Eterno, perché si è grandemente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere.
15 2 L'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza. Questo è il mio Dio, io lo glorificherò; è il DIO di mio padre io lo esalterò.
15 3 L'Eterno è un guerriero, il suo nome è l'Eterno.
15 4 Egli ha gettato in mare i carri del Faraone e il suo esercito, e i suoi migliori guerrieri sono stati sommersi nel Mar Rosso.
15 5 Gli abissi li coprono; sono andati a fondo come una pietra.
15 6 La tua destra, o Eterno, mirabile nella sua potenza. La tua destra, o Eterno, frantuma i nemici.
15 7 Con la grandezza della tua maestà, tu rovesci quelli che si levano contro di te; tu mandi fuori la tua ira, essa li consuma come stoppia.
15 8 Al soffio delle tue narici le acque si sono ammucchiate, le onde si sono alzate come un muro i flutti si sono assodati nel cuore del mare.
15 9 Il nemico diceva: "Inseguirò, raggiungerò, dividerò le spoglie, la mia brama si sazierà su di loro; sguainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà".
15 10 Ma tu hai mandato fuori il tuo soffio e il mare li ha ricoperti; sono andati come piombo nelle potenti acque.
15 11 Chi è pari a te fra gli dei, o Eterno? Chi è pari a te, mirabile nella santità, maestoso nelle lodi, o operatore di prodigi?
15 12 Tu hai steso la destra, la terra li ha inghiottiti.
15 13 Nella tua misericordia, hai guidato il popolo che hai riscattato; con la tua forza lo hai condotto verso la tua santa dimora.
15 14 I popoli l'hanno udito e tremano. L'angoscia ha colto gli abitanti della Filistia.
15 15 Già sono smarriti i capi di Edom, i potenti di Moab sono presi da tremore, tutti gli abitanti di Canaan si struggono.
15 16 Spavento e terrore piomberà su di loro. Per la forza del tuo braccio diventeranno immobili come una pietra, finché il tuo popolo, o Eterno, sia passato, finché sia passato il popolo che tu hai acquistato.
15 17 Tu li introdurrai e li pianterai sul monte della tua eredità, il luogo che hai preparato, o Eterno, per tua dimora, il santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito.
15 18 L'Eterno regnerà per sempre, in perpetuo».
15 19 Poiché i cavalli del Faraone coi suoi carri e i suoi cavalieri erano entrati nel mare e l'Eterno aveva fatto ritornare su di loro e acque del mare, ma i figli d'Israele avevano camminato in mezzo al mare, all'asciutto.
15 20 Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aaronne, prese in mano il tamburello, e tutte le donne uscirono dietro a lei coi tamburelli e con danze.
15 21 E Miriam cantava loro: «Cantate all'Eterno perché si è grandemente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere».
15 22 Poi Mosè fece partire gli Israeliti dal Mar Rosso ed essi si diressero verso il deserto di Shur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua.
15 23 Quando giunsero a Mara non poterono bere le acque di Mara perché erano amare; perciò quel luogo fu chiamato Mara.
15 24 Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?».
15 25 Così egli gridò all'Eterno; e l'Eterno gli mostrò un segno; egli lo gettò nelle acque, e le acque divennero dolci. Là l'Eterno diede a popolo una legge e un decreto e lo mise alla prova,
15 26 e disse: «Se tu ascolti attentamente la voce dell'Eterno, il tuo DIO, e fai ciò che è giusto ai suoi occhi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi io non ti manderò addosso alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani perché io sono l'Eterno che ti guarisco».
15 27 Giunsero quindi ad Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e vi si accamparono presso le acque.
16 1 Poi essi partirono da Elim e tutta l'assemblea dei figli d'Israele giunse nel deserto di Sin, che è fra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto.
16 2 E tutta l'assemblea dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto.
16 3 I figli d'Israele dissero loro: «Oh, fossimo pur morti per mano dell'Eterno nel paese d'Egitto, quando sedevamo presso le pentole di carne e mangiavamo pane a sazietà! Poiché voi ci avete condotti in questo deserto per far morire di fame tutta questa assemblea».
16 4 L'Eterno disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere per voi del pane dal cielo; e il popolo uscirà e raccoglierà ogni giorno la provvista del giorno, perché io lo voglio mettere alla prova per vedere se camminerà o no secondo la mia legge.
16 5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno la provvista che devono portare a casa, essa sarà il doppio di quella che raccolgono giornalmente».
16 6 Allora Mosè ed Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Alla sera voi conoscerete che l'Eterno è colui che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto;
16 7 e al mattino vedrete la gloria dell'Eterno, poiché egli ha udito le vostre mormorazioni contro l'Eterno; ma noi che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?».
16 8 Mosè disse ancora: «Questo avverrà quando l'Eterno vi darà carne da mangiare alla sera e pane a sazietà al mattino, poiché l'Eterno ha udito le vostre mormorazioni che avete fatto contro di lui. Ma noi che cosa siamo? Le vostre mormorazioni non sono contro di noi, ma contro l'Eterno».
16 9 Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta l'assemblea dei figli d'Israele: "Avvicinatevi davanti all'Eterno, perché egli ha udito le vostre mormorazioni"».
16 10 Come Aaronne parlava a tutta l'assemblea dei figli d'Israele, essi si voltarono verso il deserto; ed ecco che la gloria dell'Eterno apparve nella nuvola.
16 11 E l'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
16 12 «Io ho udito le mormorazioni dei figli d'Israele; parla loro, dicendo: "Sull'imbrunire mangerete della carne e al mattino sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro DIO"».
16 13 Così, verso sera avvenne che salirono delle quaglie e ricopersero il campo; e al mattino c'era uno strato di rugiada intorno al campo.
16 14 Poi lo strato di rugiada scomparve, ed ecco sulla superficie del deserto una cosa fine e tonda, minuta come la brina sulla terra.
16 15 Quando i figli d'Israele la videro, si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: «Questo è il pane che l'Eterno vi ha dato da mangiare.
16 16 Ecco quel che l'Eterno ha comandato: Ne raccolga ognuno quanto gli basta per il suo nutrimento, un omer a testa, secondo il numero delle persone che siete; ognuno ne pigli per quelli che sono nella sua tenda».
16 17 I figli d'Israele fecero così; gli uni ne raccolsero di più e gli altri di meno.
16 18 Lo misurarono con l'omer; or chi ne aveva raccolto molto non n'ebbe troppo; e chi ne aveva raccolto poco non ne mancò. Ognuno ne raccolse in base al suo bisogno di cibo.
16 19 Poi Mosè disse loro: «Nessuno ne avanzi fino al mattino».
16 20 Ma essi non ubbidirono a Mosè e alcuni ne avanzarono fino all'indomani; e questo imputridì producendo vermi e mandò fetore; e Mosè si adirò contro costoro.
16 21 Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno in base al suo bisogno di cibo; ma quando il sole si faceva caldo, quello si scioglieva.
16 22 Così il sesto giorno raccolsero una doppia porzione di pane, due omer per ciascuno. E tutti i capi dell'assemblea vennero a riferirlo a Mosè.
16 23 Egli allora disse loro: «Questo è ciò che l'Eterno ha detto: Domani è un giorno solenne di riposo, un sabato sacro all'Eterno; fate cuocere oggi quel che dovete cuocere e fate bollire quel che dovete bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani».
16 24 Essi dunque lo riposero fino all'indomani, come Mosè aveva ordinato; e quello non mandò fetore e non produsse vermi.
16 25 Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro all'Eterno; oggi non ne troverete per i campi.
16 26 Raccoglietene durante sei giorni; ma nel settimo giorno, il sabato, non ve ne sarà».
16 27 Or nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
16 28 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi?
16 29 Ricordate che l'Eterno vi ha dato il sabato; per questo nel sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Rimanga ognuno al suo posto; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno».
16 30 Così il popolo si riposò il settimo giorno.
16 31 E la casa d'Israele lo chiamò Manna; essa era simile al seme di coriandolo, bianca e con il gusto di schiacciate fatte col miele.
16 32 Poi Mosè disse: «Questo è ciò che l'Eterno ha ordinato: "Riempi con essa un omer, perché sia conservata per i vostri discendenti, affinché essi vedano il pane che vi ho fatto mangiare nel deserto, quando vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto"».
16 33 Mosè disse quindi ad Aaronne: «Prendi un vaso, mettici dentro un intero omer di manna e deponilo davanti all'Eterno perché sia conservato per i vostri discendenti».
16 34 Come l'Eterno aveva ordinato a Mosè, Aaronne lo depose davanti alla Testimonianza, perché fosse conservato.
16 35 E i figli d'Israele mangiarono la manna per quarant'anni, finché arrivarono in un paese abitato; mangiarono la manna finché giunsero ai confini del paese di Canaan
16 36 Or l'omer è la decima parte dell'efa.
17 1 Poi tutta l'assemblea dei figli d'Israele partì dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini dell'Eterno, e si accampò a Redifim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo.
17 2 Allora il popolo contese con Mosè e disse: «Dacci dell'acqua da bere». Mosè rispose loro: «Perché contendete con me? Perché tentate l'Eterno?».
17 3 Là il popolo ebbe sete di acqua e mormorò contro Mosè, dicendo: «Perché ci hai fatti salire dall'Egitto per farci morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
17 4 Così Mosè gridò all'Eterno, dicendo: «Che farò io per questo popolo? Ancora un po' ed essi mi lapideranno».
17 5 L'Eterno disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te degli anziani d'Israele; prendi anche nella tua mano il tuo bastone col quale percuotesti il fiume, e va'.
17 6 Ecco, io starò davanti a te, là sulla roccia in Horeb; tu percuoterai la roccia, ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà». Mosè fece così davanti agli occhi degli anziani d'Israele.
17 7 Perciò chiamò quel luogo Massa e Meriba a motivo della contesa dei figli d'Israele, e perché avevano tentato l'Eterno, dicendo: «E' l'Eterno in mezzo a noi, o no?».
17 8 Allora venne Amalek a combattere contro Israele a Refidim.
17 9 E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi degli uomini ed esci a combattere contro Amalek; domani io starò sulla vetta del colle col bastone di DIO in mano».
17 10 Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combattè contro Amalek, mentre Mosè, Aaronne e Hur salirono sulla vetta del colle.
17 11 Or avvenne che, quando Mosè alzava la sua mano, Israele vinceva; quando invece abbassava la sua mano, vinceva Amalek.
17 12 Ma le mani di Mosè si erano fatte pesanti, così essi presero una pietra e gliela posero sotto, ed egli vi sedette sopra mentre Aaronne e Hur sostenevano le sue mani, l'uno da una parte, l'altro dall'altra così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
17 13 Perciò Giosué sconfisse Amalek e la sua gente, passandoli a fil di spada.
17 14 Poi l'Eterno disse a Mosè: Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa' sapere a Giosuè che io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek.
17 15 Mosè costruì quindi un altare, al quale pose nome: L'Eterno è la mia bandiera»; e disse:
17 16 La mano è stata alzata contro il trono dell'Eterno, e l'Eterno farà guerra ad Amalek di generazione in generazione».
18 1 Or Jethro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, udì tutto ciò che DIO aveva fatto per Mosè e per Israele suo popolo: come l'Eterno aveva fatto uscire Israele dall'Egitto.
18 2 Allora Jethro, suocero di Mosè, prese Sefora, moglie di Mosè,
18 3 che gli aveva rinviata, e i due figli di lei, di cui uno si chiamava Ghershom, (perché Mosè aveva detto: Sono stato ospite in terra straniera»)
18 4 e l'altro Eliezer (perché aveva detto: Il DIO di mio padre è stato il mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del Faraone»).
18 5 Jethro dunque, suocero di Mosè, venne da Mosè con i suoi figli e con sua moglie, nel deserto dove era accampato, al monte di Dio.
18 6 Egli aveva mandato a dire a Mosè: «Io Jethro, tuo suocero, vengo da te con tua moglie e i suoi due figli con lei».
18 7 Così Mosè uscì ad incontrare suo suocero, si inchinò e o baciò; si interrogarono a vicenda sulla loro salute, poi entrarono nella tenda.
18 8 Allora Mosè raccontò a suo suocero tutto ciò che l'Eterno aveva fatto al Faraone e agli Egiziani a motivo d'Israele, tutte le avversità incontrate durante il viaggio, e come l'Eterno li aveva liberati.
18 9 E Jethro si rallegrò di tutto il bene che l'Eterno aveva fatto a Israele, liberandolo dalla mano degli Egiziani.
18 10 Quindi Jethro disse: Benedetto sia l'Eterno, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano del Faraone, e ha liberato il popolo dal giogo degli Egiziani!
18 11 Ora so che l'Eterno è più grande di tutti gli dei; si, egli lo ha dimostrato loro, quando hanno agito orgogliosamente contro Israele».
18 12 Poi Jethro, suocero di Mosè, prese un olocausto e dei sacrifici per offrirli a DIO; e Aaronne e tutti gli anziani d'Israele vennero a mangiare col suocero di Mosè davanti a DIO.
18 13 Or avvenne che, il giorno seguente, Mosè si assise per giudicare il popolo; e il popolo stette intorno a Mosè dal mattino fino alla sera.
18 14 Quando il suocero di Mosè vide tutto ciò che egli faceva per il popolo, disse: «Che è questo che tu fai col popolo? Perché siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?».
18 15 Mosè rispose a suo suocero: «Perché il popolo viene da me per consultare DIO.
18 16 Quando essi hanno un problema, vengono da me, e io giudico fra l'uno e l'altro e faccio loro conoscere gli statuti di DIO e le sue leggi».
18 17 Ma il suocero di Mosè gli disse: «Ciò che tu fai non va bene.
18 18 Finirai senz'altro per esaurirti, tu e questo popolo che è con te, perché il compito è troppo arduo. Non puoi farcela da solo.
18 19 Ora ascoltami; io ti darò un consiglio e DIO sia con te: Rappresenta tu il popolo davanti a DIO e porta a DIO i loro problemi.
18 20 Insegna loro gli statuti e le leggi e mostra loro la via per la quale devono camminare e ciò che devono fare.
18 21 Ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci che temano DIO, degli uomini fidati, che detestino il guadagno ingiusto, e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine.
18 22 lascia che siano loro a giudicare il popolo in ogni tempo; essi riporteranno a te ogni problema di grande importanza, ma ogni piccolo problema lo decideranno loro. Così sarà più facile per te, ed essi porteranno il peso con te.
18 23 Se tu fai questo, e così DIO ti ordina, potrai durare; e anche tutto questo popolo arriverà felicemente al luogo loro destinato».
18 24 Mosè diede ascolto alla voce del suo suocero, e fece tutto ciò che egli aveva detto.
18 25 Così Mosè scelse fra tutto Israele degli uomini capaci e li stabilì capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine.
18 26 Così essi giudicavano il popolo in ogni tempo; le cause difficili le portavano a Mosè, ma ogni piccolo problema lo decidevano loro.
18 27 Poi Mosè congedò suo suocero, il quale se ne tornò al suo paese.
19 1 Nel primo giorno del terzo mese dall'uscita dal paese d'Egitto, in questo giorno, i figli d'Israele giunsero al deserto del Sinai.
19 2 Essendo partiti da Refidim, giunsero al deserto del Sinai e si accamparono nel deserto; Israele si accampò là, di fronte al monte.
19 3 Poi Mosè salì verso DIO; e l'Eterno lo chiamò dal monte, dicendo: «Così dirai alla casa di Giacobbe e questo annuncerai ai figli d'Israele:
19 4 "Voi avete visto ciò che ho fatto agli Egiziani, e come io vi ho portato sulle ali d'aquila e vi ho condotto da me.
19 5 Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia.
19 6 E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d'Israele"».
19 7 Allora Mosè mandò a chiamare gli anziani del popolo, ed espose loro tutte queste parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire.
19 8 E tutto il popolo rispose insieme e disse: «Noi faremo tutto ciò che l'Eterno ha detto». Così Mosè riferì all'Eterno le parole del popolo.
19 9 E l'Eterno disse a Mosè: «Ecco io verrò a te in una densa nuvola, affinché il popolo oda quando io parlerò con te, e creda a te per sempre». Mosè riferì quindi all'Eterno le parole del popolo.
19 10 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Va' dal popolo, santificalo oggi e domani, e fa' che si lavi le vesti.
19 11 E siano pronti per il terzo giorno, perché il terzo giorno l'Eterno scenderà sul monte Sinai agli occhi di tutto il popolo.
19 12 Tu fisserai tutt'intorno dei limiti al popolo e dirai: Guardatevi dal salire sul monte o dal toccarne l'estremità. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte.
19 13 Nessuna mano lo toccherà, ma sarà lapidato o trafitto con frecce, tanto uomo che animale; non sarà lasciato in vita. Quando il corno suonerà a distesa allora salgano sul monte».
19 14 Così Mosè scese dal monte verso il popolo; santificò il popolo ed essi si lavarono le vesti.
19 15 Poi disse al popolo: «Siate pronti fra tre giorni; non accostatevi a donna».
19 16 Il terzo giorno come fu mattino, ci furono tuoni e lampi; sul monte apparve una densa nuvola e si udì un fortissimo suon di tromba; e tutto il popolo che era nell'accampamento tremò.
19 17 Quindi Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento per condurlo incontro a DIO; e si fermarono ai piedi del monte.
19 18 Or il monte Sinai era tutto fumante, perché l'Eterno era disceso su di esso nel fuoco; il suo fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte.
19 19 Mentre il suono della tromba andava facendosi sempre più forte, Mosè parlava, e DIO gli rispondeva con una voce tonante.
19 20 L'Eterno dunque scese sul monte Sinai, in vetta al monte; poi l'Eterno chiamò Mosè in vetta al monte e Mosè vi salì.
19 21 l'Eterno disse a Mosè: «Scendi e avverti solennemente il popolo, perché non si precipiti verso l'Eterno per guardare, e molti non abbiano a perire.
19 22 Anche i sacerdoti che si avvicinano all'Eterno si santifichino, affinché l'Eterno non si avventi contro di loro».
19 23 Mosè disse all'Eterno: «Il popolo non può salire sul monte Sinai, poiché tu ci hai ordinato solennemente, dicendo: "Poni dei limiti attorno al monte e santificalo"».
19 24 Ma l'Eterno gli disse: «Va', scendi giù; poi sali, tu e Aaronne con te; ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso l'Eterno, perché egli non si avventi contro di loro».
19 25 Così Mosè scese dal popolo e gli parlò.
20 1 Allora DIO pronunziò tutte queste parole, dicendo:
20 2 «Io sono l'Eterno, il tuo DIO", che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
20 3 Non avrai altri dei davanti a me.
20 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
20 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano
20 6 e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
20 7 Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.
20 8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo.
20 9 Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro;
20 10 ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte;
20 11 poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato.
20 12 Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO ti dà.
20 13 Non ucciderai.
20 14 Non commetterai adulterio.
20 15 Non ruberai.
20 16 Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
20 17 Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo».
20 18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi è il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si teneva a distanza.
20 19 Perciò essi dissero a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo, ma non ci parli DIO perché non abbiamo a morire».
20 20 Mosè disse al popolo: «Non temete, perché DIO è venuto per provarvi, e affinché il timore di lui vi sia sempre davanti, e così non pecchiate».
20 21 Il popolo si teneva dunque a distanza, ma Mosè si avvicinò alla densa oscurità dov'era DIO.
20 22 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "Voi stessi avete visto che ho parlato con voi dal cielo.
20 23 Non farete altri dei accanto a me; non vi farete dei d'argento o dei d'oro.
20 24 Farai per me un altare di terra e su questo offrirai i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo in cui farò si che il mio nome sia ricordato, verrò a te e ti benedirò.
20 25 E se farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietre tagliate; perché alzando su di esse lo scalpello le contamineresti.
20 26 E non salirai al mio altare per mezzo di gradini, affinché su di esso non si scopra la tua nudità"».
21 1 «Ora queste sono le leggi che tu porrai davanti a loro:
21 2 Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni; ma il settimo se ne andrà libero, senza pagare nulla.
21 3 Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui.
21 4 Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se ne andrà solo.
21 5 Ma se lo schiavo apertamente dice: "Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli, e non voglio andarmene libero",
21 6 allora il suo padrone lo farà avvicinare a DIO e lo farà accostare alla porta o allo stipite; quindi il suo padrone gli forerà l'orecchio con un punteruolo; ed egli lo servirà per sempre.
21 7 Se uno vende la propria figlia per essere serva, ella non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi.
21 8 Se ella non piace al suo padrone, che se l'era presa per sé, egli la lascerà riscattare; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, perché sarebbe un trattarla con inganno.
21 9 E se la dà in sposa a suo figlio, la tratterà in base al diritto delle figlie.
21 10 Se prende un'altra moglie, egli non diminuirà il suo cibo, il suo vestiario e la sua coabitazione.
21 11 Se non fa per lei queste tre cose, ella se ne andrà per niente, senza pagamento di prezzo.
21 12 Chi percuote un uomo che, a motivo di questo, muore, sarà messo a morte.
21 13 Se però non gli ha teso alcun agguato, ma DIO glielo ha fatto cadere in mano, io ti assegnerò un luogo dove egli possa rifugiarsi.
21 14 Se uno agisce con premeditazione contro il suo prossimo per ucciderlo con inganno, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire.
21 15 Chi percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.
21 16 Chi rapisce un uomo e lo vende, o è trovato nelle sue mani, sarà messo a morte.
21 17 Chi maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.
21 18 Se due uomini vengono a una lite e uno percuote l'altro con una pietra o col pugno e quello non muore ma deve mettersi a letto,
21 19 se poi si rialza e cammina fuori appoggiato al suo bastone, chi lo ha colpito sarà assolto; lo indennizzerà soltanto del tempo perduto e lo farà curare fino a guarigione compiuta.
21 20 Se uno percuote il suo schiavo e la sua schiava col bastone, ed egli o essa gli muore fra le mani, il padrone sarà punito;
21 21 ma se sopravvive un giorno o due, non sarà punito, perché è di sua proprietà.
21 22 Se alcuni vengono a lite e percuotono una donna incinta così da farla abortire, ma non ne segue altro danno, il percuotitore sarà multato in base a quanto il marito della donna gli imporrà; egli pagherà l'indennizzo come determinano i giudici;
21 23 ma se ne segue danno, darai vita per vita,
21 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,
21 25 scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione.
21 26 Se uno colpisce l'occhio del suo schiavo o l'occhio della sua schiava e glielo fa perdere, li lascerà andare liberi in compenso dell'occhio perduto.
21 27 E se fa cadere un dente al suo schiavo o un dente alla sua schiava, li lascerà andare liberi in compenso del dente perduto.
21 28 Se un bue colpisce a morte con le corna un uomo o una donna, il bue dovrà essere lapidato e la sua carne non si mangerà; ma il padrone del bue sarà assolto.
21 29 Però se il bue era da tempo solito a ferire con le corna e il suo padrone era stato avvertito, ma non l'aveva tenuto rinchiuso, e il bue poi uccide un uomo o una donna, il bue sarà lapidato e il suo padrone sarà pure messo a morte.
21 30 Se gli è imposto un prezzo di riscatto, egli dovrà dare per il riscatto della propria vita tutto ciò che gli è imposto.
21 31 Se il bue colpisce un figlio o una figlia, si procederà nei suoi confronti secondo questa stessa legge.
21 32 Se il bue colpisce uno schiavo o una schiava, il proprietario del bue pagherà al padrone dello schiavo trenta sicli d'argento e il bue sarà lapidato.
21 33 Se uno apre una fossa, o se uno scava una fossa e non la copre e un bue o un asino vi cade dentro,
21 34 il proprietario della fossa pagherà l'indennizzo; egli darà in denaro al padrone il valore della bestia e la bestia morta sarà sua.
21 35 Se il bue di un uomo colpisce a morte il bue di un altro, si venderà il bue vivo e se ne dividerà il prezzo; e anche il bue morto sarà diviso fra loro.
21 36 Se poi è noto che quel bue era da tempo solito colpire con le corna, e il suo padrone non l'ha tenuto rinchiuso, questi dovrà pagare bue per bue e la bestia morta sarà sua».
22 1 «Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora.
22 2 Se il ladro, colto nell'atto di fare uno scasso, è percosso e muore, il proprietario non è colpevole di omicidio nei suoi confronti.
22 3 Se il sole si era già alzato quando avvenne il fatto, egli è colpevole di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il danno; se non ha di che risarcirlo, sarà venduto per il furto da lui fatto.
22 4 Se la cosa rubata bue o asino o pecora che sia, è trovata viva nelle sue mani, restituirà il doppio.
22 5 Se uno danneggia un campo o una vigna, lasciando andare le sue bestie a pascolare nel campo di un altro, risarcirà il danno col meglio del suo campo e col meglio della sua vigna.
22 6 Se un fuoco si propaga e si estende alle spine si che viene bruciato il grano in covoni o il grano in piedi o il campo, chi ha acceso il fuoco dovrà risarcire il danno.
22 7 Se uno affida al suo vicino del denaro o degli oggetti da custodire, e questi sono rubati dalla casa di questo tale, se si trova il ladro, restituirà il doppio.
22 8 Se il ladro non si trova, il padrone della casa sarà portato davanti a DIO per giurare che non ha messo la sua mano sui beni del suo vicino.
22 9 Per qualsiasi genere di reato, sia che si tratti di un bue, di un asino, di una pecora, di un vestito o di qualunque oggetto perduto che un altro afferma essere suo, a causa di ambedue le parti verrà davanti a DIO; colui che DIO condannerà, restituirà il doppio al suo vicino.
22 10 Se uno dà in custodia al suo vicino un asino o un bue o una pecora o qualunque altra bestia, ed essa muore o è ferita o è portata via senza che nessuno veda,
22 11 ci sarà fra le due parti un giuramento davanti all'Eterno per sapere se il depositario non ha messo la sua mano sui beni del suo vicino. Il padrone della cosa accetterà il giuramento, e l'altro non sarà tenuto al risarcimento di danni.
22 12 Ma se la cosa gli è stata rubata, egli dovrà risarcire del danno il padrone di essa.
22 13 Se la bestia è stata sbranata, la porterà come prova, e non sarà tenuto al risarcimento per la bestia sbranata.
22 14 Se uno prende in prestito dal suo vicino una bestia, e questa si ferisce o muore quando il suo padrone non è presente, egli dovrà risarcire il danno.
22 15 Se il padrone è presente, non dovrà risarcire i danni; se la bestia è stata presa a nolo, essa è compresa nel prezzo del nolo.
22 16 Se uno seduce una fanciulla non ancora fidanzata e si corica con lei, dovrà pagare per la sua dote e prenderla per moglie.
22 17 Se il padre di lei rifiuta assolutamente di dargliela, pagherà la somma richiesta per la dote delle vergini.
22 18 Non lascerai vivere la strega.
22 19 Chi si accoppia con un bestia dovrà essere messo a morte.
22 20 Chi sacrifica a un altro dio, all'infuori del solo Eterno, sarà sterminato.
22 21 Non maltratterai lo straniero e non l'opprimerai perché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto.
22 22 Non opprimerai alcuna vedova, né alcun orfano.
22 23 Se in qualche modo li opprimi ed essi gridano a me, io udrò senza dubbio il loro grido;
22 24 la mia ira si accenderà e io vi ucciderò con la spada; le vostre mogli diventeranno vedove e i vostri figli orfani.
22 25 Se tu presti del denaro ad alcuno del mio popolo, al povero che è con te, non lo tratterai da usuraio; non gli imporrai alcun interesse.
22 26 Se prendi in pegno il vestito del tuo vicino, glielo renderai prima che tramonti il sole,
22 27 perché esso è l'unica sua coperta e la veste con cui si avvolge il corpo. In cos'altro dormirebbe egli? E se avverrà che egli gridi a me, io lo udrò, perché sono misericordioso.
22 28 Non bestemmierai DIO e non maledirai il principe del tuo popolo.
22 29 Non indugerai a offrirmi il tributo del tuo raccolto e di ciò che cola dai tuoi strettoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figli.
22 30 Lo stesso farai del tuo bue e della tua pecora: il loro primo parto rimarrà sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno me lo darai.
22 31 Voi mi sarete degli uomini santi; non mangerete carne di alcun animale sbranato nei campi; gettatela ai cani».
23 1 «Non spargerai alcuna voce falsa e non darai alcun aiuto all'empio per essere un ingiusto testimone.
23 2 Non seguirai la maggioranza per fare il male; e non deporrai in una vertenza giudiziaria schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia.
23 3 Non favorirai neppure il povero nel suo processo.
23 4 Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, glielo riporterai.
23 5 Se vedi l'asino di colui che ti odia steso a terra sotto il carico, guardati bene dall'abbandonarlo, ma aiuterai il suo padrone a slegarlo.
23 6 Non distorcerai il diritto del tuo povero nel suo processo.
23 7 Rifuggirai da ogni falsità; non ucciderai l'innocente e il giusto, perché io non assolverò il malvagio.
23 8 Non accetterai alcun regalo, perché il regalo acceca chi vede e perverte le parole dei giusti.
23 9 Non opprimerai lo straniero, poiché voi conoscete l'animo dello straniero, perché siete stati stranieri nel paese d'Egitto.
23 10 Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti;
23 11 ma il settimo anno la lascerai riposare e rimarrà incolta, affinché ne godano i poveri del tuo popolo; e le bestie della campagna mangeranno quel che essi lasceranno. Lo stesso farai della tua vigna e dei tuoi ulivi.
23 12 Per sei giorni farai il tuo lavoro ma il settimo giorno ti riposerai, affinché il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi, e il figlio della tua serva e il forestiero possano riprendere energia.
23 13 Farete attenzione a tutte le cose che vi ho detto e non pronunzierete il nome di altri dei; non lo si oda uscire dalla vostra bocca.
23 14 Tre volte all'anno mi celebrerai una festa.
23 15 Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane senza lievito. come ti ho ordinato al tempo stabilito nel mese di Abib, perché in quello tu uscisti dall'Egitto; e nessuno comparirà davanti a me a mani vuote.
23 16 Osserverai anche la festa della mietitura. delle primizie del tuo lavoro, di quello che hai seminato nei campi; e la festa della raccolta. alla fine dell'anno quando raccoglierai dai campi i frutti del tuo lavoro.
23 17 Tre volte all'anno tutti i tuoi maschi compariranno davanti al Signore, l'Eterno.
23 18 Non offrirai il sangue della mia vittima col pane lievitato; e il grasso dei sacrifici della mia festa non rimarrà fino al mattino.
23 19 Porterai alla casa dell'Eterno, il tuo DIO, le primizie dei primi frutti della terra. Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre.
23 20 Ecco, io mando un Angelo davanti a te per vegliare su di te lungo la via, e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
23 21 Stai attento davanti a lui e ubbidisci alla sua voce; non ribellarti a lui, perché egli non perdonerà le vostre trasgressioni, poiché il mio nome è in lui.
23 22 Ma se ubbidisci pienamente alla sua voce e fai tutto quello che dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e sarò l'avversario dei tuoi «avversari;
23 23 poiché il mio Angelo andrà davanti a te e ti farò entrare nel paese degli Amorei, degli Hittei, dei Perezei, dei Cananei, degli Hivvei e dei Gebusei, e li sterminerò.
23 24 Non ti prostrerai davanti ai loro dei, e non li servirai. Non farai ciò che essi fanno; ma li distruggerai interamente e spezzerai le loro colonne.
23 25 Servite all'Eterno, il vostro DIO, ed egli benedirà il tuo pane e la tua acqua; ed io allontanerò la malattia di mezzo a te.
23 26 Nel tuo paese non ci sarà alcuna donna che abortisca, né alcuna donna sterile. Io farò completo il numero dei tuoi giorni.
23 27 Io manderò davanti a te il mio terrore e metterò in rotta ogni popolo presso il quale arriverai, e farò voltare le spalle davanti a te a tutti i tuoi nemici.
23 28 E manderò davanti a te i calabroni, che scacceranno gli Hivvei, i Cananei e gli Hittei davanti a te.
23 29 Non li scaccerò davanti a te in un anno, affinché il paese non diventi un deserto e le bestie dei campi non si moltiplichino contro di te.
23 30 Li scaccerò davanti a te a poco a poco, affinché tu cresca di numero e prenda possesso del paese.
23 31 E fisserò i tuoi confini dal Mar Rosso al mare dei Filistei e dal deserto fino al Fiume; poiché io darò nelle tue mani gli abitanti del paese e tu li scaccerai davanti a te
23 32 Non farai alleanza alcuna con loro, né coi loro dei.
23 33 Essi non abiteranno nel tuo paese, perché non ti facciano peccare contro di me: tu serviresti ai loro dei e questo ti sarebbe un laccio».
24 1 Poi Dio disse a Mosè: «Sali all'Eterno, tu ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d'Israele, e adorate da lontano;
24 2 poi Mosè si avvicinerà all'Eterno; ma gli altri non si avvicineranno, né salirà il popolo con lui».
24 3 Mosè allora venne e riferì al popolo tutte le parole dell'Eterno e tutte le leggi. E tutto il popolo rispose a una sola voce e disse: «Noi faremo tutte le cose che l'Eterno ha detto».
24 4 E Mosè scrisse tutte le parole dell'Eterno; poi si alzò al mattino presto ed eresse ai piedi del monte un altare e dodici colonne per le dodici tribù d'Israele.
24 5 Mandò quindi dei giovani tra i figli d'Israele a offrire olocausti e a immolare torelli come sacrifici di ringraziamento all'Eterno.
24 6 E Mosè prese la metà del sangue e lo mise in catini; e l'altra metà del sangue la sparse sull'altare.
24 7 poi prese il libro del patto e lo lesse al popolo il quale disse: «Noi faremo tutto ciò che l'Eterno ha detto, e ubbidiremo».
24 8 Mosè prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che l'Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole».
24 9 Poi Mosè ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d'Israele salirono,
24 10 e videro il DIO d'Israele. Sotto i suoi piedi c'era come un pavimento lavorato di zaffiro, della chiarezza del cielo stesso.
24 11 Ma egli non stese la sua mano contro i capi dei figli d'Israele; ed essi videro DIO, e mangiarono e bevvero.
24 12 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Sali da me sul monte e rimani là; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché tu li insegni loro».
24 13 Mosè dunque si levò con Giosuè suo ministro; e Mosè salì sul monte di DIO.
24 14 Ma agli anziani disse: «Aspettateci qui, finché ritorneremo da voi. Ecco, Aaronne e Hur sono con voi; chiunque ha problemi si rivolga a loro».
24 15 Mosè dunque salì sul monte e la nuvola ricoperse il monte.
24 16 Ora la gloria dell'Eterno rimase sul monte Sinai e la nuvola lo coperse per sei giorni; il settimo giorno l'Eterno chiamò Mosè di mezzo alla nuvola.
24 17 E l'aspetto della gloria dell'Eterno era agli occhi dei figli d'Israele come un fuoco consumante sulla cima del monte.
24 18 Così Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; e Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.
25 1 L'Eterno parlò a Mosè dicendo:
25 2 «Di' ai figli d'Israele che mi facciano un'offerta; accetterete l'offerta da ogni uomo che la fa spinto dal proprio cuore.
25 3 E questa è l'offerta che accetterete da loro: oro, argento e bronzo;
25 4 stoffe di colore violaceo, porporino, scarlatto; lino fino e pelo di capra;
25 5 pelli di montone tinte in rosso, pelli di tasso e legno di acacia;
25 6 olio per la luce del candelabro, aromi per l'olio della unzione e per l'incenso profumato;
25 7 pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e il pettorale.
25 8 Mi facciano un santuario, perché io abiti in mezzo a loro.
25 9 Voi lo farete secondo tutto quello che io ti mostrerò, sia per il modello del tabernacolo che per il modello di tutti i suoi arredi.
25 10 Faranno dunque un'arca di legno di acacia, lunga due cubiti e mezzo, larga un cubito e mezzo e alta un cubito e mezzo.
25 11 La rivestirai d'oro puro, la rivestirai di dentro e di fuori; e sopra le farai una ghirlanda d'oro, che giri tutt'intorno.
25 12 Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato.
25 13 Farai anche delle stanghe di legno d'acacia e le rivestirai d'oro.
25 14 Farai quindi passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'arca, per portarla.
25 15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca; non saranno rimossi da essa.
25 16 E nell'arca metterai la Testimonianza che ti darò.
25 17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo.
25 18 Farai quindi due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello alle due estremità del propiziatorio;
25 19 fa' un cherubino a una delle estremità e un cherubino all'altra estremità; farete i cherubini di un sol pezzo col propiziatorio alle sue estremità.
25 20 E i cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; saranno rivolti l'uno verso l'altro, mentre le facce dei cherubini saranno volte verso il propiziatorio.
25 21 Metterai quindi il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la Testimonianza che ti darò.
25 22 Là io ti incontrerò, e da sopra il propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i Figli d'Israele.
25 23 Farai anche una tavola di legno di acacia, lunga due cubiti, larga un cubito e alta un cubito e mezzo
25 24 La rivestirai d'oro puro e le Farai tutt'intorno una ghirlanda d'oro.
25 25 Le farai tutt'intorno un bordo alto un palmo di mano e intorno a questo bordo farai una ghirlanda d'oro.
25 26 Le farai pure quattro anelli d'oro e metterai gli anelli ai quattro angoli, che sono ai quattro piedi della tavola.
25 27 Gli anelli saranno vicini al bordo per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola.
25 28 Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro; esse serviranno a portare la tavola.
25 29 Farai pure i suoi piatti, le sue coppe, i suoi calici e le sue tazze con cui si fanno le libazioni; li farai d'oro puro.
25 30 E metterai sulla tavola il pane della presentazione, che starà del continuo davanti a me.
25 31 Farai anche un candelabro d'oro puro; il candelabro, il suo piede e il suo tronco saranno lavorati al martello; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori saranno tutti di un sol pezzo.
25 32 Dai suoi lati usciranno sei braccia: tre braccia del candelabro da un lato e tre braccia del candelabro dall'altro;
25 33 su un braccio saranno modellati tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore, e sull'altro braccio tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore. Così sarà fatto per le sei braccia che escono dal candelabro.
25 34 Nel tronco del candelabro ci saranno quattro calici in forma di mandorla, coi loro pomi e i loro fiori.
25 35 Ci sarà un pomo sotto le due prime braccia uscenti da esso, un pomo sotto le altre due braccia uscenti da esso, e un pomo sotto le due ultime braccia uscenti da esso: così sarà fatto per le sei braccia uscenti dal candelabro.
25 36 Questi pomi e queste braccia, formeranno il tutto, sarà d'oro puro lavorato col martello.
25 37 Farai pure le sue sette lampade, lampade che saranno sistemate in modo tale da far luce sul davanti del candelabro.
25 38 E i suoi smoccolatoi e i suoi portasmoccolature saranno d'oro puro.
25 39 Il candelabro sarà fatto con un talento d'oro puro, con tutti questi suoi utensili.
25 40 E vedi di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte».
26 1 «Farai poi il tabernacolo di dieci teli di lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati
26 2 La lunghezza di ogni telo sarà di ventotto cubiti e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; i teli avranno tutti la stessa misura.
26 3 Cinque teli saranno uniti assieme e gli altri cinque teli saranno pure uniti assieme.
26 4 Farai degli occhielli di color violaceo sull'orlo del telo esterno della prima serie; e lo stesso farai all'orlo del telo esterno della seconda serie.
26 5 Farai cinquanta occhielli sul primo telo e farai cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della seconda serie di teli: gli occhielli si corrisponderanno l'uno all'altro.
26 6 E farai cinquanta fermagli d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante i fermagli, perché il tabernacolo formi un tutt'uno.
26 7 Farai pure dei teli di pelo di capra, per servire da tenda sopra il tabernacolo: di questi teli ne farai undici.
26 8 La lunghezza di ogni telo sarà di trenta cubiti e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; gli undici teli avranno tutti la stessa misura.
26 9 Unirai cinque teli tra di loro, e gli altri sei fra di loro; ripiegherai su se stesso il sesto telo sulla parte anteriore della tenda.
26 10 Farai inoltre cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della prima serie e cinquanta occhielli all'orlo del telo esterno della seconda serie del telo.
26 11 Farai pure cinquanta fermagli di bronzo e farai entrare i fermagli negli occhielli e unirai così la tenda in modo che formi un tutt'uno.
26 12 Della parte che rimane il sovrappiù, dei teli della tenda, la metà del telo in sovrappiù ricadrà sulla parte posteriore del tabernacolo;
26 13 e il cubito da una parte e il cubito dall'altra parte che sono in sovrappiù nella lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati del tabernacolo, uno da un lato e l'altro dall'altro per coprirlo.
26 14 Farai pure una copertura per la tenda di pelli di montone tinte di rosso, e sopra questa un'altra copertura di pelli di tasso.
26 15 Farai per il tabernacolo delle assi in legno d'acacia, messe per ritto.
26 16 La lunghezza di un'asse sarà di dieci cubiti e la sua larghezza di un cubito e mezzo.
26 17 Ogni asse avrà due incastri per unire un'asse all'altra; così farai per tutte le assi del tabernacolo.
26 18 Farai dunque le assi per il tabernacolo venti assi per il lato sud.
26 19 Metterai quaranta basi d'argento sotto le venti assi: due basi sotto ciascuna asse per i suoi due incastri.
26 20 Farai pure venti assi per il secondo lato del tabernacolo, per il lato nord,
26 21 e le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto ciascun'asse.
26 22 per la parte posteriore del tabernacolo, verso ovest, farai sei assi.
26 23 Farai pure due assi per i due angoli posteriori del tabernacolo.
26 24 Esse saranno appaiate in basso e saranno unite assieme in alto con un anello. Così sarà per ambedue le assi, che saranno ai due angoli.
26 25 Vi saranno dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto ciascun'asse.
26 26 Farai anche delle traverse di legno d'acacia: cinque per le assi di un lato del tabernacolo,
26 27 cinque traverse per le assi dell'altro lato del tabernacolo e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a ovest.
26 28 La traversa di centro, in mezzo alle assi, passerà da una parte all'altra.
26 29 Rivestirai d'oro le assi e farai d'oro i loro anelli per i quali passeranno le traverse, e rivestirai d'oro le traverse.
26 30 Erigerai il tabernacolo secondo la forma esatta che ti è stata mostrata sul monte.
26 31 Farai un velo di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, con dei cherubini artisticamente lavorati.
26 32 e lo sospenderai a quattro colonne di acacia rivestite d'oro, con i loro uncini d'oro, posate su basi d'argento.
26 33 Appenderai il velo ai fermagli; e là, all'interno del velo, introdurrai l'arca della testimonianza; il velo servirà per voi da separazione fra il luogo santo e il luogo santissimo.
26 34 Metterai quindi il propiziatorio sull'arca della testimonianza nel luogo santissimo.
26 35 Fuori del velo invece metterai la tavola, mentre il candelabro andrà di fronte alla tavola sul lato sud del tabernacolo, e metterai la tavola sul lato nord.
26 36 Farai pure per l'ingresso della tenda una cortina di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino ritorto, il lavoro di un ricamatore.
26 37 Inoltre farai cinque colonne di acacia per la cortina e le rivestirai d'oro; i loro uncini saranno d'oro e fonderai per esse cinque basi di bronzo».
27 1 Farai anche un altare di legno di acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti; l'altare sarà quadrato e avrà tre cubiti di altezza.
27 2 Farai ai suoi quattro angoli dei corni, che formeranno un tutt'uno con esso; e lo rivestirai di bronzo.
27 3 Farai pure i suoi vasi per raccogliere le ceneri, le sue palette, i suoi catini, i suoi forchettoni e i suoi bracieri; tutti i suoi utensili li farai di bronzo.
27 4 Gli farai pure una griglia di bronzo in forma di rete e sulla rete, ai suoi quattro angoli, farai quattro anelli di bronzo;
27 5 e la porrai sotto la cornice dell'altare nella parte inferiore, in modo che la rete si trovi a metà dell'altezza dell'altare.
27 6 Farai anche delle stanghe per l'altare, stanghe di legno di acacia, e le rivestirai di bronzo.
27 7 Le stanghe si faranno passare per gli anelli; e le stanghe saranno ai due lati dell'altare, quando lo si dovrà portare.
27 8 Lo farai di tavole e vuoto internamente; dovrà essere fatto, come ti è stato mostrato sul monte.
27 9 Farai anche il cortile del tabernacolo; dal lato sud, il cortile avrà dei tendaggi di lino fino ritorto di cento cubiti di lunghezza per un lato,
27 10 e venti colonne con le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste saranno d'argento.
27 11 Così pure per la lunghezza del lato nord, ci saranno dei tendaggi di cento cubiti di lunghezza, con venti colonne e le foro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne saranno d'argento.
27 12 E per la larghezza del cortile sul lato ovest ci saranno cinquanta cubiti di tendaggi con le loro dieci colonne e le loro dieci basi.
27 13 La larghezza del cortile, sul lato est, sarà pure di cinquanta cubiti.
27 14 Da un lato della porta d'ingresso ci saranno quindici cubiti di tendaggi, con le loro tre colonne e le loro tre basi;
27 15 e dall'altro lato ci saranno pure quindici cubiti di tendaggi con le loro tre colonne e le loro tre basi.
27 16 per la porta d'ingresso del cortile ci sarà una cortina di venti cubiti, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, il lavoro di un ricamatore, con le loro quattro colonne e le loro quattro basi.
27 17 Tutte le colonne intorno al cortile saranno congiunte con delle aste d'argento; i loro uncini saranno d'argento e le loro basi di bronzo.
27 18 La lunghezza del cortile sarà di cento cubiti, la larghezza di cinquanta e l'altezza di cinque cubiti, con tendaggi di lino fino ritorto e con le basi di bronzo.
27 19 Tutti gli utensili destinati al servizio del tabernacolo, tutti i suoi piuoli e tutti i piuoli del cortile saranno di bronzo.
27 20 Ordinerai ai figli d'Israele che ti portino dell'olio di oliva puro di olive schiacciate, per la luce del candelabro, per tenere le lampade continuamente accese.
27 21 Nella tenda di convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, Aaronne e i suoi figli terranno le lampade accese, perché ardano dalla sera al mattino davanti all'Eterno. Questo sarà uno statuto perenne tra i figli d'Israele per tutte le future generazioni».
28 1 «Poi fa'accostare a te Aaronne tuo fratello e i suoi figli con lui, dal mezzo dei figli d'Israele, perché serva a me come sacerdote: Aaronne, Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar, figli di Aaronne.
28 2 E farai ad Aaronne, tuo fratello, delle vesti sacre, per conferirgli onore e grazia.
28 3 parlerai a tutte le persone abili, che ho ripieno di spirito di sapienza, ed esse faranno le vesti di Aaronne per consacrarlo, perché serva a me come sacerdote.
28 4 E questi sono le vesti che faranno: un pettorale, un efod, un mantello, una tunica lavorata a maglia, un turbante e una cintura. Faranno dunque delle vesti sacre per Aaronne tuo fratello e per i suoi figli, affinché serva a me come sacerdote;
28 5 essi useranno oro e filo violaceo, porporino, scarlatto e lino fino.
28 6 Farai l'efod d'oro e di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, lavorato artisticamente.
28 7 Alle sue due estremità esso avrà attaccate due spalline, perché sia tenuto insieme.
28 8 La cintura artisticamente lavorata, che è sull'efod, sarà dello stesso lavoro dell'efod: d'oro e di filo color violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto.
28 9 Poi prenderai due pietre d'onice e inciderai su di esse i nomi dei figli d'Israele:
28 10 sei dei loro nomi su una pietra e gli altri sei nomi sull'altra pietra, secondo il loro ordine di nascita.
28 11 Inciderai su queste due pietre i nomi dei figli d'Israele come fa l'intagliatore di pietra nell'incisione di un sigillo; le farai inserire in castoni d'oro.
28 12 Metterai le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre di ricordo per i figli d'Israele; e Aaronne porterà i loro nomi davanti all'Eterno sulle sue due spalle, per ricordo.
28 13 Farai inoltre dei castoni d'oro
28 14 e due catenelle d'oro puro, intrecciate come una corda, e metterai nei castoni le catenelle così intrecciate.
28 15 Farai pure il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato; lo farai come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto.
28 16 Sarà quadrato e piegato in due; avrà la lunghezza di una spanna e una spanna di larghezza.
28 17 E vi incastonerai quattro file di pietre; nella prima fila: un sardonio, un topazio e uno smeraldo;
28 18 nella seconda fila: un turchese, uno zaffiro e un diamante;
28 19 nella terza fila: un giacinto, un'agata e un'ametista;
28 20 nella quarta fila: un grisolito, un onice e un diaspro. Queste pietre saranno inserite nei loro castoni d'oro.
28 21 E le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d'Israele: dodici, secondo i loro nomi, incisi come dei sigilli, ciascuna col nome delle tribù d'Israele.
28 22 Farai pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro intrecciate come cordoni.
28 23 Poi farai sul pettorale due anelli d'oro, e metterai i due anelli alle due estremità del pettorale.
28 24 poi fisserai i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremità del pettorale;
28 25 e attaccherai gli altri due capi dei due cordoni ai due castoni e li metterai sulle due spalline dell'efod, sul davanti.
28 26 Farai pure due anelli d'oro e li metterai alle due estremità del pettorale, sul suo orlo, che è nella parte interna dell'efod.
28 27 Farai due altri anelli d'oro e li metterai alle due spalline dell'efod in basso, sul davanti vicino al punto di giuntura, al di sopra della cintura artisticamente lavorata dell'efod.
28 28 E si fisserà il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, perché il pettorale sia sopra la cintura artisticamente lavorata dell'efod e non abbia a staccarsi dall'efod.
28 29 Così Aaronne porterà i nomi dei figli d'Israele incisi nel pettorale del giudizio sul suo cuore, quando entrerà nel santuario, in ricordo perenne davanti all'Eterno.
28 30 Metterai sul pettorale del giudizio l'Urim e il Thummim; e staranno sul cuore di Aaronne quando egli si presenterà davanti all'Eterno. Così Aaronne porterà il giudizio dei figli d'Israele sul suo cuore davanti all'Eterno, del continuo.
28 31 Farai anche il mantello dell'efod, tutto di color violaceo.
28 32 Nel suo mezzo vi sarà un'apertura per passarvi il capo; tutt'intorno all'apertura vi sarà un orlo di tessuto lavorato, come l'apertura di una corazza, perché non si strappi.
28 33 Tutt'intorno all'orlo del mantello farai delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto, e in mezzo ad esse tutt'intorno, campanelli d'oro:
28 34 un campanello d'oro e una melagrana un campanello d'oro e una melagrana, tutto intorno, sull'orlo del mantello.
28 35 Aaronne lo userà per fare il servizio; e il suo suono si sentirà quando entrerà nel luogo santo davanti all'Eterno e quando ne uscirà, perché egli non muoia.
28 36 Farai anche una piastra d'oro puro e su di essa inciderai, come su di un sigillo: SANTITA' ALL'ETERNO.
28 37 Ad essa legherai un nastro violaceo, per attaccarla al turbante; essa deve stare sulla parte anteriore del turbante.
28 38 Così starà sulla fronte di Aaronne, e Aaronne porterà la colpa associata alle cose sante presentate dai figli d'Israele, in ogni genere di offerte sacre; essa starà continuamente sulla sua fronte, per renderli graditi davanti all'Eterno.
28 39 Tesserai pure la tunica di lino fino, lavorata a maglia; farai un turbante di lino fino e farai una cintura, un lavoro di un ricamatore.
28 40 Per i figli di Aaronne farai delle tuniche, farai per loro delle cinture e farai per loro dei copricapo, per conferire loro onore e grazia.
28 41 Con esse rivestirai quindi tuo fratello Aaronne e i suoi figli con lui; tu li ungerai, li consacrerai e li santificherai, perché mi servano come sacerdoti.
28 42 Farai pure loro dei calzoni di lino per coprire la loro nudità; essi andranno dai lombi fino alle coscie.
28 43 Aaronne e i suoi figli li porteranno quando entreranno nella tenda di convegno, o quando si avvicineranno all'altare per fare servizio nel luogo santo, affinché non si rendano colpevoli e non muoiano. Questo è uno statuto perenne per lui e per i suoi discendenti dopo di lui».
29 1 Questo è ciò che farai per consacrarli perché mi servano come sacerdoti. Prendi un torello e due montoni senza difetto,
29 2 dei pani senza lievito, delle focacce senza lievito intrise con olio e delle schiacciate senza Lievito unte d'olio; (le farai con fior di farina di grano).
29 3 Le metterai in un paniere e le porterai nel paniere insieme al torello e ai due montoni.
29 4 Farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno e li laverai con acqua.
29 5 Poi prenderai le vesti e rivestirai Aaronne della tunica, del mantello dell'efod, dell'efod e del pettorale, e lo cingerai della cintura artisticamente lavorata dell'efod.
29 6 Gli porrai in capo il turbante e metterai sul turbante il diadema sacro.
29 7 Poi prenderai l'olio dell'unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai.
29 8 Farai quindi avvicinare i suoi figli e li rivestirai delle tuniche.
29 9 Cingerai Aaronne e i suoi figli con delle cinture e metterai su di loro dei copricapo; il sacerdozio apparterrà loro per statuto perenne. Così consacrerai Aaronne e i suoi figli.
29 10 Poi farai avvicinare il torello davanti alla tenda di convegno; e Aaronne e i suoi figli poseranno le loro mani sulla testa del torello.
29 11 E scannerai il torello davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno.
29 12 Prenderai quindi del sangue del torello e lo metterai col tuo dito sui corni dell'altare, e verserai tutto il resto del sangue ai piedi dell'altare.
29 13 prenderai pure tutto il grasso che copre gli intestini, il lobo attaccato al fegato e i due reni con il grasso che vi è sopra, e li farai fumare sull'altare.
29 14 Ma la carne del torello, la sua pelle, e i suoi escrementi li brucerai col fuoco fuori del campo: è un sacrificio per il peccato.
29 15 Poi prenderai uno dei montoni e Aaronne e i suoi figli poseranno le loro mani sulla testa del montone.
29 16 Scannerai il montone, prenderai il suo sangue e lo spruzzerai tutt'intorno sull'altare.
29 17 Poi taglierai a pezzi il montone, laverai i suoi intestini e le sue gambe, e le metterai con i suoi pezzi e con la sua testa.
29 18 Farai quindi fumare tutto il montone sull'altare: è un olocausto all'Eterno; è un profumo gradevole, un sacrificio fatto mediante il fuoco all'Eterno.
29 19 Poi prenderai l'altro montone, e Aaronne e i suoi figli poseranno le loro mani sulla testa del montone.
29 20 Scannerai il montone, prenderai del suo sangue e lo metterai sul lobo dell'orecchio destro di Aaronne e sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sul dito grosso del loro piede destro, e spruzzerai tutt'intorno il sangue sull'altare.
29 21 prenderai quindi del sangue che è sull'altare e dell'olio dell'unzione e ne aspergerai Aaronne e le sue vesti, i suoi figli e le vesti dei suoi figli con lui. Così saranno consacrati lui e le sue vesti, i suoi figli e le loro vesti con lui.
29 22 Prenderai pure il grasso del montone il grasso della coda, il grasso che copre gli intestini, il lobo del fegato, i due reni e il grasso che vi è sopra e la coscia destra, (perché è un montone di consacrazione);
29 23 prenderai anche un pane, una focaccia all'olio e una schiacciata dal paniere del pane azzimo, che è davanti all'Eterno,
29 24 e porrai tutte queste cose nelle mani di Aaronne e nelle mani dei suoi figli, e le agiterai come offerta agitata davanti all'Eterno.
29 25 Poi le prenderai dalle loro mani e le farai fumare sull'altare, sopra l'olocausto, come un profumo gradevole davanti all'Eterno; è un sacrificio fatto mediante il fuoco all'Eterno.
29 26 Prenderai quindi il petto del montone usato per la consacrazione di Aaronne e lo agiterai come offerta agitata davanti all'Eterno; e questa sarà la tua parte,
29 27 E del montone usato per la consacrazione conserverai il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata, che spettano ad Aaronne e ai suoi figli.
29 28 Esso sarà da parte dei figli d'Israele per Aaronne e per i suoi figli in statuto perenne, perché è un'offerta di elevazione. Sarà un'offerta di elevazione da parte dei figli d'Israele presa dai loro sacrifici di ringraziamento, la loro offerta di elevazione all'Eterno.
29 29 E le vesti sacre di Aaronne passeranno ai suoi figli dopo di lui, perché siano unte in loro e consacrate in loro.
29 30 Quel figlio che diviene sacerdote al suo posto le indosserà per sette giorni, quando entrerà nella tenda di convegno per fare il servizio nel luogo santo.
29 31 Poi prenderai il montone della consacrazione e farai cuocere la sua carne in un luogo santo;
29 32 e Aaronne e i suoi figli mangeranno, all'ingresso della tenda di convegno, la carne del montone e il pane che è nel paniere.
29 33 Mangeranno le cose che sono servite per fare l'espiazione per consacrarli e santificarli; ma nessun estraneo ne mangerà, perché sono cose sante.
29 34 E se rimarrà della carne della consacrazione o del pane fino al mattino, brucerai ciò che resta col fuoco; non lo si mangerà, perché è cosa santa.
29 35 Farai dunque per Aaronne e per i suoi figli tutto ciò che ti ho ordinato: li consacrerai per sette giorni.
29 36 E ogni giorno offrirai un torello, come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione per esso e lo ungerai per consacrarlo.
29 37 Per sette giorni farai l'espiazione per l'altare e lo santificherai; l'altare sarà santissimo: tutto ciò che toccherà l'altare sarà santo.
29 38 Or questo è ciò che offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre.
29 39 Uno degli agnelli l'offrirai al mattino e l'altro l'offrirai sull'imbrunire.
29 40 Col primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina impastata con un quarto di hin di olio vergine, e una libazione di un quarto di hin di vino.
29 41 Il secondo agnello l'offrirai sull'imbrunire; l'accompagnerai con la stessa oblazione e con la stessa libazione della mattina; è un sacrificio di profumo gradevole offerto mediante il fuoco all'Eterno.
29 42 Sarà un olocausto perpetuo per tutte le future generazioni, offerto all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno, dove io vi incontrerò per parlarti.
29 43 E là io mi incontrerò coi figli d'Israele; e la tenda sarà santificata dalla mia gloria.
29 44 Così santificherò la tenda di convegno e l'altare; santificherò pure Aaronne e i suoi figli, perché mi servano come sacerdoti.
29 45 Dimorerò in mezzo ai figli d'Israele e sarò il loro DIO.
29 46 Ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO, che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto per dimorare tra di loro. Io sono l'Eterno, il loro DIO».
30 1 Farai pure un altare per bruciarvi l'incenso; e lo farai di legno di acacia.
30 2 Sarà di un cubito di lunghezza e di un cubito di larghezza; sarà quadrato e avrà un'altezza di due cubiti; i suoi corni formeranno un sol pezzo con esso.
30 3 Lo rivestirai d'oro puro: la sua parte superiore, i suoi lati tutt'intorno e i suoi corni; e gli farai una ghirlanda d'oro.
30 4 Gli farai anche due anelli d'oro sotto la ghirlanda, ai suoi due lati; li metterai ai suoi due lati per passarvi le stanghe, con le quali portarlo.
30 5 Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro.
30 6 Collocherai l'altare davanti al velo che è davanti all'arca della testimonianza, di fronte al propiziatorio che sta sopra la testimonianza, dove io ti incontrerò.
30 7 Su di esso Aaronne brucerà dell'incenso profumato; lo brucerà ogni mattina, quando mette in ordine le lampade.
30 8 Quando Aaronne accende le lampade sull'imbrunire, vi brucerà incenso: un incenso perpetuo davanti all'Eterno, per le future generazioni.
30 9 Non offrirete su di esso né incenso estraneo, né olocausto, né oblazione; e su di esso non verserete libazioni.
30 10 E Aaronne farà una volta all'anno l'espiazione sui suoi corni; col sangue del sacrificio di espiazione per il peccato farà su di esso l'espiazione una volta l'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa santissima, sacra all'Eterno».
30 11 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
30 12 Quando farai il conto dei figli d'Israele, per il loro censimento, ognuno di essi darà all'Eterno il riscatto della propria vita, quando saranno contati, perché non siano colpiti da qualche piaga, quando farai il loro censimento.
30 13 Questo è ciò che darà ognuno di quelli censiti: mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, (il siclo equivale a venti ghere), un mezzo siclo sarà l'offerta da fare all'Eterno.
30 14 Ognuno che sarà compreso nel censimento, dai venti anni in su, darà questa offerta all'Eterno.
30 15 Il ricco non darà di più, né il povero darà meno di mezzo siclo, quando si farà quest'offerta all'Eterno per fare l'espiazione per le vostre vite.
30 16 Prenderai dunque dai figli d'Israele questo denaro del riscatto e lo adopererai per il servizio della tenda di convegno: sarà per i figli d'Israele un ricordo davanti all'Eterno per fare l'espiazione per le vostre vite».
30 17 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
30 18 «Farai pure una conca di bronzo, con la sua base di bronzo, per lavarsi; la collocherai fra la tenda di convegno e l'altare e ci metterai dell'acqua.
30 19 E Aaronne e i suoi figli vi si laveranno le mani e i piedi.
30 20 Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, perché non abbiano a morire; così pure quando si avvicineranno all'altare per servire, per far fumare un'offerta fatta all'Eterno mediante il fuoco.
30 21 Si laveranno le loro mani e i loro piedi, perché non abbiano a morire. Questo sarà per loro uno statuto perenne, per lui e per i suoi discendenti, di generazione in generazione».
30 22 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
30 23 «Procurati anche i migliori aromi: cinquecento sicli di mirra liquida, duecentocinquanta, cioè la metà, di cinnamomo aromatico e duecentocinquanta di cannella aromatica,
30 24 cinquecento sicli, in base al siclo del santuario, di cassia e un hin di olio d'oliva.
30 25 E ne farai un olio per l'unzione sacra, un profumo composto con arte di profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra.
30 26 Con esso ungerai la tenda di convegno e l'arca della testimonianza,
30 27 la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l'altare dell'incenso,
30 28 l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base.
30 29 Consacrerai così queste cose e saranno santissime; tutto quello che le toccherà, sarà santo.
30 30 Ungerai anche Aaronne e i suoi figli e li consacrerai, perché mi servano come sacerdoti.
30 31 parlerai quindi ai figli d'Israele, dicendo: "Questo sarà per me un olio di sacra unzione, di generazione in generazione.
30 32 Non lo si spanderà su carne d'uomo e non ne farete altro di simile, della stessa composizione; esso è santo, e sarà santo per voi.
30 33 Chiunque ne comporrà di simile, o chiunque ne metterà sopra un estraneo, sarà sterminato dal suo popolo"».
30 34 L'Eterno disse ancora a Mosè: «Procurati degli aromi, dello storace, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali;
30 35 ne farai un profumo composto secondo l'arte del profumiere, salato, puro e santo;
30 36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai un po' davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io ti incontrerò: esso sarà per voi cosa santissima.
30 37 Ma dell'incenso che farai, non ne farete per voi della stessa composizione; sarà per te una cosa sacra all'Eterno.
30 38 Chiunque ne farà di simile per odorarlo, sarà sterminato dal suo popolo».
31 1 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
31 2 «Vedi, io ho chiamato per nome Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribù di Giuda;
31 3 e l'ho riempito dello Spirito di DIO, di sapienza, di intelligenza, di conoscenza e di ogni abilità,
31 4 per ideare disegni artistici, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo,
31 5 per scolpire pietre da incastonare, per intagliare il legno e per eseguire ogni sorta di lavori.
31 6 Ed ecco, gli ho dato per compagno Oholiab, figlio i Ahisamak, della tribù di Dan; e ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perché possano fare tutto ciò che ti ho ordinato:
31 7 la tenda di convegno, l'arca della testimonianza e il propiziatorio che vi sta sopra, e tutti gli arredi della tenda,
31 8 la tavola e i suoi utensili, il candelabro d'oro puro e tutti i suoi utensili, l'altare dell'incenso,
31 9 l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base,
31 10 le vesti finemente tessute, e le vesti sacre per il sacerdote Aaronne e le vesti dei suoi figli per servire come sacerdoti,
31 11 l'olio dell'unzione e l'incenso profumato per il luogo santo. Essi faranno secondo tutto ciò che ti ho ordinato».
31 12 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
31 13 «parla anche ai figli d'Israele, dicendo: Badate bene di osservare i miei sabati, perché è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica.
31 14 Osserverete dunque il sabato, perché è per voi un giorno santo; chi lo profana sarà messo a morte; chiunque fa in esso qualche lavoro sarà sterminato da mezzo del suo popolo.
31 15 Si lavorerà sei giorni; ma il settimo giorno è sabato di riposo, sacro all'Eterno; chiunque farà qualche lavoro nel giorno di sabato sarà messo a morte.
31 16 I figli d'Israele perciò osserveranno il sabato, celebrando il sabato di generazione in generazione, come un patto perpetuo.
31 17 Esso è un segno perpetuo fra me e i figli d'Israele, poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno si riposò e fu ristorato».
31 18 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di DIO.
32 1 Or il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, si radunò intorno ad Aaronne e gli disse: «Orsù, facci un dio che vada davanti a noi, perché quanto a Mosè, l'uomo che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa gli sia accaduto».
32 2 Aaronne rispose loro: «Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie e portatemeli».
32 3 Così tutto i popolo staccò gli anelli d'oro che avevano ai loro orecchi e li portò ad Aaronne,
32 4 il quale li prese dalle loro mani e, dopo averlo modellato con il cesello, ne fece un vitello di metallo fuso. Allora essi dissero: «O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!».
32 5 Quando Aaronne vide questo, eresse un altare davanti ad esso e fece un bando che diceva: «Domani sarà festa in onore dell'Eterno!».
32 6 l'indomani essi si alzarono presto, offrirono olocausti e recarono dei sacrifici di ringraziamento; il popolo si adagiò per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi.
32 7 l'Eterno disse allora a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è corrotto;
32 8 si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un vitello di metallo fuso, si sono prostrati davanti ad esso, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto"».
32 9 L'Eterno disse ancora a Mosè: «Ho visto questo popolo, ed ecco, è un popolo dal collo duro.
32 10 Or dunque, lasciami fare, affinché la mia ira si accenda contro di loro e li consumi; ma di te io farò una grande nazione».
32 11 Allora Mosè supplicò l'Eterno, il suo DIO, e disse: «Perché, o Eterno, dovrebbe la tua ira accendersi contro il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con mano forte?
32 12 Perché dovrebbero gli Egiziani dire: "Egli li ha fatti uscire per fare loro del male, per ucciderli sui monti e per sterminarli dalla faccia della terra"? Desisti dalla tua ira ardente e cambia la tua intenzione di far del male al tuo popolo.
32 13 Ricordati di Abrahamo, d'Isacco d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: "Io moltiplicherò la vostra discendenza come le stelle del cielo e darò alla vostra discendenza tutto questo paese di cui ti ho parlato, ed essa lo possederà per sempre"».
32 14 Così l'Eterno cambiò intenzione circa il male che aveva detto di fare al suo popolo.
32 15 Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani, tavole scritte su entrambi i lati, davanti e di dietro.
32 16 Le tavole erano opera di DIO e la scrittura era scrittura di DIO, incisa sulle tavole.
32 17 Or Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: «C'è un rumore di guerra nell'accampamento».
32 18 Ma egli rispose: «Questo non né un grido di vittoria, né un grido di sconfitta; il clamore che io odo è di gente che canta».
32 19 Come fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; allora l'ira di Mosè si accese ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi del monte.
32 20 Poi prese il vitello che essi avevano fatto, lo bruciò col fuoco e lo ridusse in polvere; e sparse la polvere sull'acqua e la fece bere ai figli d'Israele.
32 21 Quindi Mosè disse ad Aaronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che gli hai tirato addosso un così grande peccato?».
32 22 Aaronne rispose: «L'ira del mio signore non si accenda, tu stesso conosci questo popolo e sai che è inclinato al male.
32 23 Essi mi hanno detto: "Facci un dio che vada davanti a noi, perché Mosè, l'uomo che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia avvenuto di lui".
32 24 Allora io ho detto loro: "Chi ha dell'oro se lo levi di dosso". Così essi me l'hanno dato, io l'ho gettato nel fuoco, e ne è uscito fuori questo vitello».
32 25 Quando Mosè vide che il popolo era senza freno (e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenare esponendolo all'obbrobrio dei suoi nemici),
32 26 si fermò all'ingresso dell'accampamento e disse: «Chiunque è per l'Eterno, venga a me!». E tutti i figli di Levi si radunarono vicino a lui.
32 27 Ed egli disse loro: «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ognuno di voi si metta la spada a fianco; passate e ripassate da un'entrata all'altra dell'accampamento, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!"».
32 28 I figli di Levi fecero come aveva detto Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini.
32 29 Poi Mosè disse: «Consacratevi oggi all'Eterno, affinché egli vi dia una benedizione, perché ognuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello».
32 30 L'indomani Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò all'Eterno; forse potrò fare espiazione per il vostro peccato».
32 31 Mosè dunque ritornò dall'Eterno e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d'oro.
32 32 Ciò nonostante ora, ti prego, perdona il loro peccato; se no deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!».
32 33 Ma l'Eterno rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!
32 34 Ora va' conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio Angelo andrà davanti a te, ma nel giorno che verrò a punire io li punirò del loro peccato».
32 35 Così l'Eterno percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello che Aaronne aveva modellato
33 1 L'Eterno disse a Mosè: «Va', sali di qui, tu col popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso il paese che promisi con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: "Io lo darò alla tua discendenza".
33 2 Io manderò un Angelo davanti a te e scaccerò i Cananei, gli Amorei, gli Hittei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei.
33 3 Sali verso il paese dove scorre latte e miele, poiché io non salirò in mezzo a te, perché sei un popolo di collo duro, e non abbia così a sterminarti per via».
33 4 Quando il popolo udì queste funeste parole, fece cordoglio, e nessuno si mise i propri ornamenti.
33 5 Infatti l'Eterno aveva detto a Mosè: «Di'ai figli d'Israele: "Voi siete un popolo dal collo duro; se io salissi per un solo momento in mezzo a te, ti consumerei Perciò ora togliti i tuoi ornamenti e così saprò ciò ce devo fare con te"».
33 6 Così i figli d'Israele si spogliarono dei loro ornamenti, dalla partenza del monte Horeb in poi.
33 7 Quindi Mosè prese la tenda e la piantò fuori dell'accampamento, lontano dall'accampamento, e la chiamò la tenda di convegno; chiunque cercava l'Eterno, usciva verso la tenda di convegno, che era fuori dell'accampamento.
33 8 Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava, e ognuno se ne stava ritto all'ingresso della propria tenda e seguiva con lo sguardo Mosè, finché egli fosse entrato nella tenda
33 9 Come Mosè entrava nella tenda, la colonna di nuvola scendeva e si fermava all'ingresso della tenda, e l'Eterno parlava con Mosè.
33 10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nuvola ferma all'ingresso della tenda; quindi tutto il popolo si alzava e ciascuno si prostrava all'ingresso della propria tenda.
33 11 Così l'Eterno parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico; poi Mosè tornava all'accampamento. Ma Giosuè, figlio di Nun, suo giovane ministro, non si allontanava dalla tenda.
33 12 Poi Mosè disse all'Eterno: «Vedi, tu mi dici: "Fa' salire questo popolo". Ma tu non mi hai fatto sapere chi manderai con me. Eppure hai detto: "Io ti conosco personalmente e hai pure trovato grazia ai miei occhi".
33 13 Perciò ora, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, deh, fammi conoscere le tue vie, perché ti conosca e possa trovare grazia ai tuoi occhi. Considera inoltre che questa nazione è tuo popolo».
33 14 L'Eterno rispose: «La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo».
33 15 Mosè allora gli disse: «Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui.
33 16 Come si potrà ora conoscere che io e il tuo popolo abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi Non è forse perché tu vieni con noi? Così noi saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra».
33 17 L'Eterno disse a Mosè: «Farò anche questa a che hai chiesto, poiché tu hai trovato grazia ai miei occhi e ti conosco personalmente».
33 18 Allora Mosè disse: «Deh, fammi vedere la tua gloria!».
33 19 L'Eterno gli rispose: «Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà».
33 20 Disse ancora: «Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere».
33 21 Quindi l'Eterno disse: «Ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia;
33 22 e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato;
33 23 poi ritirerò la mano e mi vedrai di spalle; ma la mia faccia non si può vedere».
34 1 L'Eterno disse a Mosè: «Tagliati due tavole di pietra come le prime; e io scriverò sulle tavole le parole che erano sulle prime tavole che spezzasti.
34 2 Così sii pronto al mattino e sali al mattino sul monte Sinai, e rimani là vicino a me in vetta al monte.
34 3 Nessuno salga con te e non si veda alcuno per tutto il monte; né greggi né armenti pascolino nei dintorni di questo monte».
34 4 Mosè dunque tagliò due tavole di pietra, come le prime; si alzò al mattino presto e salì sul monte Sinai come l'Eterno gli aveva comandato, e prese in mano le due tavole di pietra.
34 5 Allora l'Eterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dell'Eterno.
34 6 E l'Eterno passò davanti a lui e gridò: «L'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà,
34 7 che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l'iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione».
34 8 E Mosè si affrettò a prostrarsi fino a terra, e adorò.
34 9 Poi disse: «Deh, Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, venga il Signore in mezzo a noi, perché questo è un popolo dal collo duro; perdona la nostra iniquità e il nostro peccato, e prendici come tua eredità».
34 10 L'Eterno rispose: «Ecco, io faccio un patto: Farò davanti a tutto il popolo prodigi, che non sono ma stati fatti su tutta la terra né in alcuna nazione; e tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera dell'Eterno, perché è tremendo ciò che io sto per fare con te.
34 11 Osserva ciò che oggi ti comando: Ecco io scaccerò davanti a te gli Amorei, i Cananei, gli Hittei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei.
34 12 Guardati dal fare alcuna alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, perché non sia un laccio in mezzo a te;
34 13 ma demolite i loro altari, frantumate le loro colonne sacre e abbattete le loro immagini,
34 14 (perché non ti prostrerai ad altro dio, poiché l'Eterno, il cui nome è "il Geloso", è un Dio geloso).
34 15 Non fare alcuna alleanza con gli abitanti del paese perché, quando essi si prostituiscono ai loro dèi ed offrono sacrifici ai loro dèi, qualcuno di essi ti inviti e tu mangi dei loro sacrifici,
34 16 e prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dèi e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi.
34 17 Non ti farai dèi di metallo fuso.
34 18 Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane senza lievito come ti ho ordinato nel tempo stabilito nel mese di Abib, poiché nel mese di Abib tu sei uscito dall'Egitto.
34 19 Chiunque apre il grembo è mio; e mio è ogni primo parto maschio di tutto il tuo bestiame, sia bovino che ovino.
34 20 Ma riscatterai con un agnello il primo nato dell'asino; se non lo vuoi riscattare, gli romperai il collo. Riscatterai pure ogni primogenito dei tuoi figli. Nessuno comparirà davanti a me a mani vuote.
34 21 Lavorerai sei giorni; ma il settimo giorno ti riposerai: ti riposerai anche al tempo dell'aratura e della mietitura.
34 22 Celebrerai la festa delle settimane, e cioè, delle primizie della mietitura del grano e la festa della raccolta alla fine dell'anno.
34 23 Tre volte all'anno comparirà ogni vostro maschio davanti al Signore, l'Eterno, il DIO d'Israele.
34 24 Poiché io scaccerò nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini, e nessuno desidererà il tuo paese, quando salirai tre volte all'anno, per comparire davanti all'Eterno, il tuo DIO.
34 25 Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me; il sacrificio della festa di Pasqua non sarà lasciato fino al mattino.
34 26 Porterai alla casa dell'Eterno, il tuo DIO, le primizie dei primi frutti della tua terra. Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre».
34 27 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Scrivi queste parole, perché sul Fondamento di queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele».
34 28 Così Mosè rimase là con l'Eterno quaranta giorni e quaranta notti; non mangiò pane né bevve acqua. E l'Eterno scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti.
34 29 Or Mosè, quando scese dal monte Sinai (scendendo dal monte Mosè aveva in mano le due tavole della testimonianza), non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perché era stato a parlare con l'Eterno.
34 30 Così, quando Aaronne e tutti i figli d'Israele videro Mosè, ecco che la pelle del suo volto era raggiante ed essi avevano paura di avvicinarsi a lui.
34 31 Ma Mosè li chiamò ed Aaronne e tutti i capi dell'assemblea ritornarono da lui, e Mosè parlò loro.
34 32 Dopo di che, tutti i figli d'Israele si avvicinarono, ed egli ordinò loro di fare tutto ciò che l'Eterno gli aveva detto sul monte Sinai.
34 33 Come Mosè ebbe finito di parlare con loro, mise un velo sul suo volto.
34 34 Quando però Mosè entrava davanti all'Eterno per parlare con lui, si toglieva il velo finché usciva fuori; uscendo fuori, diceva ai figli d'Israele ciò che gli era stato comandato.
34 35 I figli d'Israele, guardando la faccia di Mosè, vedevano che la pelle di Mosè era raggiante; poi Mosè rimetteva il velo sul suo volto, fino a quando entrava a parlare con l'Eterno.
35 1 Mosè convocò tutta l'assemblea dei figli d'Israele e disse loro: «Queste sono le cose che l'Eterno ha ordinato di fare.
35 2 Si lavorerà sei giorni, ma il settimo giorno sarà per voi un giorno santo, un sabato di riposo, consacrato all'Eterno. Chiunque fa qualche lavoro in esso sarà messo a morte.
35 3 Non accenderete il fuoco in alcuna delle vostre abitazioni il giorno del sabato».
35 4 Poi Mosè parlò a tutta l'assemblea dei figli d'Israele e disse: «Questo è ciò che l'Eterno ha ordinato, dicendo:
35 5 "Prendete tra di voi un'offerta all'Eterno; chiunque è di cuore generoso recherà un'offerta all'Eterno: oro, argento e bronzo,
35 6 stoffe di colore violaceo, porporino e scarlatto, lino fino e pelo di capra,
35 7 pelli di montone tinte in rosso, pelli di tasso e legno d'acacia,
35 8 olio per la luce del candelabro e aromi per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico,
35 9 pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale.
35 10 Chiunque tra di voi ha dell'abilità, venga e faccia tutto ciò che l'Eterno ha ordinato:
35 11 il tabernacolo, la sua tenda e la copertura, i suoi fermagli, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi,
35 12 l'arca, le sue stanghe, il propiziatorio e il velo di copertura dell'arca,
35 13 la tavola e le sue stanghe, tutti i suoi utensili e il pane della presentazione;
35 14 il candelabro per la luce e i suoi utensili, le sue lampade e l'olio per la luce del candelabro;
35 15 l'altare dell'incenso e le sue stanghe, l'olio dell'unzione, l'incenso aromatico e la cortina d'ingresso all'entrata del tabernacolo,
35 16 l'altare degli olocausti con la sua griglia di bronzo, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base,
35 17 i tendaggi del cortile, le sue colonne e le loro basi, e la cortina all'ingresso del cortile;
35 18 i piuoli del tabernacolo, i piuoli del cortile e le loro funi;
35 19 le vesti finemente tessute per fare il servizio nel luogo santo, le vesti sacre per il sacerdote Aaronne e le vesti dei suoi figli per servire come sacerdoti"».
35 20 Allora tutta l'assemblea dei figli d'Israele si allontanò dalla presenza di Mosè.
35 21 Così tutti quelli che erano mossi dal loro cuore e tutti quelli che erano spinti dal loro spirito, vennero a portare l'offerta all'Eterno per l'opera della tenda di convegno, per tutto il suo servizio e per le vesti sacre.
35 22 Vennero uomini e donne, quelli che erano di cuore generoso, e portarono fermagli, orecchini, anelli da sigillare e braccialetti, ogni sorta di gioielli d'oro; ognuno portò qualche offerta d'oro all'Eterno.
35 23 E tutti quelli che avevano delle stoffe di color violaceo, porporino, scarlatto, o lino fino, o pelo di capra, o pelli di montone di color rosso, o pelli di tasso, li portarono.
35 24 Chiunque poteva fare un'offerta d'argento o di bronzo, portò l'offerta consacrata all'Eterno; e chiunque aveva del legno di acacia per qualche lavoro destinato al servizio, lo portò.
35 25 Tutte le donne abili filarono con le proprie mani e portarono i loro filati di color violaceo, porporino, scarlatto, e del lino fino.
35 26 E tutte le donne che erano mosse dal loro cuore ed avevano delle abilità, filarono del pelo di capra.
35 27 I capi del popolo portarono pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale,
35 28 aromi e olio per la luce del candelabro, per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico.
35 29 Tutti i figli d'Israele, uomini e donne, che erano mossi dal cuore a portare qualcosa per tutta l'opera che l'Eterno aveva comandato di fare per mezzo di Mosè, recarono all'Eterno delle offerte volontarie.
35 30 Mosè disse ai figli d'Israele: «Vedete, l'Eterno ha chiamato per nome Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribù di Giuda,
35 31 e lo ha ripieno dello Spirito di DIO, di sapienza, d'intelligenza e di conoscenza e di ogni abilità,
35 32 per ideare disegni artistici, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo,
35 33 per scolpire pietre da incastonare, per intagliare il legno e per eseguire ogni sorta di lavori d'arte.
35 34 Ha anche messo in cuore l'abilità d'insegnare, a lui e a Oholiab figlio di Ahisamak, della tribù di Dan.
35 35 Li ha ripieni della sapienza di cuore per eseguire ogni sorta di lavori di intagliatore, di disegnatore, di ricamatore e di tessitore, in color violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino, in grado di eseguire qualunque lavoro e di ideare disegni artistici.
36 1 Ora Betsaleel e Oholiab e tutti gli uomini abili, nei quali l'Eterno ha messo sapienza e intelligenza per saper eseguire tutti i lavori per il servizio del santuario, faranno secondo tutto ciò che l'Eterno ha ordinato».
36 2 Mosè chiamò dunque Betsaleel e Oholiab e tutti gli uomini saggi di cuore nei quali l'Eterno aveva messo sapienza, tutti quelli che erano mossi dal cuore ad applicarsi al lavoro per eseguirlo.
36 3 Ed essi ricevettero da Mosè tutte le offerte recate dai figli d'Israele per i lavori destinati alla costruzione del santuario, per eseguirli. Ma ogni mattina i figli d'Israele continuavano a portare a Mosè delle offerte volontarie.
36 4 Allora tutti gli uomini abili che facevano lavori d'ogni genere nel santuario, lasciato ognuno il lavoro che faceva vennero
36 5 e parlarono a Mosè, dicendo: «Il popolo porta molto più di quel che necessita per eseguire i lavori che l'Eterno ha comandato di fare».
36 6 Allora Mosè diede quest'ordine che fu proclamato per l'accampamento, dicendo: «Né uomo né donna faccia più alcun'altra offerta per il santuario». Così si impedì al popolo di portare altro.
36 7 Poiché il materiale che avevano era sufficiente per tutto il lavoro che dovevano fare e ne avanzava.
36 8 Tutti gli uomini abili, fra quelli che lavoravano alla costruzione del tabernacolo, fecero dieci teli di lino fino ritorto e di filo color violaceo, porporino e scarlatto; egli li fece con dei cherubini artisticamente lavorati.
36 9 La lunghezza di ogni telo era di ventotto cubiti e la larghezza di quattro cubiti; i teli avevano tutti la stessa misura.
36 10 Egli unì assieme cinque teli, e unì pure assieme gli altri cinque teli.
36 11 E fece degli occhielli di color violaceo sull'orlo del telo esterno della prima serie di teli; fece lo stesso all'orlo del telo esterno della seconda serie.
36 12 Egli fece cinquanta occhielli sul primo telo e fece pure cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della seconda serie; gli occhielli corrispondevano l'uno all'altro.
36 13 Fece anche cinquanta fermagli d'oro e unì i teli l'uno all'altro mediante i fermagli; così il tabernacolo formò un tutt'uno.
36 14 Egli fece inoltre dei teli di pelo di capra, per servire da tenda sopra il tabernacolo; di questi teli ne fece undici.
36 15 La lunghezza di ogni telo era di trenta cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; gli undici teli avevano la stessa misura.
36 16 Unì cinque teli da una parte e sei teli dall'altra.
36 17 Fece inoltre cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della prima serie di teli e cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della seconda serie.
36 18 E fece cinquanta fermagli di bronzo per unire assieme la tenda, perché formasse un tutt'uno.
36 19 Fece pure per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso, e sopra questa una copertura di pelli di tasso.
36 20 Poi fece per il tabernacolo le assi di legno di acacia, messe per ritto.
36 21 La lunghezza di un'asse era di dieci cubiti e la sua larghezza di un cubito e mezzo.
36 22 Ogni asse aveva due incastri per unire un'asse all'altra; così fece per tutte le assi del tabernacolo.
36 23 gli fece quindi le assi per il tabernacolo: venti assi per il lato sud;
36 24 e fece quaranta basi d'argento sotto le venti assi: due basi sotto ciascun'asse per i suoi due incastri.
36 25 E per il secondo lato del tabernacolo, il lato nord, fece venti assi,
36 26 con le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto ciascun'asse.
36 27 Per la parte posteriore del tabernacolo, verso ovest, egli fece sei assi.
36 28 Fece pure due assi per i due angoli posteriori del tabernacolo.
36 29 Esse erano appaiate in basso ed erano unite assieme in alto con un anello. Così fece per ambedue le assi, che erano ai due angoli.
36 30 Vi erano dunque otto assi, con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto ciascun'asse.
36 31 Fece inoltre delle traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato del tabernacolo,
36 32 cinque traverse per le assi dell'altro lato del tabernacolo, e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a ovest.
36 33 Fece quindi passare la traversa di centro in mezzo alle assi, da una parte all'altra.
36 34 Rivestì poi le assi d'oro e fece d'oro i loro anelli per i quali dovevano passare le traverse, e rivestì le traverse d'oro.
36 35 Fece pure il velo di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati;
36 36 fece per esso quattro colonne di acacia, con i loro uncini d'oro; e fuse per le colonne quattro basi d'argento.
36 37 Fece anche per l'ingresso della tenda una cortina di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto il lavoro di un ricamatore.
36 38 Fece inoltre le sue cinque colonne coi loro uncini e rivestì d'oro i loro capitelli e le loro assi; ma le loro cinque basi erano di bronzo.
37 1 Poi Betsaleel fece l'arca di legno di acacia, lunga due cubiti e mezzo, larga un cubito e mezzo e alta un cubito e mezzo.
37 2 E la rivestì d'oro puro di dentro e di fuori, e le fece una ghirlanda d'oro che le girava tutt'intorno.
37 3 Fuse quindi per essa quattro anelli d'oro e li mise ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato.
37 4 Fece anche delle stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
37 5 Poi fece passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'arca, per portare l'arca.
37 6 Fece anche un propiziatorio d'oro puro, lungo due cubiti e mezzo e largo un cubito e mezzo.
37 7 Fece due cherubini d'oro; li fece lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio:
37 8 un cherubino a una estremità e un cherubino all'altra estremità; fece i cherubini di un sol pezzo col propiziatorio alle sue estremità.
37 9 I cherubini avevano le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le ali; erano rivolti l'uno verso l'altro, mentre le facce dei cherubini erano volte verso il propiziatorio.
37 10 Fece anche la tavola di legno d'acacia lunga due cubiti, larga un cubito e alta un cubito e mezzo.
37 11 La rivestì d'oro puro e le fece tutt'intorno una ghirlanda d'oro.
37 12 E le fece tutt'intorno un bordo alto un palmo di mano e intorno a questo bordo fece una ghirlanda d'oro.
37 13 E fuse per essa quattro anelli d'oro e mise gli anelli ai quattro angoli, che sono ai quattro piedi della tavola.
37 14 Gli anelli erano vicini al bordo per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola.
37 15 Fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro; esse dovevano servire a portare la tavola.
37 16 Fece anche gli utensili da mettere sulla tavola d'oro puro: i suoi piatti le sue coppe, le sue tazze e i suoi calici con cui si fanno le libazioni.
37 17 Fece anche il candelabro d'oro puro; fece il candelabro lavorato al martello; il suo piede, il suo tronco, i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori erano tutti di un sol pezzo.
37 18 Dai suoi lati uscivano sei braccia: tre braccia del candelabro da un lato e tre braccia del candelabro dall'altro;
37 19 su un braccio c'erano tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore; e sull'altro braccio tre calici in forma di mandorla con un pomo e un fiore. Lo stesso era per le sei braccia che uscivano dal candelabro.
37 20 E nel tronco del candelabro vi erano quattro calici in forma di mandorla, coi loro pomi e i loro fiori.
37 21 C'era un pomo sotto le due prime braccia uscenti da esso un pomo sotto le altre due braccia uscenti da esso, e un pomo sotto le due ultime braccia uscenti da esso; così per le sei braccia uscenti del candelabro.
37 22 Questi pomi e queste braccia formavano un sol pezzo col candelabro; il tutto era d'oro puro lavorato col martello.
37 23 Fece pure le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portasmoccolature, d'oro puro.
37 24 Per fare il candelabro con tutti i suoi utensili impiegò un talento d'oro puro.
37 25 Poi fece l'altare dell'incenso in legno di acacia; era di un cubito di lunghezza e di un cubito di larghezza; era quadrato e aveva un'altezza di due cubiti; i suoi corni formavano un sol pezzo con esso.
37 26 E lo rivestì d'oro puro: la sua parte superiore, i suoi lati tutt'intorno e i suoi corni; e gli fece tutt'intorno una ghirlanda d'oro.
37 27 Gli fece pure due anelli d'oro, sotto la ghirlanda ai suoi due lati; li mise ai suoi due lati per passarvi le stanghe, con le quali portarlo.
37 28 E fece le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
37 29 Poi fece l'olio santo per l'unzione e l'incenso profumato, puro, secondo l'arte del profumiere.
38 1 Poi fece l'altare degli olocausti in legno di acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti; era quadrato e aveva un'altezza di tre cubiti.
38 2 Ai suoi quattro angoli fece dei corni, che formavano un tutt'uno con esso, e lo rivestì di bronzo.
38 3 Fece pure tutti gli utensili dell'altare: i vasi per le ceneri, le palette, i catini, i forchettoni e i bracieri; tutti i suoi utensili li fece di bronzo.
38 4 E fece per l'altare una griglia di bronzo in forma di rete sotto la cornice, nella parte inferiore, in modo che la rete si trovasse a metà dell'altezza dell'altare.
38 5 Fuse quattro anelli per i quattro angoli della griglia di bronzo, per farvi passare le stanghe.
38 6 Poi fece le stanghe in legno di acacia e le rivestì di bronzo.
38 7 Fece poi passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'altare, con le quali portarlo: lo fece di tavole e vuoto internamente.
38 8 Fece quindi la conca di bronzo e la sua base di bronzo, usando specchi di donne che venivano a prestare servizio all'ingresso della tenda di convegno.
38 9 Poi fece il cortile: sul lato del Neghev, verso sud, i tendaggi del cortile erano di lino fino ritorto e lunghi cento cubiti,
38 10 avevano le loro venti colonne e le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento.
38 11 Sul lato nord c'erano cento cubiti di tendaggi con le loro venti colonne e le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento.
38 12 Sul lato ovest c'erano cinquanta cubiti di tendaggi con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento.
38 13 Sul davanti, dal lato est, c'erano cinquanta cubiti:
38 14 da un lato c'erano quindici cubiti di tendaggi, con le loro tre colonne e le loro tre basi;
38 15 e dall'altro lato (tanto di qua che di là della porta d'ingresso del cortile) c'erano quindici cubiti di tendaggi con le loro tre colonne e le loro tre basi.
38 16 Tutti i tendaggi attorno al cortile erano di lino fino ritorto;
38 17 le basi per le colonne erano di bronzo, gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento, i capitelli delle colonne erano rivestiti d'argento e tutte le colonne del cortile erano congiunte con delle aste d'argento.
38 18 La cortina per l'ingresso del cortile era in lavoro di ricamo di filo violaceo porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti un'altezza di cinque cubiti, corrispondente ai tendaggi del cortile.
38 19 C'erano quattro colonne con le loro quattro basi di bronzo; i loro uncini erano d'argento e i loro capitelli e le loro aste erano rivestiti d'argento.
38 20 Tutti i piuoli del tabernacolo e del recinto del cortile erano di bronzo.
38 21 Questo è l'elenco delle cose del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza che furono elencate per ordine di Mosè, per il servizio dei Leviti, sotto la direzione d'Ithamar figlio del sacerdote Aaronne.
38 22 Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribù di Giuda, fece tutto ciò che l'Eterno aveva ordinato a Mosè,
38 23 avendo con sé Oholiab figlio di Ahisamak, della tribù di Dan, intagliatore, disegnatore e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino.
38 24 Tutto l'oro impiegato in tutti i lavori per il luogo santo, cioè l'oro delle offerte, fu di ventinove talenti e di settecentotrenta sicli, secondo il siclo del santuario.
38 25 E l'argento, raccolto in occasione del censimento dell'assemblea, fu di cento talenti e di millesettecentosettantacinque sicli, secondo il siclo del santuario:
38 26 un beka a testa, (vale a dire un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario), per ogni uomo compreso nel censimento, dall'età di venti anni in su, cioè, per seicento tremila cinquecento cinquanta uomini.
38 27 I cento talenti d'argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base.
38 28 E coi millesettecentosettantacinque sicli egli fece gli uncini per le colonne, rivestì i loro capitelli e fece le aste per le colonne.
38 29 Il bronzo delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemilaquattrocento sicli.
38 30 E con questo egli fece le basi dell'ingresso della tenda di convegno, l'altare di bronzo con la sua griglia e tutti gli utensili dell'altare,
38 31 le basi al cortile, le basi dell'ingresso del cortile, tutti i piuoli del tabernacolo e tutti i piuoli del recinto del cortile.
39 1 Poi, con le stoffe di color violaceo, porporino e scarlatto, fece delle vesti ben lavorate per servire nel santuario, e fecero le vesti sacre per Aaronne, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 2 Egli fece l'efod d'oro e di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto.
39 3 E batterono l'oro in lamine e lo tagliarono in fili, per intesserlo nella stoffa violacea, porporina e scarlatta e nel lino fino: il lavoro di un abile artigiano.
39 4 Gli fecero delle spalline unite insieme; così l'efod era tenuto insieme alle sue due estremità.
39 5 E la cintura artisticamente lavorata che era sull'efod per fasciarlo era della stessa sua fattura: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 6 Poi lavorarono le pietre d'onice, che inserirono in castoni d'oro, e che incisero, come si incidono i sigilli, coi nomi dei figli d'Israele.
39 7 Egli le mise quindi sulle spalline dell'efod, come pietre in ricordo per i figli d'Israele nel modo che l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 8 Poi fece il pettorale artisticamente lavorato, come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto.
39 9 Il pettorale era quadrato; lo fecero piegato in due, lungo una spanna e largo una spanna, quando era piegato in due.
39 10 E vi incastonarono quattro file di pietre; nella prima fila: un sardonio, un topazio e uno smeraldo;
39 11 nella seconda fila: un rubino, uno zaffiro e un diamante;
39 12 nella terza fila: un giacinto, un'agata e un'ametista;
39 13 nella quarta fila: un grisolito, un onice e un diaspro. Queste pietre erano inserite nei loro castoni d'oro.
39 14 Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d'Israele: dodici, secondo i loro nomi incisi come dei sigilli, ciascuna col nome di una delle dodici tribù.
39 15 Sul pettorale fecero pure delle catenelle d'oro puro, intrecciate come cordoni.
39 16 Fecero inoltre due castoni d'oro e due anelli d'oro, e misero i due anelli alle due estremità del pettorale.
39 17 Poi fissarono i due cordoni d'oro ai due anelli, alle estremità del pettorale;
39 18 fissarono quindi i due capi dei due cordoni ai due castoni e li misero sulle due spalline dell'efod, sul davanti.
39 19 Fecero anche due anelli d'oro e li misero alle due estremità del pettorale, sul suo orlo, che è nella parte interna dell'efod
39 20 Fecero due altri anelli d'oro e li misero alle due spalline dell'efod in basso, sul davanti, vicino al punto di giuntura, al di sopra della cintura artisticamente lavorata dell'efod.
39 21 Legarono quindi il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, perché il pettorale fosse sopra la cintura artisticamente lavorata dell'efod, e non si staccasse dall'efod, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 22 Egli fece pure il mantello dell'efod, tutto di color violaceo, un lavoro di tessitore.
39 23 Nel mezzo del mantello c'era un'apertura per passarvi il capo; tutt'intorno all'apertura vi era un orlo di tessuto lavorato, come l'apertura di una corazza, perché non si strappasse.
39 24 Sull'orlo del mantello fecero delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto, di filo ritorto.
39 25 E fecero dei campanelli d'oro puro; e posero i campanelli in mezzo alle melagrane sull'orlo del mantello, tutt'intorno fra le melagrane;
39 26 un campanello e una melagrana, un campanello e una melagrana, tutt'intorno, sull'orlo del mantello, per fare il servizio, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 27 Essi fecero pure le tuniche di lino fino; un lavoro di tessitore, per Aaronne e per i suoi figli,
39 28 Il turbante di lino fino, l'ornamento dei copricapo di lino fino e i calzoni di lino fino ritorto,
39 29 e la cintura di lino fino ritorto, di color violaceo porporino e scarlatto, un lavoro di ricamatore, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 30 Poi fecero la piastra del sacro diadema d'oro puro e vi incisero come sopra un sigillo: SANTITÀ ALL'ETERNO.
39 31 E fissarono ad essa un nastro violaceo per attaccarla in cima al turbante, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 32 Così fu finito tutto il lavoro del tabernacolo e della tenda di convegno. I figli d'Israele fecero secondo tutto ciò che l'Eterno aveva ordinato a Mosè; essi fecero così.
39 33 Poi portarono a Mosè il tabernacolo, la tenda e tutti i suoi utensili, i suoi fermagli, le sue tavole, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi,
39 34 la copertura di pelli di montone tinte in rosso, la copertura di pelli di tasso e il velo della cortina,
39 35 l'arca della testimonianza con le sue stanghe e il propiziatorio,
39 36 la tavola con tutti i suoi utensili e il pane della presentazione,
39 37 il candelabro d'oro puro con le sue lampade (le lampade disposte in ordine), tutti i suoi utensili e l'olio per la luce del candelabro,
39 38 l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, l'incenso profumato e la cortina per l'ingresso della tenda,
39 39 l'altare di bronzo, la sua griglia di bronzo, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca con la sua base,
39 40 i tendaggi del cortile, le sue colonne con le sue basi, la cortina per l'ingresso del cortile, i cordoni del cortile, i suoi piuoli e tutti gli utensili per il servizio del tabernacolo, per la tenda di convegno,
39 41 le vesti ben lavorate per servire nel santuario, le vesti sacre per il sacerdote Aaronne e le vesti dei suoi figli per servire come sacerdoti.
39 42 I figli d'Israele eseguirono tutto il lavoro, secondo tutto ciò che l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
39 43 Mosè esaminò quindi tutto il lavoro; ed ecco, essi l'avevano eseguito come l'Eterno aveva ordinato; essi l'avevano fatto così. Così Mosè li benedisse.
40 1 Poi l'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
40 2 «Il primo giorno del primo mese erigerai il tabernacolo, la tenda di convegno.
40 3 Vi collocherai l'arca della testimonianza e nasconderai l'arca con il velo.
40 4 Vi porterai dentro la tavola e disporrai le cose che vi devono andare sopra; vi porterai pure il candelabro e accenderai le sue lampade.
40 5 Collocherai l'altare d'oro per l'incenso davanti all'arca della testimonianza, e metterai la cortina all'ingresso del tabernacolo.
40 6 Metterai l'altare degli olocausti davanti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno.
40 7 Collocherai la conca fra la tenda di convegno e l'altare e vi metterai dentro dell'acqua.
40 8 Disporrai i tendaggi del cortile tutt'intorno e metterai la cortina all'ingresso del cortile.
40 9 Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai il tabernacolo e tutto quello che vi si trova, e lo consacrerai con tutti i suoi utensili; e sarà santo.
40 10 Ungerai pure l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili; consacrerai così l'altare e l'altare sarà santissimo.
40 11 Ungerai anche la conca con la sua base e la consacrerai.
40 12 Poi farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno e li laverai con acqua.
40 13 Rivestirai Aaronne delle vesti sacre, lo ungerai e lo consacrerai, perché mi serva come sacerdote.
40 14 Farai pure avvicinare i suoi figli e li rivestirai di tuniche,
40 15 e li ungerai come avrai unto il loro padre, perché mi servino come sacerdoti; la loro unzione conferirà loro un sacerdozio perpetuo, di generazione in generazione».
40 16 Mosè fece così; fece esattamente secondo tutto ciò che l'Eterno gli aveva ordinato.
40 17 Così il primo giorno del primo mese del secondo anno, il tabernacolo fu eretto.
40 18 Mosè eresse il tabernacolo, pose le sue basi, collocò le sue assi, mise le sue traverse e rizzò le sue colonne.
40 19 Sopra il tabernacolo distese la tenda e al di sopra di questa pose la copertura della tenda, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 20 Poi prese la testimonianza e la pose dentro l'arca, mise le stanghe agli anelli dell'arca, e collocò il propiziatorio sull'arca;
40 21 portò l'arca nel tabernacolo, sospese il velo della cortina e nascose così l'arca della testimonianza, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 22 Pose pure la tavola nella tenda di convegno, dal lato nord del tabernacolo, al di fuori del velo.
40 23 Vi dispose sopra in ordine il pane davanti all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 24 Poi mise il candelabro nella tenda di convegno, di fronte alla tavola, dal lato sud del tabernacolo;
40 25 e accese le lampade davanti all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 26 Poi mise l'altare d'oro nella tenda di convegno, davanti al velo,
40 27 e su di esso bruciò l'incenso profumato, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 28 Mise pure la cortina all'ingresso del tabernacolo.
40 29 Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno, e su di esso offrì l'olocausto e l'oblazione, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 30 pose quindi la conca fra la tenda di convegno e l'altare e vi mise dentro dell'acqua per lavarsi.
40 31 E con l'acqua di questa, Mosè, Aaronne e i suoi figli si lavarono le mani e i piedi;
40 32 quando entravano nella tenda di convegno e quando si avvicinavano all'altare, si lavavano, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
40 33 Eresse pure il cortile attorno al tabernacolo e all'altare e mise la cortina all'ingresso del cortile. Così Mosè terminò il lavoro.
40 34 Allora la nuvola coprì la tenda di convegno e la gloria dell'Eterno riempì il tabernacolo.
40 35 E Mosè non potè entrare nella tenda di convegno, perché la nuvola vi si era posata sopra e la gloria dell'Eterno riempiva il tabernacolo.
40 36 In tutti i loro spostamenti, quando la nuvola si alzava al di sopra del tabernacolo, i figli d'Israele partivano;
40 37 ma se la nuvola non si alzava, non partivano fino al giorno che non si fosse alzata.
40 38 poiché la nuvola dell'Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno, e di notte su di esso stava un fuoco, davanti agli occhi di tutta la casa d'Israele, durante tutti i loro spostamenti.