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EZECHIELE
1 1 Nel trentesimo anno, il cinque del quarto mese, avvenne che, mentre mi trovavo tra i deportati presso il fiume Kebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni da parte di DIO.
1 2 Il cinque del mese (era il quinto anno della cattività del re Jehoiakin),
1 3 la parola dell'Eterno fu espressamente rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il fiume Kebar; e là fu sopra di lui la mano dell'Eterno.
1 4 Mentre guardavo, ecco venire dal nord un vento di tempesta, una grossa nuvola con un fuoco che si avvolgeva su se stesso; intorno ad esso e dal mezzo di esso emanava un grande splendore come il colore di bronzo incandescente in mezzo al fuoco.
1 5 Dal suo mezzo appariva la sembianza di quattro esseri viventi; e questo era il loro aspetto: avevano la sembianza d'uomo.
1 6 Ognuno di essi aveva quattro facce e ognuno quattro ali.
1 7 Le loro gambe erano diritte e la pianta dei loro piedi era come la pianta del piede di un vitello, e sfavillavano come il bronzo lucidato.
1 8 Sui loro quattro lati, sotto le ali, avevano mani d'uomo; e tutti e quattro avevano le proprie facce e le proprie ali.
1 9 Le loro ali si toccavano l'una con l'altra; avanzando, non si voltavano, ma ciascuno andava diritto davanti a sé.
1 10 Quanto all'aspetto delle loro facce, avevano tutti la faccia di uomo, tutti e quattro la faccia di leone destra, tutti e quattro la faccia di bue a sinistra, e tutti e quattro la faccia di aquila.
1 11 Tali erano le loro facce. Le loro ali erano distese verso l'alto, ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il loro corpo.
1 12 Ciascuno andava diritto davanti a sé andavano ovunque lo spirito voleva andare e, andando, non si voltavano.
1 13 Quanto all'aspetto degli esseri viventi, essi sembravano come carboni ardenti, come fiaccole. Il fuoco si muoveva in mezzo agli esseri viventi; il fuoco era risplendente e dal fuoco si sprigionavano lampi.
1 14 Gli esseri viventi correvano avanti e indietro, sembravano come un fulmine.
1 15 Come guardavo gli esseri viventi, ecco una ruota in terra accanto agli esseri viventi con le loro quattro facce.
1 16 L'aspetto delle ruote e la loro fattura era come l'aspetto di colore del crisolito tutte e quattro si somigliavano. Il loro aspetto e la loro fattura era come quella di una ruota in mezzo a un'altra ruota.
1 17 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e, andando, non si voltavano.
1 18 Quanto ai loro cerchi, erano alti e imponenti; e i cerchi di tutti e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno.
1 19 Quando gli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e quando gli esseri viventi si alzavano da terra, si alzavano anche le ruote.
1 20 Dovunque lo spirito voleva andare, andavano anch'essi, perché là andava lo spirito; le ruote si alzavano con essi perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote.
1 21 Quando essi si muovevano, anche le ruote si muovevano; quando essi si fermavano, anch'esse Si fermavano, e quando essi si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano con essi, perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote.
1 22 Sopra le teste degli esseri viventi c'era la sembianza di un firmamento, simile al colore di un maestoso cristallo, disteso sopra le loro teste.
1 23 Sotto il firmamento si stendevano diritte le loro ali, l'una verso l'altra, ciascuno ne aveva due che coprivano un lato e due che coprivano l'altro lato del corpo.
1 24 Quando essi si muovevano, io sentivo il fragore delle loro ali, come il fragore delle grandi acque, come la voce dell'Onnipotente, il rumore di un gran tumulto, come lo strepito di un esercito; quando si fermavano, abbassavano le loro ali.
1 25 E si udiva un rumore dal di sopra del firmamento che era sopra le loro teste quando si fermavano, abbassavano le loro ali.
1 26 Al di sopra del firmamento che stava sopra le loro teste, c'era la sembianza di un trono che sembrava come una pietra di zaffiro, e su questa specie di trono, in alto su di esso, stava una figura dalle sembianze di uomo.
1 27 Da ciò che sembravano i suoi lombi, in su vidi pure come il colore di bronzo incandescente che sembrava come fuoco tutt'intorno dentro di esso; e da ciò che sembravano i suoi lombi in giù vidi qualcosa somigliante al fuoco e che emanava tutt'intorno un grande splendore.
1 28 Come l'aspetto dell'arcobaleno nella nuvola in un giorno di pioggia, così era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Questa era un'apparizione dell'immagine della gloria dell'Eterno. Quando la vidi, caddi sulla mia faccia e udii la voce di uno che parlava.
2 1 E mi disse: «Figlio d'uomo, alzati in piedi e io ti parlerò».
2 2 Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi, e io udii colui che mi parlava.
2 3 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli che si sono ribellate contro di me, essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno,
2 4 Quelli ai quali ti mando sono figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato, e tu dirai loro: Così dice il Signore, l'Eterno
2 5 Sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perché sono una casa ribelle, sapranno tuttavia che c'è un profeta in mezzo a loro.
2 6 E tu, figlio d'uomo, non aver paura di loro e non aver paura delle loro parole, anche se ti trovi attorniato da ortiche e da spine e abiti in mezzo a scorpioni; non aver paura delle loro parole e non spaventarti di fronte a loro, perché sono una casa ribelle
2 7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perché sono ribelli.
2 8 E tu, figlio d'uomo, ascolta ciò che ti dico; non essere ribelle come questa casa ribelle; apri la bocca e mangia ciò che ti do».
2 9 Io guardai, ed ecco una mano tesa verso di me; ed ecco in essa vi era il rotolo di un libro.
2 10 Egli lo distese quindi davanti a me era scritto di dentro e di fuori e vi erano scritti lamenti, gemiti e guai.
3 1 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, mangia ciò che tu trovi; mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele».
3 2 Così io apersi la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo.
3 3 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ciba il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti do». Così io lo mangiai e fu nella mia bocca dolce come il miele.
3 4 Mi disse ancora: «Figlio d'uomo, va', recati alla casa d'Israele e riferisci loro le mie parole,
3 5 perché non sei mandato a un popolo dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, ma alla casa d'Israele,
3 6 non a molti popoli dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, dei quali non comprendi le parole. Certamente se ti avessi mandato da loro, ti avrebbero ascoltato.
3 7 Ma la casa d'Israele non vorrà ascoltarti, perché non vogliono ascoltare me. Infatti tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato.
3 8 Ecco, io ho reso la tua faccia dura contro la loro faccia e ho reso la tua fronte dura contro la loro fronte.
3 9 Io ho reso la tua fronte come un diamante, più dura della selce; non temerli, non aver paura di fronte a loro, perché sono una casa ribelle».
3 10 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che ti dirò e ascoltale con le tue orecchie.
3 11 E va', recati da quelli che sono in cattività, dai figli del tuo popolo, parla loro e di' loro: così dice il Signore, l'Eterno sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare».
3 12 Quindi lo Spirito mi sollevò e udii dietro a me il suono di un grande fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria dell'Eterno dalla sua dimora!».
3 13 Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto ad esse, e il suono di un grande fragore.
3 14 Così lo Spirito mi sollevò e mi portò via, e io andai pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; ma la mano dell'Eterno era forte su di me.
3 15 Giunsi quindi da quelli che erano in cattività a Tel-abib presso il fiume Kebara e mi fermai dove essi dimoravano e vi rimasi sette giorni in mezzo a loro, stordito.
3 16 Alla fine dei sette giorni avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
3 17 «Figlio d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia.
3 18 Se io dico all'empio: "Certamente morirai" e tu non l'avverti e non parli per avvertire l'empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell'empio morirà nella sua iniquità, ma del suo sangue domanderò conto a te.
3 19 Ma se tu avverti l'empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua iniquità, ma tu avrai salvato la tua anima.
3 20 Se poi un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette iniquità, io gli metterò davanti un ostacolo ed egli morirà; poiché tu non l'hai avvertito egli morirà nel suo peccato, e le cose giuste da lui fatte non saranno più ricordate, ma del suo sangue domanderò conto alla tua mano.
3 21 Se però tu avverti il giusto perché non pecchi e non pecca, egli certamente vivrà perché è stato avvertito, e tu avrai salvato la tua anima».
3 22 Là fu quindi su di me la mano dell'Eterno e mi disse: «Alzati, esci nella pianura e là io ti parlerò».
3 23 Così mi alzai e uscii nella pianura, ed ecco là stava la gloria dell'Eterno, come la gloria che avevo visto presso il fiume Kebar, e caddi sulla mia faccia.
3 24 Ma lo Spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e mi parlò e mi disse: «Va' chiuditi in casa tua.
3 25 Ed ecco, figlio d'uomo, a te metteranno addosso delle corde, con esse ti legheranno e così non potrai uscire in mezzo a loro.
3 26 Io farò aderire la tua lingua al palato e resterai muto, così non sarai più per loro uno che li rimprovera, perché sono una casa ribelle,
3 27 Ma quando ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu dirai loro: "Così dice il Signore, l'Eterno" Chi vuole ascoltare ascolti, e chi rifiuta di ascoltare rifiuti pure, perché sono una casa ribelle».
4 1 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una tavoletta d'argilla, mettila davanti a te e disegnavi sopra una città, Gerusalemme;
4 2 cingila d'assedio, costruisci contro di essa una torre, innalza contro di essa terrapieni, metti contro di essa accampamenti e colloca tutt'intorno ad essa gli arieti.
4 3 Prenditi poi una piastra di ferro e mettila come un muro di ferro tra te e la città; volgi la tua faccia contro di essa ed essa sarà assediata, e tu la cingerai d'assedio. Questo sarà un segno per la casa d'Israele.
4 4 Coricati quindi sul fianco sinistro e deponi su di esso l'iniquità della casa d'Israele. Per il numero di giorni in cui rimarrai coricato su di esso, porterai la loro iniquità.
4 5 Io ho infatti deposto su di te gli anni della loro iniquità in base al numero dei giorni a in cui rimarrai coricato: trecentonovanta giorni. Tu porterai così l'iniquità della casa d'Israele.
4 6 Terminati questi, ti coricherai di nuovo sul tuo fianco destro e porterai l'iniquità della casa di Giuda per quaranta giorni. Ho deposto su di te un giorno per ogni anno.
4 7 Tu volgerai la tua faccia e il tuo braccio nudo verso l'assedio di Gerusalemme e profetizzerai contro di essa.
4 8 Ed ecco, ti metto addosso delle corde e tu non potrai voltarti da un fianco all'altro, finché tu non abbia compiuto i giorni del tuo assedio.
4 9 Prenditi anche frumento, orzo, fave, lenticchie, miglio e farro, mettili in un vaso e fattene del pane; ne mangerai durante tutti i giorni in cui rimarrai coricato sul tuo fianco, e cioè per trecentonovanta giorni.
4 10 Il cibo che mangerai sarà del peso di venti sicli per giorno; lo mangerai in particolari momenti, ogni giorno.
4 11 Berrai pure acqua razionata: un sesto di un hin; la berrai in particolari momenti ogni giorno.
4 12 Mangerai questo cibo in forma di focacce d'orzo, che cuocerai con escrementi umani sotto i loro occhi».
4 13 Poi l'Eterno disse: «Così i figli d'Israele mangeranno il loro pane contaminato in mezzo alle nazioni tra le quali io li disperderò».
4 14 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, ecco, io non mi sono mai contaminato; dalla mia fanciullezza fino ad ora non ho mai mangiato carne di bestia morta naturalmente o sbranata, e non mi è mai entrata in bocca alcuna carne impura».
4 15 Egli allora mi disse: «Ecco, io ti do sterco di bue invece di escrementi umani, sopra quello cuocerai il tuo pane».
4 16 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, io farò mancare il sostegno del pane in Gerusalemme; essi mangeranno il pane a peso e nell'afflizione e berranno l'acqua razionata nel terrore,
4 17 perché mancheranno di pane e acqua e si guarderanno l'un l'altro sgomenti, struggendosi nella loro iniquità».
5 1 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una lama affilata e usala come un rasoio da barbiere, facendola passare sulla tua testa e sulla tua barba; poi prenderai una bilancia da pesare e dividerai i peli in tre parti.
5 2 Ne brucerai un terzo nel fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio. Ne prenderai quindi un terzo e la colpirai intorno con la spada, e un terzo lo disperderai al vento, dietro ad essi io sguainerò la spada.
5 3 Prenderai pure un piccolo numero di peli e li legherai nei lembi della tua veste.
5 4 Di questi ne prenderai ancora alcuni e li getterai in mezzo al fuoco, e li brucerai nel fuoco; di là uscirà un fuoco contro tutta la casa d'Israele.
5 5 Così dice il Signore, l'Eterno: "Questa è Gerusalemme. Io l'avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano.
5 6 Essa si è ribellata alle mie leggi per compiere empietà più delle nazioni e ai miei statuti più dei paesi che la circondano. Sì, essi hanno disprezzato le mie leggi e non hanno camminato secondo i miei statuti".
5 7 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: "Poiché voi siete stati più insubordinati delle nazioni che vi circondano, non avete camminato secondo i miei statuti, non avete osservato le mie leggi e non avete neppur agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano",
5 8 così dice il Signore, l'Eterno: "Ecco, io, io stesso, sono contro di te ed eseguirò in mezzo a te i miei giudizi davanti alle nazioni;
5 9 e farò in mezzo a te ciò che non ho mai fatto e che non farò mai più, a motivo di tutte le tue abominazioni.
5 10 Perciò in mezzo a te i padri mangeranno i loro figli e i figli mangeranno i loro padri eseguirò i miei giudizi su di te e disperderò a tutti i venti tutto ciò che rimarrà di te.
5 11 Perciò, com'è vero che io vivo dice il Signore, l'Eterno, perché tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue abominazioni, ritirerò da te il mio favore, il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà.
5 12 Una terza parte di te morirà di peste e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà di spada intorno a te e disperderò l'altra terza parte a tutti i venti, e sguainerò contro di essi la spada.
5 13 Così darò sfogo alla mia ira e soddisferò su di loro il mio furore e sarò pago. Allora essi sapranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando sfogherò su di loro il mio furore.
5 14 Inoltre ti farò diventare una desolazione e un obbrobrio tra le nazioni che ti circondano, sotto gli occhi di tutti i passanti.
5 15 E questo sarà un obbrobrio, un oggetto di scherno, una lezione e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quando eseguirò su di te i miei giudizi con ira, con furore e con indignati castighi. Io, l'Eterno, ho parlato.
5 16 Quando scaglierò contro di loro i terribili dardi della fame, apportatori di distruzione e che io manderò per distruggervi, aggraverò su di voi la fame e vi toglierò il sostegno del pane,
5 17 Così manderò contro di voi la fame e belve malefiche che ti priveranno di figli. Peste e massacro passeranno in mezzo a te e farò venire su di te la spada. Io, l'Eterno, ho parlato"».
6 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
6 2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi
6 3 e di': "I monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, l'Eterno. Così dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Ecco, io farò venire su di voi la spada e distruggerò i vostri alti luoghi.
6 4 I vostri altari saranno desolati e i vostri altari per l'incenso, saranno infranti, e farò cadere i vostri uccisi davanti ai vostri idoli.
6 5 Stenderò i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli e spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari.
6 6 In tutti i vostri luoghi abitati le città saranno devastate e gli alti luoghi desolati, affinché i vostri altari siano devastati e desolati, i vostri idoli siano infranti e fatti scomparire, i vostri altari siano distrutti e le vostre opere siano spazzate via.
6 7 I morti cadranno in mezzo a voi e voi riconoscerete che io sono l'Eterno.
6 8 Tuttavia vi lascerò un residuo, poiché avrete alcuni che scamperanno dalla spada fra le nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi.
6 9 E i vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni dove saranno condotti in cattività, perché sono stato fiaccato per il loro cuore adultero che si è allontanato da me e per i loro occhi che si prostituiscono dietro i loro idoli. Proveranno disgusto per se stessi per le malvagità da loro commesse in tutte le loro abominazioni.
6 10 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno e che non invano ho parlato di fare loro questo male.
6 11 Così dice il Signore, l'Eterno: «Batti le mani, pesta i piedi e di Ahimè, per tutte le malvagie abominazioni della casa d'Israele, perché cadranno di spada, di fame e di peste.
6 12 Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada e chi è rimasto ed è assediato perirà di fame; così sfogherò il mio furore su di loro.
6 13 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando i loro uccisi cadranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le sommità dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia frondosa, ovunque offrivano profumi odorosi a tutti i loro idoli.
6 14 Così stenderò contro di loro la mia mano e renderò il paese desolato, sì, più desolato del deserto di Diblah, in tutti i loro luoghi abitati; allora riconosceranno che io sono l'Eterno"».
7 1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
7 2 «E tu, figlio d'uomo, così dice il Signore, l'Eterno, al paese d'Israele: La fine! E' giunta la fine sulle quattro estremità del paese.
7 3 Ora ti sovrasta la fine e io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo le tue vie e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
7 4 Il mio occhio non ti risparmierà e non avrò pietà, ma ti farò ricadere addosso le tue vie, e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno».
7 5 Così dice il Signore, l'Eterno: «Una calamità, una calamità senza precedenti, ecco è venuta.
7 6 La fine è giunta, la fine è giunta. Si è destata per te; ecco, è giunta.
7 7 E' giunta su di te la rovina, o abitante del paese. Il tempo è arrivato è vicino il giorno dei guai e non di grida di gioia sui monti.
7 8 Ora, tra poco, verserò il mio furore su di te e sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo le tue vie e ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
7 9 Il mio occhio non ti risparmierà e non avrò pietà, ma ti farò ricadere addosso le tue vie e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno che colpisce.
7 10 Ecco il giorno, eccolo giunto. E' arrivata la rovina. La verga è fiorita, l'orgoglio è sbocciato.
7 11 La violenza è cresciuta come verga di empietà. Non rimarrà nessuno di essi, nessuno della loro moltitudine, nessuno di essi; non ci sarà alcun lamento per loro.
7 12 Il tempo è arrivato, il giorno si avvicina. Chi compra non si rallegri, chi vende non si addolori, perché un'ira ardente sovrasta su tutta la loro moltitudine.
7 13 Poiché chi vende non tornerà in possesso di ciò che ha venduto, anche se rimarrà ancora in vita, perché la visione riguarda tutta la sua moltitudine e non sarà revocata, e nessuno potrà preservare la propria vita, vivendo nell'iniquità.
7 14 Hanno suonato la tromba, e tutti sono pronti, ma nessuno va alla battaglia, perché l'ardore della mia ira è contro tutta la loro moltitudine.
7 15 Di fuori la spada, di dentro la peste e la fame. Chi è nei campi morirà per la spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste.
7 16 Ma i loro fuggiaschi che riusciranno a mettersi in salvo staranno su per i monti come le colombe della valle, tutti gemendo ciascuno per la propria iniquità.
7 17 Tutte le mani diverranno fiacche e tutte le ginocchia saranno deboli come acqua.
7 18 Si vestiranno di sacco e lo spavento li coprirà, la vergogna sarà su tutti i volti e la calvizie su tutte le loro teste.
7 19 Getteranno il loro argento per le strade e il loro oro diventerà un'immondezza. Il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore dell'Eterno non potranno saziare la loro anima né riempire il loro ventre, perché la loro iniquità è divenuta una causa d'intoppo.
7 20 Hanno fatto della bellezza dei loro ornamenti un motivo di orgoglio, ne hanno fatto immagini delle loro abominazioni e i loro idoli esecrandi. Per questo li renderò per loro un'immondezza,
7 21 e li darò come preda nelle mani degli stranieri e come bottino agli empi della terra che lo profaneranno.
7 22 Distoglierò da loro la mia faccia ed essi profaneranno il mio luogo segreto; vi entreranno uomini violenti e lo profaneranno.
7 23 Prepara una catena, perché il paese è pieno di delitti di sangue e la città è piena di violenza.
7 24 Farò venire le nazioni malvagie che s'impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro luoghi sacri saranno profanati.
7 25 La distruzione giunge. Essi cercheranno la pace, ma non vi sarà.
7 26 Verrà calamità su calamità, e ci saranno cattive notizie dietro cattive notizie. Allora chiederanno una visione a un profeta, ma la legge verrà meno al sacerdote e il consiglio agli anziani.
7 27 Il re sarà in lutto, il principe si vestirà di desolazione e le mani del popolo del paese saranno prese da spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta e li giudicherò secondo i loro giudizi; allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
8 1 Nel sesto anno, nel sesto mese, il cinque del mese, avvenne che mentre ero seduto in casa mia e gli anziani di Giuda stavano seduti di fronte a me, la mano del Signore, l'Eterno, cadde in quel luogo su di me.
8 2 Io guardai, ed ecco una figura di uomo dall'aspetto di fuoco; da ciò che sembravano i suoi lombi, in giù pareva di fuoco, e da ciò che sembravano i suoi lombi in su pareva splendente come il colore di bronzo incandescente,
8 3 Egli stese una forma di mano e mi afferrò per una ciocca dei miei capelli, e lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi trasportò in visioni di DIO a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda a nord, dove era posto l'idolo della gelosia, che provoca a gelosia.
8 4 Ed ecco, là era la gloria del DIO d'Israele, simile alla visione che avevo visto nella pianura.
8 5 Quindi egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora i tuoi occhi verso il nord». Così alzai i miei occhi verso il nord, ed ecco, a nord della porta dell'altare, proprio all'ingresso, c'era l'idolo della gelosia.
8 6 Ed egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi ciò che fanno costoro, le grandi abominazioni che qui commette la casa d'Israele e che mi fanno allontanare dal mio santuario? Ma tu vedrai abominazioni ancora più grandi».
8 7 Così egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nella parete.
8 8 Allora mi disse: «Figlio d'uomo, fa' un foro nella parete». Così feci un foro nella parete, ed ecco un'apertura.
8 9 Egli mi disse: «Entra e guarda le malvagie abominazioni che costoro commettono qui».
8 10 Così entrai a guardare, ed ecco ogni sorta di rettili e di bestie abominevoli e tutti gl'idoli della casa d'Israele, intagliati tutt'intorno sulla parete.
8 11 E davanti ad essi stavano settanta uomini fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Jaazaniah, figlio di Shafan, ciascuno con il suo turibolo in mano, dal quale saliva una densa nuvola d'incenso.
8 12 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della casa d'Israele fanno nell'oscurità, ciascuno nella camera delle sue immagini? Infatti dicono: "L'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese.
8 13 Poi mi disse: «Tu vedrai abominazioni ancora più grandi che commettono».
8 14 Allora mi condusse all'ingresso della porta della casa dell'Eterno, che è verso il nord; ed ecco, là sedevano donne che piangevano Tammuz.
8 15 Quindi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? Tu vedrai abominazioni ancora più grandi di queste».
8 16 Allora mi condusse nel cortile interno della casa dell'Eterno; ed ecco, all'ingresso del tempio, dell'Eterno, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio dell'Eterno e la faccia rivolta a est, che adoravano il sole a est.
8 17 Poi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? E' forse piccola cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui? Essi infatti hanno riempito il paese di violenza e mi hanno ripetutamente provocato ad ira. Ed ecco, si portano il ramo al naso.
8 18 Perciò anch'io agirò con furore; il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà. Anche se faranno pervenire alte grida ai miei orecchi, non li ascolterò».
9 1 Poi gridò ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: «Fate avvicinare quelli che devono punire la città, ognuno con la sua arma di distruzione in mano».
9 2 Ed ecco venire dalla direzione della porta superiore che guarda a nord sei uomini, ognuno con la sua arma di sterminio in mano. In mezzo a loro stava un uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba, al fianco. Appena giunti, si fermarono presso l'altare di bronzo.
9 3 Allora la gloria del DIO d'Israele, si alzò dal cherubino, sul quale stava, andando verso la soglia del tempio. Egli chiamò l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio di corno da scriba al fianco,
9 4 e l'Eterno disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono nel suo mezzo».
9 5 E agli altri disse, in modo che io sentissi: «Passate per la città dietro di lui e colpite; il vostro occhio non abbia compassione e non usate alcuna pietà.
9 6 Uccidete fino allo sterminio vecchi giovani, vergini, bambini e donne, ma non avvicinatevi ad alcuno su cui ci sia il segno; incominciate dal mio santuario». Così essi incominciarono dagli anziani, che erano davanti al tempio.
9 7 Quindi disse loro: «Contaminate il tempio e riempite di uccisi i cortili. Uscite!». Essi allora uscirono e fecero strage nella città.
9 8 Mentre essi facevano strage ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, distruggerai tu tutto il residuo d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?».
9 9 Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è estremamente grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena di depravazione. Infatti dicono: "L'Eterno ha abbandonato il paese, l'Eterno non vede".
9 10 Perciò anche il mio occhio non avrà compassione e non userò alcuna pietà, ma farò ricadere sul loro capo la loro condotta».
9 11 Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba al fianco, fece il suo rapporto, dicendo: «Ho fatto come mi hai comandato».
10 1 Io guardavo ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, appariva sopra di essi come una pietra di zaffiro che somigliava nella forma a un trono.
10 2 L'Eterno parlò quindi all'uomo vestito di lino e disse: «Va' fra le ruote sotto il cherubino, riempiti le mani di carboni ardenti che sono fra i cherubini e spargili sulla città». Ed egli vi andò mentre io guardavo.
10 3 Quando l'uomo entrò, i cherubini stavano sulla destra del tempio e la nuvola riempiva il cortile interno.
10 4 Quindi la gloria dell'Eterno si alzò sopra il cherubino muovendo verso la soglia del tempio; allora il tempio fu ripieno della nuvola e il cortile fu ripieno dello splendore della gloria dell'Eterno.
10 5 Il rumore delle ali dei cherubini fu udito fin nel cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla.
10 6 Ora, quando l'Eterno ebbe comandato all'uomo vestito di lino, dicendo: «Prendi il fuoco fra le ruote che sono tra i cherubini», egli andò a fermarsi vicino a una ruota.
10 7 Allora un cherubino stese la mano fra i cherubini verso il fuoco che era fra i cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette ed uscì.
10 8 Ora i cherubini sembravano avere la forma di una mano d'uomo sotto alle ali.
10 9 Guardai ancora ed ecco, a fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota a fianco di ogni cherubino e un'altra ruota per ogni altro cherubino; le ruote avevano l'aspetto di una pietra di topazio.
10 10 Sembravano avere tutt'e quattro la medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra.
10 11 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e andando non si voltavano, ma seguivano la direzione verso la quale la testa era rivolta e, andando, non si voltavano.
10 12 Tutto il loro corpo, il loro dorso, le loro mani, le loro ali e le ruote, erano pieni di occhi tutt'intorno, sì, le ruote stesse che i quattro avevano.
10 13 Io udii che le ruote erano chiamate "Turbine".
10 14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era faccia di cherubino, la seconda faccia era faccia d'uomo, la terza faccia di leone, la quarta faccia di aquila.
10 15 Poi i cherubini si alzarono. Essi erano gli stessi esseri viventi che avevo visto presso il fiume Kebar.
10 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano al loro fianco e, quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco.
10 17 Quando essi si fermavano, si fermavano anch'esse; quando essi si alzavano, si alzavano anch'esse con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.
10 18 La gloria dell'Eterno si allontanò quindi dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini.
10 19 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; mentre si allontanavano anche le ruote erano accanto a loro. Si fermarono quindi all'ingresso della porta che guarda a est della casa dell'Eterno, mentre la gloria del DIO d'Israele, stava in alto su di loro.
10 20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto il DIO d'Israele presso il fiume Kebara e riconobbi che erano cherubini.
10 21 Ognuno di loro aveva quattro facce, ognuno quattro ali, e sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo.
10 22 Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le stesse facce che avevo visto presso il fiume Kebar; erano le stesse loro sembianze e gli stessi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.
11 1 Poi lo Spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale della casa dell'Eterno che guarda a est; ed ecco, all'Ingresso della porta c'Erano venticinque uomini, tra i quali vidi Jaazaniah, figlio di Azzur, e Pelatiah, figlio di Benaiah, capi del popolo.
11 2 Egli mi disse: «figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno cattivi consigli in questa città.
11 3 Essi dicono: "Il tempo non è vicino. Edifichiamo case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne".
11 4 Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo».
11 5 Quindi lo Spirito dell'Eterno cadde su di me e mi disse: «Di Così dice l'Eterno: Voi dite così, o casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente.
11 6 Voi avete moltiplicato quelli da voi trafitti a morte in questa città e avete riempito di uccisi le sue strade».
11 7 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «I vostri uccisi che avete ammucchiato in mezzo ad essa sono la carne e questa città è la pentola, ma io vi farò uscire dal suo mezzo.
11 8 Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada», dice il Signore, l'Eterno.
11 9 «Io vi farò uscire dal suo mezzo, vi darò in mano di stranieri ed eseguirò su di voi i miei giudizi.
11 10 Voi cadrete di spada, vi giudicherò sui confini d'Israele; allora riconoscerete, che io sono l'Eterno.
11 11 Questa città non sarà per voi una pentola e voi non sarete la carne nel suo mezzo; io vi giudicherò sui confini d'Israele.
11 12 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, perché non avete camminato nei miei statuti né avete eseguito le mie leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano».
11 13 Or avvenne che, mentre io profetizzavo, Pelatiah, figlio di Benaiah, morì. Allora mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, vuoi distruggere completamente il residuo d'Israele?».
11 14 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
11 15 «Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi stessi parenti, quelli con te redenti e tutta la casa d'Israele sono coloro ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: Allontanatevi pure dall'Eterno; questo paese ci è stato dato in eredità.
11 16 Perciò di Così dice il Signore, l'Eterno: Benché io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi in paesi stranieri, io sarò per loro per un po' di tempo un santuario nei paesi dove sono andati.
11 17 Perciò di Così dice il Signore, l'Eterno: Vi raccoglierò fra i popoli, vi radunerò dai paesi in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele.
11 18 Essi vi ritorneranno e toglieranno via tutte le sue cose esecrande e tutte le sue abominazioni.
11 19 E io darò loro un altro cuore e metterò dentro di loro un nuovo spirito toglierò via dalla loro carne il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne,
11 20 perché camminino nei miei statuti e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; allora essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO.
11 21 Ma quanto a quelli il cui cuore esegue le loro cose esecrande e le loro abominazioni, farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.
11 22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e le ruote si mossero accanto a loro, e la gloria del DIO d'Israele stava in alto su di loro.
11 23 La gloria dell'Eterno si alzò dal mezzo della città e si fermò sul monte che è ad est della città.
11 24 Quindi lo Spirito mi sollevò e mi trasportò in Calde fra quelli che erano in cattività, in una visione per lo Spirito di DIO, e la visione che avevo visto scomparve davanti a me levandosi in alto;
11 25 e io riferii a quelli che erano in cattività tutte le cose che l'Eterno mi aveva fatto vedere.
12 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
12 2 «Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle, che hanno occhi per vedere ma non vedono, orecchi per udire ma non odono, perché sono una casa ribelle,
12 3 Perciò, figlio d'uomo, preparati un bagaglio da esule e va' in esilio di giorno sotto i loro occhi. Tu partirai per l'esilio dal luogo dove stai a un altro luogo sotto i loro occhi; forse si renderanno conto che sono una casa ribelle.
12 4 Porterai dunque fuori di giorno, sotto i loro occhi, il tuo bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio; poi alla sera uscirai sotto i loro occhi, come quelli che vanno in esilio.
12 5 Fa' un foro nella parete sotto i loro occhi e attraverso questo porta fuori il tuo bagaglio.
12 6 Lo porterai sulle spalle sotto i loro occhi, lo porterai fuori al buio; ti coprirai la faccia per non vedere la terra, perché ho fatto di te un segno per la casa d'Israele»,
12 7 Io feci esattamente come mi era stato comandato: di giorno portai fuori il mio bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio e alla sera feci un foro nella parete con le mani; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle sotto i loro occhi.
12 8 Al mattino la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
12 9 «Figlio d'uomo, non ti ha chiesto la casa d'Israele, questa casa ribelle: "che cosa fai?"
12 10 Di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: "Questo oracolo riguarda il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d'Israele che vi abita".
12 11 Di' Io sono un segno per voi, come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in cattività.
12 12 Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle al buio e uscirà; faranno un foro nella parete per farlo uscire attraverso di esso, egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra.
12 13 Ma io stenderò la mia rete su di lui ed egli sarà preso nel mio laccio, lo condurrò quindi a Babilonia, nel paese dei Caldei, egli però non la vedrà e là morirà.
12 14 Disperderò a tutti i venti quelli che gli stanno intorno per aiutarlo e tutte le sue truppe, e snuderò la spada dietro a loro.
12 15 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno quando li avrò disseminati tra le nazioni e dispersi nei vari paesi.
12 16 Ma ne risparmierò un piccolo numero dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché raccontino tutte le loro abominazioni tra le nazioni dove andranno; allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
12 17 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
12 18 «Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con tremore e bevi la tua acqua con trepidazione e con ansietà.
12 19 Dirai quindi al popolo del paese: Così dice il Signore, l'Eterno, agli abitanti di Gerusalemme, nella terra d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'afflizione e berranno la loro acqua nel terrore, perché il loro paese sarà spogliato di tutto ciò che contiene per la malvagità di tutti quelli che l'abitano.
12 20 Le città abitate saranno distrutte e il paese sarà desolato; così riconoscerete che io sono l'Eterno».
12 21 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
12 22 «Figlio d'uomo: Che cos'è questo detto che avete riguardo al paese d'Israele e che afferma: I giorni si prolungano e ogni visione viene meno?
12 23 Perciò di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Io farò cessare questo detto, e non lo proferiranno più in Israele. Anzi di' loro: Si avvicinano i giorni e l'attuazione della parola di ogni visione,
12 24 perché non ci sarà più nessuna visione falsa né divinazione ingannevole in mezzo alla casa d'Israele.
12 25 Poiché io, l'Eterno, parlerò, e la parola che pronuncerò si compirà senza alcun indugio. Sì, nei vostri giorni, o casa ribelle, io pronuncerò una parola e la manderò a compimento», dice il Signore, l'Eterno.
12 26 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
12 27 «Figlio d'uomo, ecco, la casa d'Israele dice: "La visione che costui vede riguarda molti giorni nel futuro, ed egli profetizza per tempi lontani".
12 28 Perciò di' loro: Così dice il Signore l'Eterno: Nessuna delle mie parole sarà più rinviata, ma la parola che pronuncerò sarà mandata a compimento», dice il Signore, l'Eterno.
13 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
13 2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano e di' a quelli che profetizzano secondo il loro cuore: Ascoltate la parola dell'Eterno.
13 3 Così dice il Signore, l'Eterno: Guai ai profeti stolti che seguono il loro spirito senza aver visto nulla.
13 4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi nei deserti.
13 5 Voi non siete saliti sulle brecce né avete costruito alcun muro intorno alla casa d'Israele, per resistere nella battaglia nel giorno dell'Eterno.
13 6 Hanno avuto visioni false e divinazioni bugiarde e dicono: "L'Eterno ha detto" mentre l'Eterno non li ha mandati. Tuttavia essi sperano che la loro parola si adempi.
13 7 Non avete forse avuto visioni false e non avete proferito divinazioni bugiarde? Voi dite: "L'Eterno ha detto" ma io non ho parlato».
13 8 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete proferito falsità e avete avuto visioni bugiarde, eccomi contro di voi», dice il Signore, l'Eterno.
13 9 «La mia mano sarà contro i profeti che hanno visioni false e proferiscono divinazioni bugiarde. Essi non faranno più parte al consiglio del mio popolo, non saranno più scritti nel registro della casa d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno.
13 10 Poiché, sì, poiché hanno fatto sviare il mio popolo, dicendo: "Pace" quando non c'è pace, e quando uno costruisce un muro, essi lo intonacano di malta che non regge,
13 11 di' a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadrà: Verrà una pioggia scrosciante e voi, o pietre di grandine, cadrete; si scatenerà un vento tempestoso.
13 12 ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: "Dov'è la malta con cui l'avevate intonacato?"».
13 13 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Nel mio furore farò scatenare un vento tempestoso, nella mia ira farò cadere una pioggia scrosciante e nel mio furore delle pietre di grandine per un completo sterminio.
13 14 Così demolirò il muro che avete intonacato con malta che non regge, lo rovescerò a terra, e le sue fondamenta saranno scoperte, esso cadrà e voi sarete distrutti insieme ad esso, allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
13 15 Così sfogherò il mio furore sul muro e su quelli che l'hanno intonacato di malta che non regge; e vi dirò: il muro non c'è più e neppure quelli che lo intonacavano,
13 16 cioè i profeti d'Israele che profetizzavano su Gerusalemme e avevano per essa visioni di pace, mentre non c'era pace"», dice il Signore, l'Eterno.
13 17 «Ora tu, figlio d'uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano secondo il loro cuore e profetizza contro di loro.
13 18 e di' Così dice il Signore, l'Eterno: Guai alle donne che cuciono fasce a tutti i polsi e fanno veli per le teste di ogni altezza per dar la caccia alle anime. Credete voi di dar la caccia alle anime del mio popolo e salvare le vostre vite?
13 19 Voi mi profanate in mezzo al mio popolo per delle manciate d'orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire anime che non dovrebbero morire e facendo vivere anime che non dovrebbero vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto alle menzogne».
13 20 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro le vostre fasce con le quali date la caccia alle anime come a uccelli; le strapperò dalle vostre braccia e metterò in libertà le anime, quelle anime alle quali date la caccia come a uccelli.
13 21 Strapperò pure i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani, ed essi non saranno più come preda nelle vostre mani, allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
13 22 Infatti avete rattristato il cuore del giusto con menzogne, quando io non lo rattristavo, e avete fortificato le mani dell'empio, perché non si convertisse dalla sua via malvagia per rimanere in vita.
13 23 Perciò non avrete più visioni false e non praticherete più la divinazione, e io libererò il mio popolo dalle vostre mani; allora riconoscerete che io sono l'Eterno».
14 1 Poi vennero da me alcuni anziani d'Israele e sedettero davanti a me.
14 2 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
14 3 «Figlio d'uomo, questi uomini hanno eretto i loro idoli nel loro cuore e hanno posto davanti a sé l'intoppo che li fa cadere nell'iniquità. Mi lascerò dunque consultare da costoro?
14 4 Perciò parla e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Chiunque della casa d'Israele erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquità e poi viene dal profeta, gli risponderò io, l'Eterno, a proposito di questo, secondo la moltitudine dei suoi idoli
14 5 per far presa sui cuori di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me a motivo di tutti i loro idoli.
14 6 Perciò di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: Convertitevi, allontanatevi dai vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre abominazioni.
14 7 Poiché, se un individuo qualsiasi della casa d'Israele o degli stranieri che risiedono in Israele si separa da me, erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a sé l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquità e poi viene dal profeta per consultarmi per suo mezzo, gli risponderò io, l'Eterno da me stesso.
14 8 Volgerò la mia faccia contro quell'uomo, ne farò un segno e un proverbio e lo sterminerò di mezzo al mio popolo; allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
14 9 Ma se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io l'Eterno, ho sedotto quel profeta; stenderò quindi la mia mano contro di lui e lo distruggerò di mezzo al mio popolo d'Israele.
14 10 Ambedue porteranno la pena della loro iniquità: la pena del profeta sarà uguale alla pena di chi lo consulta,
14 11 affinché quelli della casa d'Israele, non vadano più errando lontano da me e non si contaminino più con tutte le loro trasgressioni, ma siano mio popolo e io sia il loro DIO», dice il Signore l'Eterno.
14 12 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
14 13 «Figlio d'uomo, se un paese pecca contro di me essendo ripetutamente infedele, io stenderò la mia mano contro di lui, gli spezzerò il sostegno del pane, gli manderò contro la fame e ne sterminerò uomini e bestie.
14 14 Anche se nel suo mezzo ci fossero questi tre uomini, Noè, Daniele e Giobbe per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi», dice il Signore, l'Eterno.
14 15 «Se invece facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero e diventasse una desolazione, dove più nessuno passasse a motivo di quelle bestie
14 16 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero né figli né figlie; salverebbero unicamente se stessi, ma il paese sarebbe una desolazione.
14 17 Oppure se facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: "Passi la spada per il paese" e ne sterminasse uomini e bestie,
14 18 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno «essi non salverebbero né figli né figlie, ma salverebbero unicamente se stessi.
14 19 Oppure se mandassi contro quel paese la peste e riversassi su di esso il mio furore facendo strage e sterminando uomini e bestie,
14 20 anche se nel suo mezzo ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno «essi non salverebbero né figli né figlie; per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi».
14 21 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Lo stesso avverrà quando manderò contro Gerusalemme, i miei quattro tremendi giudizi, la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie.
14 22 Ma ecco, vi sarà lasciato un residuo che sarà condotto fuori, figli e figlie; essi verranno da voi e voi vedrete la loro condotta e le loro azioni. Allora sarete consolati del male che ho fatto venire su Gerusalemme, per tutto ciò che ho fatto venire su di lei.
14 23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni. Così riconoscerete che non senza ragione ho fatto quel che ho fatto in mezzo a lei», dice il Signore, l'Eterno.
15 1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
15 2 «Figlio d'uomo, cos'è mai il legno della vite a confronto di tutti gli altri alberi o di qualsiasi ramo che si trova fra gli alberi della foresta?
15 3 Si può forse prendere il legno per fare qualche lavoro? Si può ricavarne un piolo per appendervi qualche oggetto?
15 4 Ecco lo si getta nel fuoco a bruciare; il fuoco ne divora due capi e la sua parte centrale è carbonizzata. Può essere mai utile per qualche lavoro?
15 5 Ecco se quando era intero non serviva per alcun lavoro, quanto meno potrà servire per qualche lavoro, quando il fuoco l'ha divorato e carbonizzato.
15 6 Perciò, così dice il Signore, l'Eterno: Come il legno della vite fra gli alberi della foresta l'ho destinato ad essere bruciato nel fuoco, così farò con gli abitanti di Gerusalemme.
15 7 Volgerò contro di loro la mia faccia. Sono usciti da un fuoco, ma un'altro fuoco li divorerà. Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando volgerò contro di loro la mia faccia.
15 8 Così renderò il paese una desolazione, perché sono stati ripetutamente infedeli», dice il Signore, l'Eterno.
16 1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta dicendo:
16 2 «Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni,
16 3 e di': «Così dice il Signore, l'Eterno a Gerusalemme: La tua origine e la tua nascita sono dal paese di Canaan; tuo padre era un Amorreo e tua madre una Hittea.
16 4 Alla tua nascita, il giorno in cui fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale né fosti avvolta in fasce.
16 5 Nessun occhio ebbe alcun riguardo di te per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; il giorno in cui nascesti tu fosti invece gettata in aperta campagna, per la ripugnanza che avevano nei tuoi confronti.
16 6 Io ti passai vicino, vidi che ti dibattevi nel sangue e ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!" Sì, ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!".
16 7 Ti feci crescere a miriadi come i germogli dei campi; e tu crescesti, ti facesti grande e diventasti molto bella. Il tuo seno si formò la tua capigliatura crebbe abbondante ma tu eri nuda e nel bisogno.
16 8 Io ti passai vicino e ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era il tempo dell'amore. Così stesi il lembo della mia veste su di te e copersi la tua nudità, ti feci un giuramento, stabilii un patto con te e tu divenisti mia», dice il Signore, l'Eterno.
16 9 «Ti lavai con acqua, ti ripulii interamente del sangue e ti unsi con olio.
16 10 Ti feci quindi indossare vesti ricamate, ti misi calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino e ti ricopersi di seta.
16 11 Ti abbellii di ornamenti ti misi i braccialetti ai polsi e una collana al collo.
16 12 Ti misi un anello al naso, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul capo
16 13 Così fosti adorna d'oro e d'argento e fosti rivestita di lino fino di seta e di ricami. Tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti molto, molto bella e giungesti fino a regnare.
16 14 La tua fama si diffuse tra le nazioni per la tua bellezza, che era perfetta, a motivo del mio splendore che avevo riposto su di te», dice il Signore, l'Eterno.
16 15 Ma tu ponesti la fiducia nella tua bellezza e ti prostituisti a motivo della tua fama e prodigasti le tue prostituzioni a ogni passante, che era consenziente.
16 16 Tu prendesti alcune delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi di vari colori e su di essi ti prostituisti, cose che non avrebbero dovuto accadere e neppure esserci.
16 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo e ad esse ti prostituisti;
16 18 poi prendesti le tue vesti ricamate, le ricopristi e offristi davanti ad esse il mio olio e il mio incenso.
16 19 Anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo, li ponesti davanti ad esse come un profumo di soave odore; così è avvenuto», dice il Signore, l'Eterno.
16 20 «Inoltre prendesti i tuoi figli e le tue figlie che mi avevi partorito e li sacrificasti loro per essere divorati. Erano forse poca cosa le tue prostituzioni,
16 21 che tu dovresti scannare i miei figli e offrirli loro facendoli passare per il fuoco?
16 22 Con tutte le tue abominazioni e le tue prostituzioni non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda e nel bisogno e ti dibattevi nel sangue.
16 23 Ora dopo tutta la tua malvagità, Guai, guai a te!», dice il Signore, l'Eterno;
16 24 «in ogni piazza ti sei costruita una nicchia e ti sei fatta un alto luogo;
16 25 all'inizio di ogni strada hai costruito un alto luogo, hai reso abominevole la tua bellezza, e hai allargato le tue gambe ad ogni passante, moltiplicando le tue prostituzioni.
16 26 Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocarmi ad ira.
16 27 Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la tua porzione assegnata e ti ho dato in balìa di quelli che ti odiano, le figlie dei Filistei, che hanno vergogna della tua condotta scellerata.
16 28 Non ancora soddisfatta, ti sei prostituita agli Assiri; sì, ti sei prostituita a loro, senza però essere soddisfatta.
16 29 Così hai moltiplicato le tue prostituzioni col paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata soddisfatta.
16 30 Com'è depravato il tuo cuore», dice il Signore, l'Eterno, «nel fare tutte queste cose da sfacciata prostituta!
16 31 Ti costruivi la nicchia all'inizio di ogni strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza, però non eri come una prostituta, perché disprezzavi la paga,
16 32 ma come una donna adultera, che invece di suo marito accoglie gli stranieri.
16 33 A tutte le prostitute si fanno regali, ma tu hai fatto regali a tutti i tuoi amanti e con doni li hai indotti a venire a te da ogni parte per le tue prostituzioni.
16 34 Nelle tue prostituzioni ti sei comportata al contrario delle altre donne: nessuno ti correva dietro per prostituirsi in quanto tu davi la paga invece di ricevere la paga, così ti sei comportata al contrario delle altre».
16 35 Perciò, o prostituta ascolta la parola dell'Eterno.
16 36 Così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché il tuo denaro è stato sperperato e la tua nudità scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli e a motivo del sangue dei tuoi figli che hai loro offerto,
16 37 ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti con i quali hai provato piacere, tutti quelli che hai amato insieme a quelli che hai odiato; li radunerò da ogni parte contro di te e scoprirò davanti a loro la tua nudità, perché essi vedano tutta la tua nudità.
16 38 Ti giudicherò come si giudicano le adultere e quelle che spandono sangue e farò venire su di te il sangue del furore e della gelosia.
16 39 Ti darò quindi nelle loro mani ed essi abbatteranno la tua nicchia e demoliranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno inoltre delle tue vesti, porteranno via i tuoi splendidi gioielli e ti lasceranno nuda e nel bisogno.
16 40 Poi faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno con pietre e ti trafiggeranno con le loro spade.
16 41 Daranno alle fiamme le tue case ed eseguiranno giudizi su di te sotto gli occhi di molte donne; ti farò smettere dal prostituirti e non darai più alcuna paga.
16 42 Così placherò il mio furore su di te e la mia gelosia si allontanerà da te; mi acqueterò e non mi adirerò più.
16 43 Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e mi hai fatto infuriare con tutte queste cose, ecco, anch'io ti farò ricadere sul capo, le tue azioni», dice il Signore, l'Eterno, «così non commetterai altre scelleratezze oltre tutte le tue abominazioni.
16 44 Chiunque proferirà proverbi, proferirà questo proverbio contro di te: "Quale la madre, tale la figlia".
16 45 Tu sei veramente figlia di tua madre che ha rigettato il proprio marito e i propri figli, e sei sorella delle tue sorelle che hanno rigettato i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era una Hittea e vostro padre un Amorreo.
16 46 Tua sorella maggiore è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella minore è Sodoma, che con le sue figlie abita alla tua destra.
16 47 Tu non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le loro abominazioni ma, come se questo fosse troppo poco, in tutte le tue vie ti sei corrotta più di loro.
16 48 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «tua sorella Sodoma e le sue figlie non hanno fatto ciò che hai fatto tu con le tue figlie.
16 49 Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero.
16 50 Erano altezzose e commettevano abominazioni davanti a me; perciò le tolsi di mezzo, quando vidi ciò.
16 51 Samaria non ha neppure commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni più di loro e hai giustificato le tue sorelle con tutte le abominazioni che hai commesso.
16 52 Tu, che hai giudicato le tue sorelle, porta il tuo vituperio, perché con i peccati che hai commesso ti sei resa più abominevole di loro; esse sono più giuste di te. Su vergognati e porta il tuo vituperio, perché hai giustificato le tue sorelle.
16 53 Quando farò ritornare i loro prigionieri, i prigionieri di Sodoma e le sue figlie, i prigionieri di Samaria e le sue figlie, allora farò ritornare anche i prigionieri della tua cattività che sono in mezzo a loro,
16 54 affinché porti il tuo vituperio e ti vergogni di tutto ciò che hai fatto, quando le hai confortate.
16 55 Quando le tue sorelle, Sodoma e le sue figlie, ritorneranno nella loro condizione di prima e Samaria e le sue figlie ritorneranno nella loro condizione di prima, anche tu e le tue figlie ritornerete nella vostra condizione di prima.
16 56 Tua sorella Sodoma non era neppure menzionata dalla tua bocca nei giorni del tuo orgoglio,
16 57 prima che la tua malvagità fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti oltraggiata dalle figlie della Siria e da tutti quelli intorno ad essa, dalle figlie dei Filistei, che ti disprezzavano da ogni parte.
16 58 Tu porti la pena della tua scelleratezza e delle tue abominazioni», dice l'Eterno.
16 59 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento rompendo il patto».
16 60 «Tuttavia mi ricorderò del patto stabilito con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò con te un patto eterno.
16 61 Allora ti ricorderai della tua condotta e ti vergognerai, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più piccole di te; e io le darò a te per figlie, ma non in virtù del tuo patto.
16 62 IO stabilirò il mio patto con te e tu riconoscerai che io sono l'Eterno
16 63 perché ti ricordi, ti vergogni e non apra più la tua bocca a motivo della tua confusione quando avrò fatto espiazione per tutto ciò che hai fatto», dice il Signore, l'Eterno.
17 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
17 2 «Figlio d'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele, e di'
17 3 Così dice il Signore l'Eterno: Una grande aquila dalle grandi ali e dalle lunghe penne, ricoperta di piume di svariati colori andò al Libano e tolse la cima di un cedro;
17 4 staccò il più alto dei suoi ramoscelli, lo portò in un paese di commercio e lo pose in una città di mercanti.
17 5 Poi prese un po' di seme del paese e lo piantò in un campo fertile, lo collocò presso acque abbondanti e lo piantò come un salice.
17 6 Esso crebbe e divenne una vite estesa ma bassa, i cui rami erano rivolti verso l'aquila, mentre le sue radici erano sotto di essa. Così diventò una vite che fece rami e mise fronde.
17 7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle grandi ali e dalle molte piume, ed ecco questa vite rivolse le sue radici verso di essa e distese i suoi rami verso di essa perché l'irrigasse dal solco dov'era piantata.
17 8 Essa era piantata in un buon terreno presso acque abbondanti, perché potesse mettere rami, portare frutto e diventare una vite magnifica.
17 9 Di' Così dice il Signore l'Eterno. Potrà prosperare? L'aquila non sradicherà forse le sue radici e non taglierà via i suoi frutti per lasciare che si secchi? Così tutte le foglie che ha messo si seccheranno. Non ci vorrà tanta forza né molta gente per svellerla dalle radici.
17 10 Ecco, essa è piantata. Potrà prosperare? Non si seccherà forse completamente, quando il vento dell'est la toccherà? Seccherà nel solco dov'era cresciuta!».
17 11 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
17 12 «Di' dunque a questa casa ribelle: Non capite cosa significano queste cose? Di' loro: Ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi e li ha condotti con sé a Babilonia.
17 13 Poi ha preso uno di stirpe reale, ha stabilito un patto con lui e gli ha fatto prestare giuramento, Egli ha portato via anche gli uomini potenti del paese,
17 14 perché il regno fosse abbassato e non si innalzasse ma, osservando il suo patto, potesse essere stabile.
17 15 Ma questi si è ribellato contro di lui mandando i suoi ambasciatori in Egitto, perché gli dessero cavalli e tanta gente. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha fatto tali cose? Può rompere il patto e ciò nonostante scampare?
17 16 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «egli morirà nel luogo dove dimora il re che lo ha fatto re e di cui ha disprezzato il giuramento e rotto il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia.
17 17 Faraone non gli presterà aiuto col suo potente esercito e con tanta gente in guerra, quando eleveranno terrapieni e costruiranno torri per sterminare molte vite umane.
17 18 Egli ha disprezzato il giuramento infrangendo il patto; eppure ecco, dopo aver dato la mano, ha fatto tutte queste cose. Egli non scamperà».
17 19 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Com'è vero che io vivo, il mio giuramento che ha disprezzato e il mio patto che ha infranto li farò ricadere sul suo capo.
17 20 Stenderò su di lui la mia rete e sarà preso nel mio laccio. Lo condurrò a Babilonia e là eseguirò il giudizio su di lui per il tradimento commesso contro di me.
17 21 Tutti i fuggiaschi con le sue schiere cadranno di spada, mentre i superstiti saranno dispersi a tutti i venti. Così riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato».
17 22 Così dice il Signore, l'Eterno: «Io prenderò un ramoscello dalla punta del cedro più alto e lo pianterò; dalla cima dei suoi giovani rami staccherò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto ed elevato.
17 23 Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui dimoreranno uccelli di ogni specie; essi dimoreranno all'ombra dei suoi rami,
17 24 Così tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l'Eterno, ho abbassato l'albero alto e innalzato l'albero basso, ho fatto seccare l'albero verde e fatto germogliare l'albero secco. Io, l'Eterno, ho parlato e lo farò».
18 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
18 2 «Cosa intendete dire quando usate questo proverbio circa il paese d'Israele, dicendo: I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati?
18 3 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «non userete più questo proverbio in Israele.
18 4 Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio sono mie. L'anima che pecca morirà.
18 5 Se uno è giusto e pratica l'equità e la giustizia,
18 6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo vicino e non si accosta a donna mentre è impura,
18 7 se non opprime nessuno, se restituisce il suo pegno al debitore, se non compie alcuna rapina, se dà il suo pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo.
18 8 se non presta a interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquità e giudica secondo equità fra uomo e uomo,
18 9 se cammina nei miei statuti e osserva i miei decreti agendo con fedeltà, questi è giusto e certamente vivrà», dice il Signore, l'Eterno.
18 10 «Ma se ha generato un figlio violento, che spande il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose
18 11 (mentre il padre non ha commesso nessuna di queste cose), e mangia sui monti e contamina la moglie del suo vicino,
18 12 opprime il povero e il bisognoso, compie rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi agli idoli, commette abominazioni,
18 13 presta a interesse e dà ad usura, vivrà forse costui? Egli non vivrà. Poiché ha commesso tutte queste abominazioni certamente morrà; il suo sangue ricadrà su lui.
18 14 Ma se costui genera un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, se ne rende conto ma non li commette
18 15 non mangia sui monti, non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo vicino,
18 16 non opprime alcuno, non prende pegni, non compie rapine, ma dà il suo pane all'affamato, copre di vesti l'ignudo,
18 17 trattiene la sua mano dall'opprimere il povero, non prende interesse né usura, osserva i miei decreti e cammina nei miei statuti, costui non morirà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà.
18 18 Suo padre invece, poiché ha oppresso e ha compiuto rapine a danno del fratello e ha fatto ciò che non è bene in mezzo al suo popolo, ecco egli morirà per la sua iniquità.
18 19 Tuttavia voi dite: "Perché il figlio non porta l'iniquità del padre?" Poiché il figlio pratica l'equità e la giustizia, osserva tutti i miei statuti e li mette in pratica, certamente egli vivrà.
18 20 L'anima che pecca morirà, il figlio non porterà l'iniquità del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà su di lui, l'empietà dell'empio sarà su di lui.
18 21 Se però l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutti i miei statuti e pratica l'equità e la giustizia, egli certamente vivrà; non morirà.
18 22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sarà più ricordata contro di lui; egli vivrà per la giustizia che pratica.
18 23 Provo forse piacere della morte dell'empio?»; dice il Signore, l'Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva?
18 24 Ma se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e imita tutte le abominazioni che l'empio fa vivrà forse costui? Tutta la giustizia che ha compiuto non sarà più ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il peccato che ha commesso, egli morirà a causa di essi.
18 25 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Ascoltate ora, o casa d'Israele: è proprio la mia via che non è giusta, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste?
18 26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, e a causa di questo muore, muore per l'iniquità che ha commesso.
18 27 Se invece l'empio si allontana dall'empietà che commetteva e pratica l'equità e la giustizia, egli salverà la sua anima.
18 28 Poiché ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivrà; non morirà.
18 29 Tuttavia la casa d'Israele dice: "La via del Signore non è giusta". Sono proprio le mie vie che non sono giuste, o casa d'Israele, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste?
18 30 Perciò giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni così l'iniquità non vi sarà più causa di rovina.
18 31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa d'Israele?
18 32 Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore», dice il Signore, l'Eterno. «Convertitevi dunque e vivrete».
19 1 Tu innalza una lamentazione sui principi d'Israele e di':
19 2 «Che cos'era tua madre? Una leonessa: stava accovacciata tra i leoni, allevava i suoi piccoli in mezzo ai leoncelli.
19 3 Fece crescere uno dei suoi piccoli che divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda e divorò uomini.
19 4 Anche le nazioni sentirono parlare di lui; egli fu preso nella loro fossa e lo condussero incatenato nel paese d'Egitto.
19 5 Quando essa vide che l'attesa si protraeva e la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello.
19 6 Esso andava e veniva fra i leoni; divenne un leoncello, imparò a sbranare la preda e divorò uomini.
19 7 Venne a conoscere i loro luoghi desolati e devastò le loro città; il paese con tutto quello che conteneva fu desolato al rumore del suo ruggito.
19 8 Ma contro di lui vennero le nazioni da tutte le regioni circostanti, tesero su di lui la loro rete e fu preso nella loro fossa.
19 9 Lo misero incatenato in una gabbia e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele.
19 10 Tua madre era simile a una vite piantata vicino alle acque; era rigogliosa e aveva molti rami per l'acqua abbondante.
19 11 Aveva rami robusti idonei per scettri reali, nella sua altezza sovrastava sul folto dei rami ed appariva nella sua elevatezza per la moltitudine dei suoi rami.
19 12 Ma fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento dell'est ne seccò il frutto i suoi forti rami furono strappati via e seccarono, il fuoco li divorò.
19 13 Ora è piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato;
19 14 un fuoco è uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non c'è più alcun ramo robusto idoneo per scettri reali». Questa è una lamentazione ed è diventata una lamentazione.
20 1 Or avvenne nel settimo anno, il dieci del quinto mese, che alcuni degli anziani, d'Israele, vennero a consultare l'Eterno e sedettero davanti a me.
20 2 Quindi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
20 3 «Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Siete venuti per consultarmi? Com'è vero che io vivo, non mi lascerò consultare da voi», dice il Signore, l'Eterno.
20 4 «Vuoi giudicarli, vuoi giudicarli, figlio d'uomo? Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri,
20 5 e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: il giorno in cui scelsi Israele e alzai la mano in giuramento ai discendenti della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, alzai la mano in giuramento a loro, dicendo: "Io sono l'Eterno, il vostro DIO"
20 6 In quel giorno alzai la mano giurando loro di farli uscire dal paese d'Egitto e di condurli in un paese che avevo esplorato per loro dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi.
20 7 Quindi dissi loro: Ognuno getti via le abominazioni che sono davanti ai suoi occhi e non contaminatevi con gli idoli d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO.
20 8 Ma essi si ribellarono, contro di me e non vollero ascoltarmi nessuno d'essi gettò via le abominazioni che erano davanti ai suoi occhi e non abbandonò gli idoli d'Egitto. Allora decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto.
20 9 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni in mezzo alle quali si trovavano, agli occhi delle quali mi ero fatto loro conoscere, per farli uscire dal paese d'Egitto.
20 10 Così li feci uscire dal paese d'Egitto e li condussi nel deserto.
20 11 Diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivrà per essi.
20 12 Inoltre diedi loro i miei sabati, affinché fossero un segno fra me e loro, perché conoscessero che io, sono l'Eterno che li santifico.
20 13 Ma la casa d'Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo i miei statuti e rigettarono i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivrà per essi, e profanarono grandemente i miei sabati. Così io decisi di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per consumarli.
20 14 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali io li avevo fatti uscire dall'Egitto.
20 15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo loro dato, dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi,
20 16 perché avevano rigettato i miei decreti, non avevano camminato secondo i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, perché il loro cuore andava dietro ai loro idoli.
20 17 Tuttavia il mio occhio li risparmiò dalla distruzione e non li sterminai interamente nel deserto.
20 18 Dissi quindi ai loro figli nel deserto: "Non camminate secondo gli statuti dei vostri padri, non osservate i loro decreti e non contaminatevi con i loro idoli.
20 19 Io sono l'Eterno, il vostro DIO, camminate secondo i miei statuti, osservate i miei decreti e metteteli in pratica,
20 20 santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinché conosciate che io sono l'Eterno il vostro DIO"
20 21 Ma i figli si; ribellarono contro di me; non camminarono secondo i miei statuti e non osservarono i miei decreti per metterli in pratica, osservando i quali l'uomo vivrà per essi; profanarono i miei sabati, e così io decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto.
20 22 Tuttavia io ritirai la mia mano ed agii per amore del mio nome, perché non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto.
20 23 Alzai però la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi,
20 24 perché non mettevano in pratica i miei decreti, ma rigettavano i miei statuti, profanavano i miei sabati, e i loro occhi erano rivolti agli idoli dei loro padri.
20 25 Perciò diedi loro statuti non buoni e decreti per i quali non potevano vivere;
20 26 e li contaminai con i loro stessi doni, in quanto facevano passare per il fuoco ogni loro primogenito, per ridurli alla desolazione affinché riconoscessero che io sono l'Eterno.
20 27 Perciò figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno. I vostri padri mi hanno oltraggiato anche in questo, comportandosi infedelmente con me:
20 28 dopo che li ebbi introdotti nel paese, per il quale avevo alzato la mano e giurato, essi volsero lo sguardo ad ogni alto colle e a ogni albero frondoso e là offrirono i loro sacrifici e là presentarono le loro offerte provocanti; là pure misero i loro profumi di odor soave e là versarono le loro libazioni.
20 29 Allora dissi loro: Che cos'è l'alto luogo al quale voi andate?. Così si è continuato a chiamarlo alto luogo fino al giorno d'oggi.
20 30 Per questo di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: Volete contaminarvi seguendo le vie dei vostri padri e prostituirvi ai loro idoli esecrandi?
20 31 Quando infatti offrite i vostri doni e fate passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino al giorno d'oggi con tutti i vostri idoli. Perciò non mi lascerò consultare da voi, o casa d'Israele. Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi lascerò consultare da voi.
20 32 E non avverrà affatto ciò che vi viene in mente, quando dite: "Noi saremo come i gentili, come le famiglie degli altri paesi, che rendono un culto al legno e alla pietra"».
20 33 «Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io regnerò su di voi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato.
20 34 Vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò dai paesi nei quali siete stati dispersi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato,
20 35 e vi condurrò nel deserto dei popoli, e là eseguirò il mio giudizio su di voi, faccia a faccia.
20 36 Come ho eseguito il mio giudizio sui vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, così eseguirò il mio giudizio su di voi», dice il Signore, l'Eterno.
20 37 «Vi farò passare sotto la verga e vi riporterò nei vincoli del patto.
20 38 Separerò di mezzo a voi i ribelli, e quelli che sono infedeli verso di me; li farò uscire dal paese dove dimorano, ma non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
20 39 Voi dunque, casa d'Israele», così parla il Signore, l'Eterno: «Andate, servite ognuno i vostri idoli; ma in seguito mi darete ascolto e non profanerete più il mio santo nome con i vostri doni e con i vostri idoli.
20 40 Poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele», dice il Signore, l'Eterno, «là tutta la casa d'Israele, tutti quanti saranno nel paese, mi servirà; là io mi compiacerò di loro, là richiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni insieme a tutte le vostre cose consacrate.
20 41 Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avrò fatti uscire di mezzo ai popoli e vi avrò radunati dai paesi nei quali siete stati dispersi; e sarò santificato in voi agli occhi, delle nazioni.
20 42 Voi riconoscerete che io sono l'Eterno, quando vi condurrò nella terra d'Israele, nel paese per il quale avevo alzato la mano e giurato di dare ai vostri padri.
20 43 Là ricorderete la vostra condotta e tutte le azioni con le quali vi siete contaminati e proverete disgusto di voi stessi per tutte le malvagità che avete commesso.
20 44 Così riconoscerete che io sono l'Eterno, quando agirò con voi per amore del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia né secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele dice il Signore, l'Eterno».
21 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
21 2 «Figlio d'uomo. rivolgi la faccia verso il sud, parla apertamente contro il sud e profetizza contro la foresta della campagna, il Neghev,
21 3 e di' alla foresta del Neghev: Ascolta la parola dell'Eterno. Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma ardente non si spegnerà e ogni faccia dal sud al nord sarà bruciata.
21 4 Ogni carne vedrà che io, l'Eterno, l'ho acceso; non si spegnerà».
21 5 Allora dissi: «Ah, Signore, Eterno essi dicono di me: Costui non parla forse in parabole?
21 6 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
21 7 «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso Gerusalemme, parla apertamente contro i luoghi santi e profetizza contro il paese d'Israele;
21 8 e di' al paese d'Israele: Così dice l'Eterno: Ecco io sono contro di te. Io estrarrò la mia spada dal suo fodero e reciderò da te giusti e malvagi.
21 9 Poiché voglio recidere da te giusti e malvagi, la mia spada uscirà dal suo fodero contro ogni carne dal sud al nord.
21 10 Così ogni carne riconoscerà che io l'Eterno, ho estratto la mia spada dal suo fodero e non vi rientrerà più.
21 11 Perciò tu, figlio d'uomo, gemi con i lombi rotti e gemi con dolore davanti ai loro occhi.
21 12 E avverrà che quando ti domanderanno: "Perché gemi?" risponderai: "Per la notizia che sta per giungere ogni cuore si struggerà, tutte le mani s'indeboliranno, tutti gli spiriti verranno meno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua". Ecco la cosa giunge e si compirà», dice il Signore, l'Eterno.
21 13 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
21 14 «Figlio d'uomo, profetizza e di Così dice il Signore. Di Una spada, una spada è affilata e anche lucidata.
21 15 affilata per fare un gran massacro e affilata per lampeggiare. Potremo forse rallegrarci? Voi disprezzate lo scettro di mio figlio come se fosse un qualsiasi legno.
21 16 Il Signore l'ha data a lucidare per impugnarla, la spada è affilata e lucidata per darla in mano di chi uccide.
21 17 Grida e urla, figlio d'uomo, perché sarà usata contro il mio popolo, contro tutti i principi d'Israele, essi saranno consegnati in potere della spada insieme al mio popolo. Perciò percuotiti la coscia,
21 18 perché è una prova. Che cosa accadrebbe se non ci fosse più neppure lo scettro sprezzante?», dice il Signore, l'Eterno.
21 19 «Perciò tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani, lascia che la spada raddoppi e triplichi i suoi colpi: è la spada del massacro, è la spada del grande massacro, che li circonda da ogni lato.
21 20 Ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte perché il loro cuore si strugga e molti cadano. Ah è fatta per brillare, è affilata per il massacro.
21 21 Spada, sii spietata, volgiti a destra volgiti a sinistra, ovunque è diretta la tua lama.
21 22 Anch'io batterò le mani e sfogherò il mio furore. Io, l'Eterno, ho parlato».
21 23 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
21 24 «Tu, figlio d'uomo, traccia due strade, per le quali passi la spada del re di Babilonia, partiranno ambedue dallo stesso paese. Metti un indicatore stradale, mettilo all'inizio della strada che porta alla città.
21 25 Traccia una strada per la quale la spada vada a Rabbah, città dei figli di Ammon, e un'altra perché vada in Giuda, contro Gerusalemme, città fortificata.
21 26 Infatti il re di Babilonia sta al crocevia della strada, all'inizio delle due strade, per fare divinazione: agita le frecce, consulta gli idoli domestici, esamina il fegato.
21 27 Nella sua destra il responso della divinazione designa Gerusalemme per collocarvi gli arieti, per aprire la bocca e ordinare il massacro, per alzar la voce con grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per innalzare terrapieni e per costruire torri,
21 28 Ma per essi questo sarà come una falsa divinazione agli occhi di quelli che hanno fatto loro giuramenti. Ma egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano presi».
21 29 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché avete fatto ricordare la vostra iniquità, essendo le vostre trasgressioni messe a nudo e i vostri peccati palesati in tutte le vostre azioni; poiché siete stati ricordati, sarete presi dalla mano del nemico.
21 30 E tu, o corrotto e malvagio principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale»
21 31 così dice il Signore, l'Eterno: «Deponi il turbante, togliti la corona; le cose non saranno più le stesse: ciò che è basso sarà innalzato e ciò che è alto sarà abbassato.
21 32 Devastazione, devastazione, io la compirò. Ed essa non sarà più restaurata, finché non verrà colui a cui appartiene il giudizio e al quale io la darò.
21 33 E tu, figlio d'uomo, profetizza e di Così dice il Signore, l'Eterno, riguardo ai figli di Ammon a e riguardo al loro obbrobrio e di' la spada, la spada è sguainata, è lucidata per il massacro, per divorare, per lampeggiare.
21 34 mentre hanno per te false visioni e fanno a te divinazioni bugiarde, per metterti sul collo dei malvagi uccisi, il cui giorno è giunto al tempo della punizione finale.
21 35 Rimetti la spada nel suo fodero. Io ti giudicherò nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine.
21 36 Riverserò su di te la mia indignazione, soffierò contro di te nel fuoco della mia ira e ti consegnerò in mano di uomini brutali, artefici di distruzione.
21 37 Sarai preda del fuoco, il tuo sangue sarà sparso in mezzo al paese; non sarai più ricordata, perché io, l'Eterno, ho parlato».
22 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
22 2 «Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la città sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni
22 3 Poi di Così dice il Signore, l'Eterno: La città versa il sangue nel suo mezzo per far venire il suo tempo; inoltre fa idoli contro se stessa per contaminarsi.
22 4 Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni, perciò ti renderò il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi.
22 5 Quelli che sono vicini e quelli che sono lontani da te si faranno beffe di te o contaminata di fama e piena di disordine.
22 6 Ecco i principi d'Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te.
22 7 In te si disprezza il padre e la madre in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si maltratta l'orfano e la vedova.
22 8 Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati.
22 9 In te c'è gente che calunnia per versare sangue, in te c'è chi mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze.
22 10 In te si scopre la nudità del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurità.
22 11 Uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora un'altro ancora in te umilia sua sorella, figlia di suo padre.
22 12 In te si ricevono regali per versare il sangue, tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me», dice il Signore l'Eterno.
22 13 «Ma ecco io batto le mani per il disonesto guadagno che hai fatto e per il sangue versato che è in mezzo a te.
22 14 Potrà reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agirò contro di te? Io l'Eterno, ho parlato e lo farò.
22 15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi ed eliminerò da te la tua immondizia.
22 16 Tu profanerai te stessa agli occhi delle nazioni e riconoscerai che io sono l'Eterno».
22 17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
22 18 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele è diventata per me tutta scorie: sono tutti bronzo, stagno, ferro e piombo in mezzo a una fornace; sono diventati scorie d'argento».
22 19 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco io vi radunerò in mezzo a Gerusalemme.
22 20 Come si raduna argento, bronzo, ferro piombo e stagno in mezzo alla fornace e si soffia su di essi il fuoco per fonderli così nella mia ira e nel mio furore vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò
22 21 Vi radunerò e soffierò su di voi col fuoco della mia ira e voi sarete fusi in mezzo ad essa.
22 22 Come l'argento è fuso in mezzo alla fornace così voi sarete fusi in mezzo alla città; e riconoscerete che io l'Eterno, ho riversato su di voi il mio furore».
22 23 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
22 24 «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra che non è stata purificata o bagnata da pioggia in un giorno di indignazione.
22 25 La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa.
22 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra l'impuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro.
22 27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno.
22 28 I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: Così dice il Signore, l'Eterno mentre l'Eterno non ha parlato.
22 29 Il popolo del paese pratica l'oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia.
22 30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi, ma non l'ho trovato.
22 31 Perciò io riverserò su di loro la mia indignazione, li consumerò col fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.
23 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
23 2 «Figlio d'uomo, c'erano due donne figlie della stessa madre,
23 3 che si prostituirono in Egitto. Si prostituirono nella loro giovinezza; là furono compresse le loro mammelle e là fu stretto il loro vergine seno.
23 4 I loro nomi sono: Oholah la maggiore e Oholibah sua sorella. Esse erano mie e partorirono figli e figlie. I loro nomi sono: Oholah è Samaria, Oholibah è Gerusalemme.
23 5 Anche se era mia, Oholah si prostituì e si infiammò per i suoi amanti, gli Assiri suoi vicini,
23 6 vestiti di porpora, governatori e principi, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli.
23 7 Ella si prostituì con loro, con tutti i migliori uomini di Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si era infiammata, con tutti i loro idoli.
23 8 Non abbandonò le prostituzioni dell'Egitto, quando si erano coricati con lei nella sua giovinezza, avevano stretto il suo vergine seno e riversato su di lei la loro prostituzione.
23 9 Perciò l'abbandonai in mano dei suoi amanti, in mano dei figli di Assiria, per i quali si era infiammata.
23 10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e li uccisero con la spada. Ella divenne una favola fra le donne ed eseguirono su di lei la punizione.
23 11 Sua sorella Oholibah vide questo, ma nei suoi amoreggiamenti divenne più corrotta di lei e le sue prostituzioni furono peggiori di quelle della sua sorella.
23 12 Si infiammò per i figli di Assiria suoi vicini, governatori e principi vestiti splendidamente, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti.
23 13 Io vidi che si era contaminata, entrambe seguivano la stessa via.
23 14 Ma essa aumentò le sue prostituzioni; vide uomini ritratti sulla parete, immagini di Caldei dipinte in rosso,
23 15 con cinture intorno ai lombi, con ampi turbanti in capo, tutti con l'aspetto di capitani, somiglianti ai figli di Babilonia in Caldea, loro terra natìa.
23 16 Appena li vide, essa si infiammò per loro e mandò loro messaggeri in Caldea.
23 17 Allora i figli di Babilonia vennero da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro prostituzioni. Essa si contaminò con loro, ma poi si allontanò da loro.
23 18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni e mise a nudo la sua vergogna, perciò io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella.
23 19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese di Egitto.
23 20 Si infiammò per i suoi amanti, la cui carne è come la carne degli asini e la cui emissione è come quella dei cavalli.
23 21 Così tu ricordasti la dissolutezza della tua gioventù, quando gli Egiziani stringevano il tuo seno per le tue mammelle giovanili.
23 22 Perciò, Oholibah, così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti, dai quali ti sei allontanata, e li farò venire contro di te da tutte le parti:
23 23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, quelli di Pekod, Shoa e Koa, tutti i figli di Assiria con loro, tutti giovani attraenti, governatori e principi, capitani e uomini famosi, tutti montati su cavalli.
23 24 Essi verranno contro di te con armi, carri e ruote e con una moltitudine di popoli; disporranno tutt'intorno contro di te scudi piccoli e grandi ed elmi. Rimetterò loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi.
23 25 Indirizzerò la mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti asporteranno il naso e gli orecchi, e i tuoi superstiti cadranno di spada, prenderanno i tuoi figli e le tue figlie e i tuoi superstiti saranno divorati dal fuoco.
23 26 Ti spoglieranno delle tue vesti e porteranno via i tuoi bei gioielli.
23 27 Così farò cessare la tua dissolutezza e la tua prostituzione iniziata nel paese d'Egitto; non alzerai più gli occhi verso di loro e non ti ricorderai più dell'Egitto».
23 28 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io ti do in mano di quelli che odii, in mano di quelli dai quali ti sei allontanata.
23 29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro e ti lasceranno nuda e nel bisogno. Sarà messa a nudo la torpitudine delle tue prostituzioni, sì, la dissolutezza delle tue prostituzioni.
23 30 Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita andando dietro alle nazioni perché ti sei contaminata con i loro idoli.
23 31 Tu hai camminato per la via di tua sorella, perciò ti metterò in mano la sua stessa coppa».
23 32 Così dice il Signore l'Eterno: «Tu berrai la coppa di tua sorella, profonda e larga; sarai derisa e schernita, perché la coppa ha grande capacità.
23 33 Sarai ricolma di ubriachezza e di dolore, la coppa della desolazione e della devastazione la coppa di tua sorella Samaria.
23 34 Tu la berrai, la scolerai, ne romperai i cocci e ti lacererai il seno, perché io ho parlato». dice il Signore, l'Eterno.
23 35 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché mi hai dimenticato e mi hai gettato dietro le spalle, porterai anche tu la pena della tua dissolutezza e delle tue prostituzioni».
23 36 Quindi l'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo non giudicherai tu Oholah, e Oholibah? Dichiara dunque loro le loro abominazioni.
23 37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue sulle loro mani, hanno commesso adulterio con i loro idoli e hanno addirittura fatto passare per il fuoco per essere divorati gli stessi loro figli che mi avevano partorito.
23 38 E anche questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati,
23 39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo ecco cosa hanno fatto in mezzo al mio tempio.
23 40 Inoltre hanno mandato a chiamare uomini da paesi lontani, ai quali è stato mandato un messaggero, ed ecco, quelli sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei tinta gli occhi e ti sei abbigliata con splendidi ornamenti.
23 41 Ti sei adagiata su un letto sontuoso con una tavola imbandita davanti, su cui hai posto il mio incenso, e il mio olio.
23 42 Attorno ad essa c'era il rumore di una moltitudine spensierata; assieme a uomini della folla fecero pure venire ubriachi dal deserto che misero braccialetti ai loro polsi e splendide corone sui loro capi.
23 43 Poi dissi di quella ormai logorata ne gli adulteri: Commetteranno ora prostituzione con lei, ed essa con loro?
23 44 Essi entrarono quindi da lei come si entra da una prostituta, così entrarono da Oholah e da Oholibah, donne dissolute.
23 45 Ma uomini giusti le giudicheranno come si giudicano le adultere, come si giudicano donne che versano sangue, perché sono adultere e hanno sangue sulle mani».
23 46 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Fa' salire contro di loro una moltitudine e dalle in balìa del terrore e del saccheggio.
23 47 Quella moltitudine le lapiderà con pietre e le farà a pezzi con le sue spade; ucciderà i loro figli e le loro figlie e darà alle fiamme le loro case.
23 48 Farò cessare la dissolutezza nel paese, e tutte le donne saranno ammaestrate a non commettere più le vostre dissolutezze.
23 49 Faranno ricadere la vostra dissolutezza su di voi, e porterete così la pena dei peccati con i vostri idoli. Allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno».
24 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta nel nono anno, nel decimo mese, il decimo giorno del mese, dicendo:
24 2 «Figlio d'uomo, scrivi la data di oggi, proprio di questo giorno. Il re di Babilonia ha deciso di assediare Gerusalemme oggi stesso.
24 3 Proponi una parabola a questa casa ribelle, e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Metti su la pentola, mettila su e versaci dentro acqua.
24 4 Raccogli in essa i pezzi di carne, tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla; riempila con ossa scelte.
24 5 Prendi il meglio del gregge, quindi ammucchiavi sotto la legna, falla bollire gagliardamente, affinché in essa bollano anche le sue ossa».
24 6 Perciò, così dice il Signore, l'Eterno: «Guai alla città sanguinaria, alla pentola in cui c'è sporcizia, e la cui sporcizia non se ne va. Vuotala pezzo per pezzo senza tirare a sorte su di essa.
24 7 Poiché il suo sangue è in mezzo a lei; lo ha posto in cima a una roccia, non l'ha sparso in terra per coprirlo di polvere.
24 8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ha posto il suo sangue in cima a una roccia perché non fosse coperto».
24 9 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Guai alla città sanguinaria! Anch'io farò un gran rogo.
24 10 Ammassa la legna, accendi il fuoco, fa' cuocere bene la carne, mescola le spezie e lascia che le ossa brucino.
24 11 Poi metti la pentola vuota sui carboni, perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente affinché la sua impurità si dissolva in mezzo ad essa, e la sua sporcizia sia consumata.
24 12 Essa mi ha stancato con le sue menzogne; la sua grande sporcizia non se ne va; la sua sporcizia andrà a finire nel fuoco.
24 13 C'è dissolutezza nella tua impurità. Io infatti ho cercato di purificarti, ma tu non sei pura; non sarai più purificata dalla tua impurità, finché non abbia sfogato su di te il mio furore,
24 14 Io, l'Eterno, ho parlato, la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò compassione, non mi pentirò. Sarai giudicata secondo la tua condotta e secondo le tue azioni, dice il Signore, l'Eterno».
24 15 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
24 16 «Figlio d'uomo, ecco, io ti porterò via con un sol colpo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non far cordoglio, non piangere e non versare alcuna lacrima.
24 17 Gemi in silenzio, non fare il lutto per i morti, cingiti il capo col turbante, mettiti i sandali ai piedi, non coprirti la barba e non mangiare il pane delle persone in lutto».
24 18 Al mattino parlai al popolo e alla sera mia moglie morì; la mattina dopo feci come mi era stato comandato.
24 19 Il popolo allora mi chiese: «Non ci spiegherai che cosa significa per noi quello che fai?».
24 20 Io risposi loro: La parola dell'Eterno mi è stata rivolta, dicendo:
24 21 Di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco io profanerò il mio santuario, l'orgoglio della vostra forza, la delizia dei vostri occhi, il diletto della vostra anima; e i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciato cadranno di spada.
24 22 E voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane delle persone in lutto.
24 23 Avrete i vostri turbanti in capo, i vostri sandali ai piedi; non farete cordoglio e non piangerete, ma vi struggerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro.
24 24 Così Ezechiele sarà per voi un segno; voi farete in tutto come ha fatto lui. Quando queste cose accadranno, riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno.
24 25 E tu, figlio d'uomo, il giorno in cui porterò loro via la loro fortezza, la gioia della loro gloria, il diletto dei loro occhi, la brama della loro anima, i loro figli e le loro figlie,
24 26 in quel giorno un fuggiasco verrà da te per dartene la notizia.
24 27 In quel giorno la tua bocca si aprirà col fuggiasco; allora parlerai e non sarai più muto, e sarai per loro un segno. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
25 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
25 2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso i figli di Ammon e profetizza contro di loro.
25 3 Di' ai figli di Ammon: Ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno: Così dice il Signore. l'Eterno: Poiché tu hai detto: "ah, ah", contro il mio santuario quando è stato profanato, contro il paese d'Israele quando è stato desolato e contro la casa di Giuda quando è andata in cattività,
25 4 perciò ecco, io ti do in possesso dei figli dell'est, ed essi metteranno i loro accampamenti in mezzo a te e stabiliranno in mezzo a te le loro dimore; essi mangeranno i tuoi frutti e berranno il tuo latte.
25 5 Io farò di Rabbah un recinto per cammelli e del paese dei figli di Ammon un ovile per le pecore; allora riconoscerai che io sono l'Eterno».
25 6 Per questo così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché tu hai battuto le mani e pestato i piedi e hai gioito nel cuore con tutto il tuo disprezzo per il paese d'Israele.
25 7 perciò ecco, io stendo la mia mano contro di te e ti darò come bottino alle nazioni, ti sterminerò dai popoli e ti farò sparire dal numero dei paesi; ti distruggerò, così riconoscerai che io sono l'Eterno».
25 8 Così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché Moab, e Seir dicono: Ecco, la casa di Giuda è come tutte le altre nazioni
25 9 perciò ecco, io aprirò il fianco di Moab dal lato delle città, dal lato delle città che stanno ai suoi confini, lo splendore del paese, Beth-Jescimoth, Baalmeon e Kirjathaim.
25 10 Lo darò quindi in possesso ai figli dell'est, assieme ai figli di Ammon, affinché i figli di Ammon non siano più ricordati fra le nazioni.
25 11 Così eseguirò i miei giudizi su Moab ed essi riconosceranno che io sono l'Eterno».
25 12 Così dice il Signore, l'Eterno: «Per ciò che Edom ha fatto contro la casa di Giuda, compiendo vendetta, e perché si è reso grandemente colpevole vendicandosi di essa»,
25 13 così dice il Signore, l'Eterno: «Io stenderò la mia mano contro Edom ne sterminerò uomini e bestie e lo renderò una desolazione; da Theman fino a Dedan cadranno per la spada.
25 14 Compirò la mia vendetta su Edom per mezzo del mio popolo d'Israele, che tratterà Edom secondo la mia ira e secondo il mio furore; così essi conosceranno la mia vendetta» dice il Signore, l'Eterno.
25 15 Così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché i Filistei sono stati vendicativi e hanno compiuto vendetta col cuore pieno di disprezzo per distruggere, mossi da un'antica inimicizia»,
25 16 perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stenderò la mia mano contro i Filistei, sterminerò i Kerethei e distruggerò il resto della costa del mare.
25 17 Compirò su di loro una grande vendetta con castighi furiosi; e riconosceranno che io sono l'Eterno, quando compirò su di loro la mia vendetta».
26 1 Or avvenne nell'anno undicesimo, il primo giorno del mese, che la parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
26 2 «Figlio d'uomo, poiché Tiro ha detto contro Gerusalemme: ah, ah La porta dei popoli è infranta, si è rivolta a me; io sarò riempita ora che essa è devastata».
26 3 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro di te, o Tiro. Io farò salire contro di te molte nazioni, come il mare fa salire le proprie onde.
26 4 Esse distruggeranno le mura di Tiro e abbatteranno le sue torri; spazzerò via da essa anche la sua polvere e la renderò come un'arida roccia.
26 5 Essa sarà un luogo per stendere le reti in mezzo al mare, perché io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno; «diventerà bottino delle nazioni;
26 6 anche le sue figlie che sono in campagna saranno uccise dalla spada; allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
26 7 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io faccio venire dal nord contro Tiro, Nebukadnetsar, re di Babilonia, il re dei re con cavalli, con carri, con cavalieri e una moltitudine di gente.
26 8 Egli ucciderà con la spada le tue figlie che sono in campagna, innalzerà contro di te torri, costruirà contro di te un terrapieno ed eleverà contro di te un tetto di scudi.
26 9 Dirigerà contro le tue mura i suoi arieti e abbatterà le tue torri con i suoi picconi.
26 10 Per la moltitudine dei suoi cavalli la loro polvere ti coprirà; le tue mura tremeranno al rumore dei cavalieri, delle ruote e dei carri, quando entrerà per le tue porte, come si entra in una città in cui si è aperta una breccia.
26 11 Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpesterà tutte le tue strade, ucciderà il tuo popolo con la spada e le tue forti colonne saranno abbattute.
26 12 Deprederanno le tue ricchezze, saccheggeranno le tue mercanzie, abbatteranno le tue mura, distruggeranno le tue case deliziose e getteranno in mezzo all'acqua le tue pietre, il tuo legname e il tuo suolo.
26 13 Farò cessare il rumore dei tuoi canti e il suono delle tue arpe non si udrà più.
26 14 Ti renderò come una roccia arida; sarai un luogo per stendere le reti; non sarai più ricostruita, perché io, l'Eterno, ho parlato, dice il Signore, l'Eterno».
26 15 Così dice il Signore, l'Eterno a Tiro: «Al rumore della tua caduta, ai gemito dei feriti a morte, al massacro che si farà in mezzo a te, non tremeranno forse le isole?
26 16 Allora i principi del mare scenderanno dai loro troni, si toglieranno i loro manti, deporranno le loro vesti ricamate; si vestiranno di trepidazione, si siederanno per terra, tremeranno ad ogni istante e saranno sgomenti per te.
26 17 Innalzeranno su di te un lamento e ti diranno: "Come sei perita, tu che eri abitata dai principi del mare, la città famosa, che eri così potente in mare? Tu e i tuoi abitanti incutevate terrore a tutti quelli che abitavano lì.
26 18 Ora le isole, tremeranno nel giorno della tua caduta, le isole del mare, saranno spaventate per la tua fine"».
26 19 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Quando farò di te una città desolata come le città che non hanno abitanti, quando farò salire su di te l'abisso e le grandi acque ti copriranno.
26 20 allora ti farò scendere con quelli che scendono nella fossa, fra il popolo di un tempo, ti farò dimorare nelle profondità della terra, in luoghi desolati dall'antichità, con quelli che scendono nella fossa, perché tu non sia più abitata, ma darò splendore sulla terra dei viventi.
26 21 Ti renderò un terrore e non sarai più sarai cercata, ma non sarai mai più trovata», dice il Signore, l'Eterno
27 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
27 2 «Tu, figlio d'uomo, innalza su Tiro una lamentazione,
27 3 e di' a Tiro: O tu che sei posta all'ingresso del mare tu che commerci con i popoli in molte isole, così dice il Signore, l'Eterno: O Tiro, tu hai detto: "Io sono di una bellezza perfetta".
27 4 I tuoi confini sono nel cuore dei mari i tuoi costruttori ti hanno fatta di una bellezza perfetta.
27 5 Hanno fatto tutte le assi delle tue navi con cipressi di Senira, hanno preso dei cedri del Libano per farti l'albero maestro;
27 6 hanno fatto i tuoi remi con querce di Bashan, hanno fatto il tuo ponte con legno di bosco intarsiato d'avorio portato dalle isole di Kittim.
27 7 Era di lino fino d'Egitto lavorato a ricami, la vela che hai spiegata perché ti servisse da bandiera; ciò che ti ricopriva era di giacinto e di porpora e proveniva dalle isole di Elishah.
27 8 Gli abitanti di Sidone e di Arvad erano i tuoi rematori; i tuoi savi, o Tiro, erano in te, essi erano i tuoi piloti.
27 9 In te c'erano gli anziani di Ghebal e i suoi esperti per riparare le tue falle; in te c'erano tutte le navi del mare e i loro marinai per scambiare le tue merci.
27 10 Quelli della Persia, di Lud e di Put erano nel tuo esercito, come uomini di guerra; essi appendevano in te scudo ed elmo e conferivano a te splendore.
27 11 I figli di Arvad e il tuo esercito erano tutt'intorno sulle tue mura e uomini prodi stavano sulle tue torri; essi appendevano i loro scudi intorno alle tue mura; essi rendevano perfetta la tua bellezza.
27 12 Tarshish commerciava con te per l'abbondanza delle tue ricchezze, in cambio delle tue mercanzie ti davano argento, ferro, stagno e piombo.
27 13 Anche Javan, Tubal e Mescek commerciavano con te; in cambio delle tue merci davano esseri umani e utensili di bronzo.
27 14 Quelli della casa di Togarmah davano in cambio delle tue merci cavalli da tiro, cavalli da corsa e muli.
27 15 I figli di Dedan trafficavano con te; il commercio di molte isole passava per le tue mani; come compenso ti davano zanne d'avorio e ebano.
27 16 La Siria commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti; in cambio delle tue mercanzie ti davano pietre preziose porpora, stoffe ricamate, bisso, corallo e rubini.
27 17 Giuda e il paese d'Israele commerciavano con te; in cambio delle tue merci ti davano grano di Minnith, paste, miele, olio e balsamo.
27 18 Damasco commerciava con te per il gran numero dei tuoi prodotti e per l'abbondanza delle tue ricchezze con vino di Helbon e con lana candida.
27 19 Vedan e Javan portavano da Uzah prodotti in cambio delle tue mercanzie; ferro lavorato, cassia e canna aromatica erano tra le tue merci di scambio
27 20 Dedan commerciava con te in vestimenti per cavalcare.
27 21 L'Arabia e tutti i principi di Kedar commerciavano con te, facendo con te scambi in agnelli, montoni e capri.
27 22 I mercanti di Sceba e di Raamah commerciavano con te; in cambio delle tue mercanzie essi davano tutti i migliori aromi, ogni genere di pietre preziose e d'oro.
27 23 Haran, Kanneh, Eden, i mercanti di Sceba, di Assiria e di Kilmad commerciavano con te.
27 24 In cambio delle tue merci negoziavano con te oggetti di lusso, mantelli di porpora, stoffe ricamate, casse di vesti variegate, legate con corde.
27 25 Le navi di Tarshish trasportavano le tue merci. Così ti sei riempita e grandemente arricchita nel cuore dei mari.
27 26 I tuoi rematori ti hanno portato su molte acque, ma il vento dell'est ti ha distrutta nel cuore dei mari.
27 27 Le tue ricchezze, le tue mercanzie, le tue merci, i tuoi marinai, i tuoi piloti, quelli che riparavano le tue falle, i trafficanti delle tue merci, tutti gli uomini di guerra che sono in te e tutta la moltitudine che è in mezzo a te cadranno nel cuore dei mari nel giorno della tua rovina.
27 28 Al clamore del grido dei tuoi piloti le campagne aperte tremeranno;
27 29 tutti quelli che maneggiano il remo, i marinai e tutti i piloti del mare scenderanno dalle loro navi e rimarranno a terra.
27 30 Faranno sentire la loro voce su di te grideranno amaramente, si getteranno polvere sul capo, si rotoleranno nella cenere.
27 31 A causa di te si raderanno il capo, si vestiranno di sacco e piangeranno per te con amarezza d'animo, con cordoglio amaro.
27 32 Nella loro angoscia innalzeranno per te una lamentazione e si lamenteranno su di te: Chi è come Tiro, devastata in mezzo al mare?"
27 33 Quando le tue mercanzie uscivano dai mari saziavi molti popoli; con l'abbondanza delle ricchezze e delle tue merci arricchivi i re della terra.
27 34 Ma quando sei stata infranta dai mari nelle profondità delle acque le tue merci e tutta la moltitudine in mezzo a te sono cadute.
27 35 Tutti gli abitanti delle isole sono sbigottiti di te; i loro re sono presi da grande spavento, il loro aspetto è sconvolto.
27 36 I mercanti fra i popoli fischiano su di te; sei diventata uno spavento e non esisterai mai più».
28 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
28 2 «Figlio d'uomo, di' al principe di Tiro: Così dice il Signore, l'Eterno: Poiché il tuo cuore si è innalzato e hai detto: Io sono un dio, io siedo su un trono di dèi nel cuore dei mari mentre sei un uomo e non un dio, anche se hai fatto il tuo cuore come il cuore di Dio.
28 3 Ecco tu sei più savio di Daniele, nessun segreto rimane nascosto a te.
28 4 Con la tua sapienza e con la tua intelligenza ti sei procurato ricchezze e hai ammassato oro e argento nei tuoi tesori;
28 5 con la tua grande sapienza con il tuo commercio hai accresciuto le tue ricchezze e a motivo delle tue ricchezze il tuo cuore si è innalzato».
28 6 Per questo così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché hai fatto il tuo cuore come il cuore di Dio,
28 7 perciò ecco, io farò venire contro di te le più terribili nazioni; essi sguaineranno le loro spade contro lo splendore della tua sapienza e contamineranno la tua bellezza.
28 8 Ti faranno scendere nella fossa e tu morirai della morte di quelli che sono trafitti nel cuore dei mari.
28 9 Continuerai tu a dire: "Io sono un dio" davanti a chi ti ucciderà? Ma sarai un uomo e non un dio nelle mani di chi ti trafiggerà.
28 10 Tu morirai della morte degli incirconcisi per mano di stranieri, perché io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno.
28 11 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo:
28 12 «Figlio d'uomo, innalza una lamentazione sul re di Tiro e digli: Così dice il Signore, l'Eterno: Tu eri il sigillo della perfezione, pieno di sapienza e perfetto in bellezza.
28 13 Eri nell'Eden il giardino di DIO; eri coperto d'ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi e oro; la lavorazione dei tuoi tamburelli e dei tuoi flauti fu preparata per te nel giorno in cui fosti creato.
28 14 Tu eri un cherubino, unto, un protettore. Io ti avevo posto sul monte santo di DIO e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
28 15 Tu eri perfetto nelle tue vie dal giorno in cui fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.
28 16 Per l'abbondanza del tuo commercio, ti sei riempito di violenza e hai peccato; perciò ti ho scacciato come un profano dal monte di DIO e ti ho distrutto o cherubino protettore di mezzo alle pietre di fuoco.
28 17 Il tuo cuore si era innalzato per la tua bellezza; hai corrotto la tua sapienza a motivo del tuo splendore. Ti getto a terra, ti metto davanti ai re, perché ti vedano.
28 18 Con la moltitudine delle tue iniquità, con la malvagità del tuo commercio hai profanato i tuoi santuari. Perciò ho fatto uscire di mezzo a te un fuoco che ti ha divorato, e ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardavano.
28 19 Tutti quelli che ti conoscevano tra i popoli restano stupefatti di te; sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più».
28 20 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
28 21 «Figlio d'Uomo, volgi la faccia verso Sidone e profetizza contro di lei,
28 22 e di' Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Sidone, e sarò glorificato in mezzo a te. Riconosceranno che io sono l'Eterno quando eseguirò i miei giudizi a in mezzo a lei e sarò santificato in lei.
28 23 Manderò su di lei la peste e il sangue nelle sue vie in mezzo ad essa cadranno gli uccisi dalla spada, mandata contro di lei da ogni parte. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno.
28 24 E non ci sarà più per la casa d'Israele, alcun aculeo pungente o spina dolorosa fra tutti i suoi vicini che la disprezzano. Allora riconosceranno che io sono il Signore, l'Eterno».
28 25 Così dice il Signore, l'Eterno: «Quando avrò raccolto quelli della casa d'Israele di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi e mi santificherò in loro agli occhi delle nazioni, essi abiteranno nel loro paese, che diedi al mio servo Giacobbe.
28 26 Vi abiteranno al sicuro, edificheranno case e pianteranno vigne; sì, abiteranno al sicuro, quando eseguirò i miei giudizi su tutti quelli intorno a loro che li disprezzano. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO».
29 1 Nel decimo anno, il decimo mese, il dodicesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
29 2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia contro il Faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto,
29 3 Parla e di Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Faraone, re d'Egitto, grande dragone, che giaci in mezzo ai tuoi fiumi, che hai detto: Il mio fiume è mio e l'ho fatto io stesso
29 4 Io metterò uncini nelle tue mascelle e farò sì che i pesci dei tuoi fiumi si attacchino alle tue squame; ti farò quindi uscire di mezzo ai tuoi fiumi e tutti i pesci dei tuoi fiumi si attaccheranno alle tue squame.
29 5 Ti getterò nel deserto, te e tutti i pesci dei tuoi fiumi, e cadrai in aperta campagna, non sarai né radunato né raccolto ti darò in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo.
29 6 Allora tutti gli abitanti dell'Egitto riconosceranno che io sono l'Eterno, perché sono stati per la casa d'Israele un sostegno di canna.
29 7 Quando ti hanno afferrato per la mano, ti sei rotto e hai lacerato loro tutta la spalla; quando si sono appoggiati su di te, ti sei spezzato e hai fatto loro vacillare tutti i lombi».
29 8 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io farò venire sopra di te la spada e distruggerò di mezzo a te uomini e bestie;
29 9 così il paese d'Egitto diventerà una desolazione e un deserto, e riconosceranno che io sono l'Eterno, perché egli ha detto: Il fiume è mio e l'ho fatto io stesso
29 10 Perciò ecco, io sono contro di te e contro il tuo fiume; ridurrò il paese d'Egitto in un completo deserto e desolazione da Migdol a Syene, fino ai confini con l'Etiopia,
29 11 Non vi passerà alcun piede d'uomo né vi passerà alcun piede di bestia, e non sarà più abitato per quarant'anni.
29 12 Renderò il paese d'Egitto una desolazione in mezzo a paesi desolati, e le sue città saranno una desolazione per quarant'anni, in mezzo a città devastate; disperderò gli Egiziani fra le nazioni a e li disseminerò per vari paesi».
29 13 Tuttavia così dice il Signore, l'Eterno: «Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali erano stati dispersi.
29 14 Ricondurrò a casa dalla cattività gli Egiziani e li farò ritornare nel paese di Pathros, nel loro paese nativo, e là saranno un umile regno.
29 15 Sarà il più umile dei regni e non si innalzerà più sopra le nazioni, li ridurrò a pochi, perché non dominino più sulle nazioni.
29 16 Esso non sarà più fonte di fiducia per la casa d'Israele, ma ricorderà loro la colpa di quando si rivolgevano a loro per aiuto. Allora riconosceranno che io sono il Signore, l'Eterno».
29 17 Nel ventisettesimo anno, il primo mese, il primo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
29 18 «Figlio d'uomo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, ha fatto fare al suo esercito un duro servizio contro Tiro ogni testa è divenuta calva e ogni spalla scorticata; ma né lui né il suo esercito hanno ricavato da Tiro alcun compenso per la fatica sostenuta contro di essa».
29 19 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco. io do a Nebukadnetsar, re di Babilonia, il paese d'Egitto; egli asporterà le sue ricchezze, ne porterà via le spoglie e lo saccheggerà; e questo sarà il compenso per il suo esercito.
29 20 Per la fatica da lui compiuta contro di essa io gli do il paese d'Egitto, perché hanno lavorato per me», dice il Signore, l'Eterno.
29 21 «In quel giorno io farò risorgere la potenza della casa d'Israele e aprirò la tua bocca in mezzo a loro. Allora essi riconosceranno che io sono l'Eterno».
30 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
30 2 «Figlio d'uomo, profetizza e di' Così dice il Signore, l'Eterno: Gemete: ahimè, il giorno!
30 3 Poiché il giorno è vicino, è vicino il giorno dell'Eterno; sarà un giorno di nuvole, il tempo delle nazioni.
30 4 La spada verrà sull'Egitto e ci sarà grande angoscia in Etiopia quando in Egitto cadranno i feriti a morte, porteranno via le sue ricchezze e le sue fondamenta saranno rovesciate.
30 5 L'Etiopia, Put, Lud, tutta la mescolanza di vari popoli, Kub, e i figli dei paesi alleati cadranno con loro di spada».
30 6 Così dice l'Eterno: «Coloro che sostengono l'Egitto cadranno e l'orgoglio della sua forza sarà abbattuto; da Migdol a Syene cadranno in esso di spada», dice il Signore, l'Eterno.
30 7 «Saranno desolati in mezzo a terre desolate e le loro città saranno in mezzo a città devastate.
30 8 Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando metterò fuoco in Egitto e tutti i suoi soccorritori saranno schiacciati.
30 9 In quel giorno partiranno dalla mia presenza messaggeri su navi, che faranno spaventare l'incurante Etiopia, e grande angoscia verrà su di loro come nel giorno dell'Egitto. Sì, ecco, la cosa sta per accadere».
30 10 Così dice il Signore, l'Eterno: «Farò cessare il rumoreggiare dell'Egitto per mezzo di Nebukadnetsar, re di Babilonia.
30 11 Egli e il suo popolo con lui, i più terribili fra le nazioni, saranno fatti venire per distruggere il paese; sguaineranno le loro spade contro l'Egitto e riempiranno il paese di uccisi.
30 12 Prosciugherò i fiumi e venderò il paese in mano di genti malvagie; e per mezzo di stranieri renderò desolato il paese e tutto ciò che contiene. Io, l'Eterno, ho parlato».
30 13 Così dice il Signore, l'Eterno: «Distruggerò gli idoli e farò sparire i falsi dèi da Nof; non ci sarà più principe dal paese d'Egitto e metterò lo spavento nel paese d'Egitto.
30 14 Renderò Pathros desolata, darò fuoco a Tsoan, eseguirò i miei giudizi su No,
30 15 riverserò il mio furore su Sin, la fortezza dell'Egitto, e sterminerò la moltitudine di No.
30 16 Darò fuoco all'Egitto: Sin si torcerà dal dolore, No sarà squarciata. Nof sarà in angoscia ogni giorno.
30 17 I giovani di Aven, e di Pibeseth cadranno di spada e queste città andranno in cattività.
30 18 A Tahpanhes, il giorno si oscurerà quando là spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto; e in essa verrà meno l'orgoglio della sua forza. Quanto a lei, una nuvola la coprirà e le sue figlie andranno in cattività.
30 19 Così eseguirò i miei giudizi sull'Egitto. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
30 20 Nell'anno undicesimo, il primo mese, il settimo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
30 21 «Figlio d'uomo, io ho spezzato il braccio del Faraone, re d'Egitto; ed ecco, non è stato fasciato mettendovi medicamenti né fasciato con bende per renderlo forte abbastanza per maneggiare una spada».
30 22 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro il Faraone, re d'Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello forte, quanto quello già spezzato e gli farò cadere di mano la spada.
30 23 Disperderò quindi gli Egiziani fra le nazioni e li disseminerò per vari paesi.
30 24 Fortificherò le braccia del re di Babilonia e gli metterò in mano la mia spada, ma spezzerò le braccia del Faraone che gemerà davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte.
30 25 Così fortificherò le braccia del re di Babilonia ma le braccia del Faraone cadranno; riconosceranno che io sono l'Eterno, quando metterò la mia spada in mano del re di Babilonia, ed egli la stenderà contro il paese d'Egitto.
30 26 Disperderò gli Egiziani fra le nazioni a e li disseminerò per vari paesi. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
31 1 Nell'anno undicesimo, il terzo mese, il primo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
31 2 «Figlio d'uomo, di' al Faraone, re d'Egitto, e alla sua moltitudine: A chi somigli tu nella tua grandezza?
31 3 Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra di una foresta, dal tronco elevato e dalla cima che si ergeva tra folti rami.
31 4 Le acque lo facevano crescere, l'acqua del sottosuolo l'aveva reso elevato, con i suoi fiumi che scorrevano tutt'intorno al luogo dov'era piantato, mentre mandava i suoi ruscelli a tutti gli alberi della campagna.
31 5 Perciò la sua altezza si era elevata sopra tutti gli alberi della campagna, i suoi rami si erano moltiplicati, le sue fronde si erano allungate per l'abbondanza delle acque durante la sua crescita.
31 6 Tutti gli uccelli del cielo facevano il nido tra i suoi rami, tutte le bestie della campagna figliavano sotto le sue fronde e tutte le grandi nazioni dimoravano alla sua ombra.
31 7 Era bello nella sua grandezza per la lunghezza dei suoi rami, perché la sua radice era presso acque abbondanti.
31 8 I cedri non lo superavano nel giardino a di DIO, i cipressi non riuscivano ad eguagliare i suoi rami e i castagni non erano neppure come le sue fronde nessun albero nel giardino di DIO gli era pari in bellezza.
31 9 L'avevo reso bello nell'abbondanza dei suoi rami, per cui lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden, che erano nel giardino di DIO».
31 10 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché si è elevato in altezza e ha posto la sua cima tra folti rami e il suo cuore si è insuperbito nella sua altezza,
31 11 lo darò in mano del più potente fra le nazioni, perché faccia di lui ciò che gli piace; io l'ho scacciato per la sua malvagità.
31 12 Stranieri, i più terribili fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'hanno abbandonato; i suoi rami sono caduti sui monti e in tutte le valli e le sue fronde giacciono spezzate presso tutti i corsi d'acqua del paese; tutti i popoli della terra sono discesi allontanandosi dalla sua ombra e l'hanno abbandonato.
31 13 Sulle sue rovine si posano tutti gli uccelli del cielo e sulle sue fronde sono tutte le bestie della campagna,
31 14 perché nessun albero piantato presso le acque si insuperbisca per la sua altezza, non sporga più la sua cima tra folti rami e perché nessun albero che beve acqua si innalzi per la sua forza nella sua altezza, perché sono tutti dati alla morte, alle profondità della terra, in mezzo ai figli degli uomini, tra quelli che scendono nella fossa».
31 15 Così dice il Signore, l'Eterno: «Nel giorno in cui discese nello Sceol, io feci fare cordoglio; per lui copersi l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque furono fermate; per lui feci fare cordoglio al Libano e per lui tutti gli alberi della campagna appassirono.
31 16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nello Sceol, assieme a quelli che scendono nella fossa; e nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi dell'Eden, i più scelti e i più belli del Libano, tutti quelli che si abbeveravano alle acque.
31 17 Anch'essi discesero con lui nello Sceol tra quelli uccisi dalla spada, sì, quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni.
31 18 A chi dunque somigli per gloria e grandezza fra gli alberi dell'Eden? Tuttavia sarai precipitato con gli alberi dell'Eden nelle profondità della terra; giacerai in mezzo agl'incirconcisi, insieme a quelli uccisi dalla spada. Questo è ciò che sarà del Faraone e di tutta la sua moltitudine», dice il Signore, l'Eterno.
32 1 Nell'anno dodicesimo, il dodicesimo mese, il primo giorno del mese avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
32 2 «Figlio d'uomo, innalza una lamentazione sul Faraone, re d'Egitto, e digli: Tu eri simile ad un leoncello fra le nazioni; eri come un dragone nei mari e ti slanciavi nei tuoi fiumi, agitando le acque con i tuoi piedi e intorbidandone i fiumi».
32 3 Così dice il Signore l'Eterno: «Stenderò su di te la mia rete con un'assemblea di molti popoli che ti tireranno su con la mia rete.
32 4 Ti abbandonerò quindi sulla terra e ti getterò in aperta campagna, farò posare su di te tutti gli uccelli del cielo a e sazierò di te le bestie di tutta la terra.
32 5 Getterò la tua carne sui monti e riempirò le valli con il cumulo delle tue carcasse.
32 6 Darò pure da bere alla terra col flusso del tuo sangue, fino ai monti, e gli alvei saranno pieni di te.
32 7 Quando ti estinguerò, coprirò i cieli e ne oscurerò le stelle, coprirò il sole con una nuvola e la luna non darà più la sua luce,
32 8 Su di te oscurerò tutti i luminari splendenti nel cielo e manderò le tenebre sul tuo paese», dice il Signore, l'Eterno.
32 9 «Affliggerò il cuore di molti popoli, quando farò giungere la tua distruzione fra le nazioni, in paesi che non conosci.
32 10 Farò stupire per te molti popoli, e i loro re saranno presi da grande spavento per causa tua, quando brandirò la mia spada davanti a loro; ognuno di essi tremerà ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della tua caduta».
32 11 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «La spada del re di Babilonia ti piomberà addosso.
32 12 Farò cadere la tua moltitudine con le spade di uomini potenti, tutti quanti i più terribili fra le nazioni; essi distruggeranno l'orgoglio dell'Egitto e tutta la sua moltitudine sarà annientata.
32 13 Farò perire tutto il suo bestiame sulle rive delle grandi acque che non saranno più intorbidate da piede d'uomo, né unghia di bestia le intorbiderà.
32 14 Allora lascerò posare le loro acque e farò scorrere i loro fiumi come olio», dice il Signore, l'Eterno.
32 15 «Quando renderò il paese d'Egitto una desolazione e il paese sarà spogliato di ciò che conteneva, quando colpirò tutti i suoi abitanti, allora riconosceranno che io sono l'Eterno.
32 16 Questa è una lamentazione che innalzeranno per lui, la innalzeranno per lui le figlie delle nazioni; la innalzeranno sull'Egitto e su tutta la sua moltitudine», dice il Signore, l'Eterno.
32 17 Nel dodicesimo anno, il quindicesimo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
32 18 «Figlio d'uomo, intona un lamento sulla moltitudine dell'Egitto e falla scendere nelle profondità della terra, lei e le figlie delle nazioni famose, assieme a quelli che scendono nella fossa,
32 19 Chi mai sorpassi in bellezza? Scendi e sii posto a giacere con gl'incirconcisi,
32 20 Essi cadranno in mezzo agli uccisi di spada. Esso è consegnato alla spada, lo trascinano con tutte le sue moltitudini.
32 21 I più forti fra i prodi assieme a quelli che l'aiutavano gli parleranno di mezzo allo Sceol: "Sono scesi e giacciono con gli incirconcisi, trafitti dalla spada!
32 22 Là è l'Assiria con tutta la sua moltitudine con i suoi sepolcri intorno a lei; sono tutti uccisi, caduti per la spada.
32 23 I suoi sepolcri sono posti nelle profondità della fossa e la sua moltitudine è intorno al suo sepolcro; tutti sono uccisi, caduti per la spada, essi che spargevano il terrore sulla terra dei viventi.
32 24 Là è Elam, con tutta la sua moltitudine intorno al suo sepolcro; sono tutti uccisi, caduti di spada, scesi incirconcisi nelle profondità della terra, essi che spargevano il terrore sulla terra dei viventi; ora portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa.
32 25 Hanno posto il suo letto in mezzo agli uccisi con tutta la sua moltitudine, con i suoi sepolcri intorno a lui; sono tutti incirconcisi, trafitti dalla spada, perché avevano sparso il terrore sulla terra dei viventi; ora però portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa; sono stati posti in mezzo agli uccisi.
32 26 Là è Mescek, Tubal e tutta la loro moltitudine, con i suoi sepolcri intorno a lui; sono tutti incirconcisi, trafitti dalla spada, perché spargevano il terrore sulla terra dei viventi.
32 27 Non giacciono con gli eroi caduti degli incirconcisi, che sono scesi nello Sceol, con le loro armi da guerra, e le cui spade sono state poste sotto le loro teste; ma la punizione delle loro iniquità starà attaccata alle loro ossa, anche se il terrore di questi prodi era grande sulla terra dei viventi.
32 28 Sì, tu sarai frantumato in mezzo agl'incirconcisi e giacerai con i trafitti dalla spada.
32 29 Là è Edom, con i suoi re e tutti i suoi principi che, nonostante il loro valore, sono posti assieme ai trafitti dalla spada. Anch'essi giacciono con gl'incirconcisi e con quelli che scendono nella fossa.
32 30 Là sono tutti i principi del nord e tutti i Sidoni, che sono discesi con i trafitti confusi per il terrore che incutevano con la loro potenza. Giacciono incirconcisi con i trafitti dalla spada e portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa.
32 31 Il Faraone li vedrà e si consolerà per tutta la sua moltitudine; il Faraone e tutto il suo esercito saranno trafitti dalla spada», dice il Signore l'Eterno.
32 32 «Anche se ho lasciato spargere il suo terrore nella terra dei viventi, il Faraone con tutta la sua moltitudine sarà posto a giacere in mezzo agl'incirconcisi, con i trafitti dalla spada», dice il Signore, l'Eterno.
33 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
33 2 «Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Quando farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende un uomo dai suoi confini e lo pone come sentinella,
33 3 se vede la spada venire contro il paese, e suona la tromba e avverte il popolo,
33 4 chiunque ode il suono della tromba e non fa caso all'avvertimento, se la spada viene e lo porta via, il suo sangue sarà sul suo capo.
33 5 Egli ha udito il suono della tromba, ma non ha fatto caso all'avvertimento, il suo sangue sarà su di lui. Chi invece ha fatto caso all'avvertimento salverà la sua vita
33 6 Ma se la sentinella vede la spada venire e non suona la tromba per avvertire il popolo, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà portato via per la propria iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella.
33 7 Così, o figlio d'uomo, io ti ho stabilito sentinella per la casa d'Israele; perciò ascolta la parola dalla mia bocca e avvertili da parte mia.
33 8 Quando dico all'empio: "Empio, tu morirai sicuramente" e tu non parli per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morirà per la sua iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla tua mano.
33 9 Se però tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via ed egli non si allontana dalla sua via, egli morirà per la sua iniquità, ma tu salverai la tua anima.
33 10 Ora tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite così: "Se le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono sopra di noi e a motivo d'essi languiamo, come potremo vivere?"
33 11 Di' loro: Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perché mai dovreste morire, o casa d'Israele?
33 12 Perciò tu, figlio d'uomo, di' ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno del suo peccato; così pure l'empietà dell'empio non lo farà cadere nel giorno in cui si allontanerà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà.
33 13 Quando dico al giusto che sicuramente vivrà, se confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, ma morirà per l'iniquità che ha commesso.
33 14 Quando invece dico all'empio: "Tu morirai sicuramente", se si allontana dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto,
33 15 se l'empio rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato e cammina secondo gli statuti della vita, senza commettere l'iniquità, egli certamente vivrà, non morirà.
33 16 Nessuno dei peccati da lui commessi sarà più ricordato contro di lui; egli ha compiuto ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.
33 17 Ma i figli del tuo popolo dicono: "La via del Signore non è giusta" mentre è la loro via che non è giusta.
33 18 Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, per questo egli morirà.
33 19 Quando invece l'empio si allontana dalla sua empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo egli vivrà.
33 20 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Io giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», In occasione della presa di Gerusalemme
33 21 Nel dodicesimo anno della nostra cattività, il decimo mese, il quinto giorno del mese, avvenne che arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme e mi disse: «La città è presa».
33 22 La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano dell'Eterno si era posata su di me e mi aveva aperto la bocca così, quando quello giunse da me al mattino la mia bocca fu aperta e non fui più muto.
33 23 La parola dell'Eterno mi fu quindi rivolta, dicendo:
33 24 «Figlio d'uomo, gli abitanti di quelle rovine nel paese d'Israele dicono: "Abrahamo, era solo ed ebbe il possesso del paese, ma noi siamo molti e il possesso del paese è dato a noi".
33 25 Perciò di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Voi mangiate la carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli versate il sangue e vorreste possedere il paese.
33 26 Vi appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno contamina la moglie del proprio vicino e vorreste possedere il paese.
33 27 Di' loro così: dice il Signore, l'Eterno: Com'è vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine periranno di spada, quelli che sono in aperta campagna li darò in pasto alle bestie e quelli che sono nelle fortezze e nelle caverne moriranno di peste.
33 28 Ridurrò il paese a una desolazione e a un deserto, l'orgoglio della sua forza verrà meno e i monti d'Israele saranno così desolati che nessuno più vi passerà.
33 29 Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando avrò ridotto il paese a una desolazione e a un deserto per tutte le abominazioni che hanno commesso.
33 30 Quanto a te, figlio d'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te presso le mura e sulle porte delle case, si parlano l'un l'altro, dicendo ognuno al proprio fratello: "Venite a sentire qual è la parola che viene dall'Eterno"
33 31 Così vengono da te come fa la gente, si siedono davanti a te come il mio popolo e ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; con la loro bocca, infatti mostrano tanto amore, ma il loro cuore va dietro al loro ingiusto guadagno.
33 32 Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene uno strumento; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.
33 33 Ma quando la cosa avverrà (ed ecco sta per avvenire) riconosceranno che in mezzo a loro c'è stato un profeta».
34 1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo:
34 2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele; profetizza e di' a quei pastori: Così dice il Signore, l'Eterno: Guai ai pastori d'Israele che pascolano se stessi! I pastori non dovrebbero invece pascere il gregge?
34 3 Voi mangiate il grasso, vi vestite di lana, ammazzate le pecore grasse, ma non pascete il gregge.
34 4 Non avete fortificato le pecore deboli, non avete curato la malata, non avete fasciato quella ferita, non avete riportato a casa la smarrita e non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con forza e durezza.
34 5 Così esse per mancanza di pastore si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le fiere della campagna e si sono disperse.
34 6 Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e su ogni alto colle; sì, le mie pecore sono state disperse su tutta la faccia del paese, e nessuno è andato in cerca di loro, o ne ha avuto cura».
34 7 Perciò, o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno:
34 8 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «poiché le mie pecore sono divenute una preda, le mie pecore sono andate in pasto a tutte le fiere della campagna per mancanza di un pastore e perché i miei pastori non sono andati in cerca delle mie pecore, ma i pastori hanno pasciuto se stessi e non hanno pasciuto le mie pecore».
34 9 Perciò, o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno:
34 10 Così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro i pastori; chiederò loro conto delle mie pecore e li farò smettere dal pascere le pecore. I pastori non pasceranno più se stessi, perché strapperò le mie pecore dalla loro bocca e non saranno più il loro pasto».
34 11 Poiché così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stesso andrò in cerca delle mie pecore e ne avrò cura.
34 12 Come un pastore ha cura del suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io avrò cura delle mie pecore e le strapperò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di dense tenebre.
34 13 Le farò uscire di tra i popoli e le radunerò da vari paesi; le ricondurrò sul loro suolo e le pascerò sui monti d'Israele, lungo i corsi d'acqua e in tutti i luoghi abitati del paese.
34 14 Le pascerò in buoni pascoli e il loro ovile sarà sugli alti monti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e pascoleranno in ricchi pascoli sui monti d'Israele.
34 15 Io stesso pascerò le mie pecore e le farò riposare», dice il Signore, l'Eterno.
34 16 «Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, fortificherò la malata ma distruggerò la grassa e la forte; le pascerò con giustizia.
34 17 Quanto a voi, o pecore mie», così dice il Signore, l'Eterno, «ecco, io giudicherò tra pecora e pecora, tra montoni e capri.
34 18 Vi pare piccola cosa il pascolare nel buon pascolo e poi pestare con i piedi ciò che rimane del vostro pascolo, o bere acque limpide e poi intorbidire con i piedi quel che resta?
34 19 Così le mie pecore devono mangiare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e devono bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidito».
34 20 Perciò così dice loro il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stesso giudicherò fra la pecora grassa e la pecora magra.
34 21 Poiché voi avete spinto con il fianco e con la spalla e avete dato cornate a tutte le pecore deboli fino a disperderle in giro.
34 22 io salverò le mie pecore e non diventeranno più una preda, e giudicherò fra pecora e pecora.
34 23 Stabilirò su di esse un solo pastore che le pascolerà, il mio servo Davide, Egli le pascolerà e sarà il loro pastore.
34 24 E io l'Eterno, sarò il loro DIO e il mio servo Davide sarà principe in mezzo a loro. Io l'Eterno, ho parlato.
34 25 Stabilirò con esse un patto di pace e farò sparire le belve malefiche dal paese; così esse potranno dimorare al sicuro nel deserto e dormire nelle foreste.
34 26 E renderò loro i luoghi intorno al mio colle una benedizione; farò scendere la pioggia a suo tempo, e saranno piogge di benedizione.
34 27 L'albero della campagna darà il suo frutto e la terra darà i suoi prodotti. Esse staranno al sicuro sul loro suolo e riconosceranno che io sono l'Eterno, quando spezzerò le sbarre del loro giogo e le libererò dalla mano di quelli che le tenevano in schiavitù.
34 28 E non saranno più preda delle nazioni né le divoreranno più le fiere della campagna, ma dimoreranno al sicuro a e nessuno le spaventerà.
34 29 Farò sorgere per loro un giardino di grande fama; non saranno più consumate dalla fame nel paese e non porteranno più il vituperio delle nazioni.
34 30 Così riconosceranno che io, l'Eterno, il loro DIO, sono con loro, e che essi, la casa d'Israele, sono il mio popolo», dice il Signore, l'Eterno.
34 31 «Voi siete le mie pecore, le pecore del mio pascolo; siete uomini e io sono il vostro DIO», dice l'Eterno.
35 1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
35 2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso il monte Seir e profetizza contro di esso,
35 3 e digli: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o monte Seir. Io stenderò la mia mano contro di te e ti renderò una desolazione e un deserto.
35 4 Io ridurrò le tue città in rovine e tu diventerai una desolazione. Allora riconoscerai che io sono l'Eterno.
35 5 Poiché tu hai avuto un'antica inimicizia e hai consegnato i figli d'Israele in balìa della spada al tempo della loro calamità, quando la loro iniquità era giunta al colmo.
35 6 Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «ti riserbo per il sangue e il sangue ti inseguirà; poiché non hai odiato il sangue, il sangue ti inseguirà.
35 7 Così ridurrò il monte Seir in una desolazione e in un deserto e sterminerò da esso chi va e chi viene.
35 8 Riempirò i suoi monti dei suoi uccisi; sui tuoi colli, nelle tue valli e in tutti i tuoi burroni cadranno gli uccisi dalla spada.
35 9 Ti ridurrò una desolazione perpetua e le tue città non saranno più abitate; allora riconoscerete che io sono l'Eterno.
35 10 Poiché hai detto: "Quelle due nazioni e quei due paesi saranno miei; noi li possederemo" anche se là c'era l'Eterno,
35 11 com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io agirò con la tua stessa ira e con la gelosia che hai dimostrato nel tuo odio contro di essi e mi farò conoscere in mezzo a loro, quando ti giudicherò.
35 12 Tu allora riconoscerai che io, l'Eterno, ho udito tutti gli insulti che hai proferito contro i monti d'Israele, dicendo: "Sono desolati; sono dati a noi per divorare"
35 13 Con la vostra bocca vi siete vantati contro di me e avete moltiplicato contro di me le vostre parole: ho udito ogni cosa».
35 14 Così dice il Signore, l'Eterno: «Quando tutta la terra si rallegrerà, io ti ridurrò una desolazione.
35 15 Poiché ti sei rallegrato perché l'eredità della casa d'Israele era ridotta una desolazione, così io farò con te: diventerai una desolazione, o monte Seir, e anche tutto quanto Edom. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
36 1 «Tu figlio d'uomo, profetizza ai monti d'Israele e di' O monti d'Israele, ascoltate la parola dell'Eterno.
36 2 Così dice il Signore, l'Eterno: Poiché il nemico ha detto di voi: ah, ah! I colli eterni sono divenuti nostro possesso profetizza e di':
36 3 Così dice il Signore, l'Eterno: Si, poiché hanno voluto devastarvi e inghiottirvi da ogni lato per farvi diventare possesso del resto delle nazioni e perché siete stati oggetto dei discorsi delle male lingue e delle calunnie della gente»,
36 4 perciò, o monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno. Così dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli ai burroni e alle valli, ai luoghi devastati e desolati e alle città abbandonate che sono divenute preda e oggetto di disprezzo del resto delle nazioni d'intorno.
36 5 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Sì nel fuoco della mia gelosia io parlo contro il resto delle nazioni e contro tutto Edom che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del cuore e disprezzo dell'anima, per cacciarlo come preda.
36 6 Perciò profetizza alla terra d'Israele e di' ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io ho parlato nella mia gelosia e nel mio furore, perché voi avete portato il vituperio delle nazioni»,
36 7 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Io ho alzato la mano in giuramento: le nazioni che mi circondano porteranno anch'esse il loro vituperio.
36 8 Ma voi o monti d'Israele, metterete i vostri rami e porterete i vostri frutti per il mio popolo d'Israele; sì, esso sta per tornare.
36 9 Poiché ecco, io sono per voi, mi volgerò verso di voi e sarete coltivati e seminati.
36 10 Farò moltiplicare su di voi gli uomini, tutta la casa d'Israele, le città saranno abitate e le rovine ricostruite
36 11 Farò moltiplicare su di voi uomini e bestie; moltiplicheranno e saranno fecondi. Vi farò abitare come nei tempi passati e vi farò del bene più che ai vostri inizi; allora riconoscerete che io sono l'Eterno,
36 12 Sì, farò camminare su di voi degli uomini, il mio popolo d'Israele, essi vi possederanno e voi sarete la loro eredità e non li priverete più dei loro figli».
36 13 Così dice il Signore, l'Eterno: «Poiché vi dicono: "Sei un paese che ha divorato gli uomini e ha privato la tua nazione di figli"
36 14 perciò non divorerai più gli uomini e non priverai più la tua nazione di figli», dice il Signore, l'Eterno.
36 15 «Non ti farò più sentire gli scherni delle nazioni e tu non porterai più il vituperio dei popoli e non farai più cadere la tua nazione», dice il Signore, l'Eterno.
36 16 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
36 17 «Figlio d'uomo, quando quelli della casa d'Israele abitavano nel loro paese, lo contaminavano con la loro condotta e le loro azioni; la loro condotta davanti a me era come impurità della donna durante il suo ciclo mestruale.
36 18 Perciò riversai su di loro il mio furore per il sangue che avevano sparso sul paese e per gl'idoli con i quali lo avevano contaminato.
36 19 Così li dispersi fra le nazioni e furono disseminati per tutti i paesi, li giudicai secondo la loro condotta e secondo le loro azioni.
36 20 Arrivati fra le nazioni dove erano andati, profanarono il mio santo nome, perché di loro si diceva: "Costoro sono il popolo dell'Eterno, eppure hanno dovuto uscire dal suo paese".
36 21 Così io ebbi riguardo del mio santo nome che la casa d'Israele aveva profanato fra le nazioni dov'erano andati.
36 22 Perciò di' alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: «Io agisco così non a motivo di voi, o casa d'Israele, ma per amore del mio santo nome, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati.
36 23 Io santificherò il mio grande nome profanato fra le nazioni, che avete profanato nel loro mezzo. Le nazioni riconosceranno che io sono l'Eterno», dice il Signore, l'Eterno, «quando sarò santificato in voi davanti ai loro occhi.
36 24 Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi e vi ricondurrò nel vostro paese.
36 25 Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli.
36 26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
36 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti.
36 28 Abiterete nel paese che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro DIO.
36 29 Vi libererò da tutte le vostre impurità; chiamerò il frumento, lo farò abbondare e non manderò più contro di voi la fame.
36 30 Farò moltiplicare il frutto degli alberi e il prodotto dei campi, affinché non subiate più il vituperio della fame tra le nazioni.
36 31 Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni che non erano buone e diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi per le vostre iniquità e le vostre abominazioni.
36 32 Non è per amore di voi che io opero», dice il Signore, l'Eterno, «sappiatelo bene. Vergognatevi e siate confusi a motivo delle vostre vie, o casa d'Israele».
36 33 Così dice il Signore, l'Eterno: «Nel giorno in cui vi purificherò da tutte le vostre iniquità, vi farò abitare nuovamente le città, e le rovine saranno ricostruite.
36 34 La terra desolata sarà coltivata, invece di essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti.
36 35 E diranno: "Questa terra che era desolata è divenuta come il giardino dell'Eden, e le città devastate, desolate e rovinate sono ora fortificate e abitate".
36 36 Allora le nazioni che saranno rimaste intorno a voi riconosceranno che io. l'Eterno, ho ricostruito i luoghi distrutti e piantato la terra desolata. Io l'Eterno, ho parlato e lo farò».
36 37 Così dice il Signore, l'Eterno: «Sarò nuovamente supplicato dalla casa d'Israele di compiere questo per loro: io moltiplicherò i loro uomini come un gregge.
36 38 Come un gregge di pecore consacrate, come il gregge di Gerusalemme, nelle sue feste solenni, così le città devastate saranno riempite di greggi di uomini. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno».
37 1 La mano dell'Eterno fu sopra me, mi portò fuori nello Spirito dell'Eterno e mi depose in mezzo a una valle che era piena di ossa.
37 2 Quindi mi fece passare vicino ad esse, tutt'intorno; ed ecco, erano in grandissima quantità sulla superficie della valle; ed ecco, erano molto secche.
37 3 Mi disse: «Figlio d'uomo, possono queste ossa rivivere?». Io risposi: «O Signore, o Eterno, tu lo sai».
37 4 Mi disse ancora: «Profetizza a queste ossa e di' loro: Ossa secche, ascoltate la parola dell'Eterno.
37 5 Così dice il Signore, l'Eterno, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete.
37 6 Metterò su di voi la carne, vi coprirò di pelle e metterò in voi lo spirito, e vivrete; allora riconoscerete che io sono l'Eterno».
37 7 Così profetizzai come mi era stato comandato; mentre profetizzavo, ci fu un rumore; ed ecco uno scuotimento; quindi le ossa si accostarono l'una all'altra.
37 8 Mentre guardavo, ecco crescere su di esse i tendini e la carne, che la pelle ricoprì; ma non c'era in loro lo spirito.
37 9 Allora egli mi disse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio d'uomo e di' allo spirito: Così dice il Signore, l'Eterno: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi uccisi, perché vivano»,
37 10 Così profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi, e ritornarono in vita e si alzarono in piedi: erano un esercito grande, grandissimo.
37 11 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco essi dicono: le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita e noi siamo perduti
37 12 Perciò profetizza e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io aprirò i vostri sepolcri, vi farò uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d'Israele.
37 13 Riconoscerete che io sono l'Eterno, quando aprirò i vostri sepolcri e vi farò uscire dalle vostre tombe, o popolo mio.
37 14 Metterò in voi il mio Spirito e voi vivrete, e vi porrò sulla vostra terra; allora riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato e ho portato a compimento la cosa», dice l'Eterno.
37 15 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
37 16 «Tu, figlio d'uomo, prenditi un pezzo di legno e su di esso scrivi: "Per Giuda e per i figli d'Israele, suoi compagni". Poi prenditi un altro pezzo di legno e su di esso scrivi: "Per Giuseppe bastone di Efraim e di tutta la casa d'Israele, suoi compagni".
37 17 Avvicinali quindi l'uno all'altro in un solo legno, affinché diventino una sola cosa nella tua mano.
37 18 Quando i figli del tuo popolo ti parleranno, dicendo: "Ci vuoi spiegare che cosa significano queste cose per te?"
37 19 tu dirai loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io prenderò il legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribù d'Israele che sono suoi compagni, e li unirò a questo, cioè al legno di Giuda, per farne un solo legno; essi diventeranno così una sola cosa nella mia mano.
37 20 Tieni nella tua mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto
37 21 e di' loro: Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati, li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese,
37 22 e farò di loro una sola nazione nel paese, sui monti d'Israele, un solo re regnerà su tutti loro; non saranno più due nazioni né saranno più divisi in due regni.
37 23 Non si contamineranno più con i loro idoli, con le loro abominazioni e con tutte le loro trasgressioni; li libererò da tutti i luoghi dove hanno abitato dove hanno peccato, e li purificherò; così saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO.
37 24 Il mio servo Davide sarà re su di loro e ci sarà un unico pastore per tutti; essi cammineranno nei miei decreti, osserveranno i miei statuti e li metteranno in pratica.
37 25 E abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri. Vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli per sempre, e il mio servo Davide sarà loro principe per sempre.
37 26 Stabilirò con loro un patto di pace: sarà un patto eterno con loro, li renderò stabili, li moltiplicherò e metterò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.
37 27 La mia dimora sarà presso di loro; sì, io sarò il loro DIO ed essi saranno il mio popolo.
37 28 Anche le nazioni riconosceranno che io, l'Eterno, santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre».
38 1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
38 2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, principe di Rosh, Mescek e Tubal, e profetizza contro di lui,
38 3 e di' Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Gog, principe di Rosh, di Mescek e di Tubal.
38 4 Io ti farò tornare indietro, metterò uncini nelle tue mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti vestiti splendidamente, una grande moltitudine con scudi grandi e piccoli, tutti maneggianti la spada
38 5 e con loro la Persia, l'Etiopia e Put tutti con scudi ed elmi.
38 6 Gomer, e tutte le sue schiere, la casa di Togarmah, le estreme parti del nord e tutte le sue schiere, molti popoli sono con te.
38 7 Preparati e sii pronto, tu con tutte le tue moltitudini radunate intorno a te, e sii per loro un guardiano.
38 8 Dopo molti giorni tu sarai punito. Negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, i cui abitanti sono stati raccolti da molti popoli, sui monti d'Israele, che sono stati per tanto tempo una desolazione; ora essi, fatti uscire di fra i popoli, abiteranno tutti al sicuro.
38 9 Tu salirai, verrai come un uragano, sarai come una nuvola che ricopre il paese, tu con tutte le tue schiere e molti popoli con te».
38 10 Così dice il Signore, l'Eterno: «In quel giorno accadrà che ti verranno in mente dei pensieri e concepirai un malvagio disegno.
38 11 Dirai: o salirò contro questo paese di villaggi senza mura, andrò contro gente tranquilla che abita al sicuro, che dimora tutta in luoghi senza mura e non ha né sbarre né porte
38 12 per saccheggiare e fare bottino, per stendere la tua mano contro luoghi devastati ora ripopolati e contro un popolo raccolto fra le nazioni, che si è procurato bestiame e ricchezze e dimora sulle alture del paese.
38 13 Sceba, Dedan, i mercanti di Tarshish, e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: "Sei venuto per saccheggiare? Hai radunato la tua moltitudine per fare bottino, per portare via argento e oro, per prendere bestiame e beni, per fare un grosso bottino?"
38 14 Perciò, figlio d'uomo, profetizza e di' a Gog: Così dice il Signore, l'Eterno: In quel giorno, quando il mio popolo d'Israele dimorerà al sicuro non lo saprai tu?
38 15 Verrai dalla tua dimora, dalle estreme parti del nord, tu e molti popoli con te, tutti a cavallo, una grande moltitudine e un potente esercito.
38 16 Salirai contro il mio popolo d'Israele, come una nuvola che copre il paese. Questo avverrà negli ultimi giorni: ti condurrò contro il mio paese affinché le nazioni mi conoscano, quando sarò santificato in te davanti ai loro occhi. o Gog».
38 17 Così dice il Signore, l'Eterno: «Non sei tu quello di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi i profeti d'Israele, i quali per anni, in quei giorni, profetizzarono che ti avrei fatto venire contro di loro?
38 18 Ma avverrà in quel giorno, nel giorno in cui Gog, verrà contro la terra d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «che il mio furore mi salirà alle narici.
38 19 Nella mia gelosia e nel fuoco della mia ira, io dichiaro che in quel giorno ci sarà certamente un grande scuotimento nel paese d'Israele:
38 20 davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie della campagna, tutti i rettili che strisciano sul suolo e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra; i monti saranno rovesciati, i luoghi scoscesi crolleranno e tutte le mura cadranno al suolo.
38 21 Io chiamerò contro di lui la spada su tutti i miei monti», dice il Signore, l'Eterno, «la spada di ognuno si volgerà contro il proprio fratello.
38 22 Eseguirò il mio giudizio su di lui con la peste e col sangue e farò piovere su di lui, sulle sue schiere e sui molti popoli che sono con lui, pioggia scrosciante, pietre di ghiaccio, fuoco e zolfo
38 23 Così mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, e riconosceranno che io sono l'Eterno».
39 1 «Tu, figlio d'uomo, profetizza contro Gog e di' Così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te principe di Rosh, di Mescek e di Tubal.
39 2 Ti farò tornare indietro, ti alletterò, ti farò salire dalle estreme parti del nord e ti condurrò sui monti d'Israele.
39 3 Scuoterò l'arco dalla tua mano sinistra e ti farò cadere le frecce dalla mano destra.
39 4 Cadrai sui monti d'Israele, tu con tutte le tue schiere e con i popoli che sono con te; ti darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d'ogni specie e alle bestie dei campi.
39 5 Cadrai in aperta campagna, perché io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno.
39 6 «E manderò fuoco su Magog e su quelli che abitano sicuri nelle isole, e riconosceranno che io sono l'Eterno.
39 7 Così farò conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo d'Israele e non lascerò più profanare il mio santo nome, e le nazioni riconosceranno che io sono l'Eterno, il Santo in Israele.
39 8 Ecco, la cosa avverrà e si compirà», dice il Signore, l'Eterno; «questo è il giorno di cui ho parlato.
39 9 Allora gli abitanti delle città d'Israele usciranno, daranno fuoco e bruceranno armi, scudi grandi e piccoli, mazze e lance, e con queste faranno fuoco per sette anni.
39 10 Non dovranno prendere legna dalla campagna e neppure tagliarne nelle foreste, perché faranno fuoco con quelle armi, così spoglieranno quelli che li spogliavano e prederanno quelli che li predavano», dice il Signore, l'Eterno.
39 11 «In quel giorno avverrà che darò a Gog, là in Israele un luogo per sepoltura, la valle di Abarim, a est del mare; essa ostruirà il passaggio ai viandanti, perché là sarà sepolto Gog con tutta la sua moltitudine; e quel luogo sarà chiamato la Valle di Hammon-Gog.
39 12 La casa d'Israele, per purificare il paese, impiegherà ben sette mesi a seppellirli.
39 13 Li seppellirà tutto il popolo del paese, ed essi acquisteranno fama il giorno in cui mi glorificherò», dice il Signore, l'Eterno.
39 14 «Sceglieranno degli uomini che percorreranno in continuazione il paese per seppellire, con l'aiuto dei viandanti, i corpi di quelli che sono rimasti sulla superficie della terra, per purificarla; alla fine dei sette mesi faranno questa ricerca.
39 15 Chiunque percorrerà il paese, al vedere un osso d'uomo, vi porrà vicino un segno indicatore, finché i seppellitori non lo seppelliranno nella Valle di Hammon-Gog.
39 16 Hamonah sarà pure il nome di una città. Così purificheranno il paese.
39 17 Quanto a te, figlio d'uomo», così dice il Signore, l'Eterno: «Di' agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie dei campi: Radunatevi e venite. Raccoglietevi da ogni parte al posto del massacro che compirò per voi, un grande massacro sui monti d'Israele, perché mangiate carne e beviate sangue.
39 18 Mangerete carne di uomini potenti e berrete sangue di principi della terra: come se fossero tutti montoni, agnelli capri e tori ingrassati in Bashan.
39 19 Mangerete grasso a sazietà e berrete sangue fino all'ebbrezza al pasto del massacro che compirò per voi.
39 20 Alla mia tavola vi sazierete di cavalli e di cavalieri, di uomini potenti e di guerrieri d'ogni sorta», dice il Signore, l'Eterno.
39 21 «Manifesterò la mia gloria fra le nazioni e tutte le nazioni vedranno il mio giudizio che ho compiuto e la mia mano che ho posto su di loro.
39 22 Così da quel giorno in poi la casa d'Israele riconoscerà che io sono l'Eterno, il suo DIO;
39 23 e le nazioni riconosceranno che fu per la sua iniquità che la casa d'Israele andò in cattività, perché mi era stata infedele, perciò ho nascosto loro la mia faccia, li ho dati in mano dei loro nemici e sono caduti tutti di spada.
39 24 Li ho trattati secondo la loro impurità e secondo le loro trasgressioni e ho nascosto loro la mia faccia».
39 25 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ora farò tornare Giacobbe dalla cattività, avrò compassione di tutta la casa d'Israele e sarò geloso del mio santo nome,
39 26 dopo che hanno portato il loro vituperio e la pena di tutte le loro infedeltà che avevano commesso contro di me, mentre dimoravano al sicuro nel loro paese e nessuno li spaventava.
39 27 Quando li ricondurrò dai popoli e li raccoglierò dai paesi dei loro nemici e sarò santificato in loro agli occhi di molte nazioni,
39 28 essi riconosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO, che li ha fatti andare in cattività fra le nazioni, ma li ha pure radunati assieme nel loro paese, senza lasciarne fuori neppure uno.
39 29 Non nasconderò più loro la mia faccia, perché spanderò il mio Spirito sulla casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno.
40 1 Nell'anno venticinquesimo della nostra cattività, all'inizio dell'anno, il decimo giorno del mese, nel quattordicesimo anno da quando la città era stata presa, in quello stesso giorno la mano dell'Eterno fu sopra di me; e mi trasportò là.
40 2 In visioni di DIO mi trasportò nel paese d'Israele e mi posò su un monte altissimo, sul quale c'era dal lato sud una costruzione che sembrava una città.
40 3 Egli mi condusse là, ed ecco un uomo, il cui aspetto era come l'aspetto di bronzo, con in mano una cordicella di lino e una canna per misurare; egli stava in piedi, sulla porta.
40 4 Quell'uomo mi disse: «Figlio d'uomo, guarda con i tuoi occhi, ascolta con i tuoi orecchi e fa' attenzione a tutte le cose che ti mostrerò, poiché tu sei stato condotto qui perché io te le mostri. Riferisci alla casa d'Israele tutto ciò che vedrai».
40 5 Ed ecco, c'era un muro all'esterno del tempio, tutt'intorno. La canna per misurare in mano all'uomo era lunga sei cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò la larghezza del muro: era una canna, e l'altezza una canna.
40 6 Poi venne alla porta che guarda a est, salì i suoi gradini e misurò la soglia della porta: era una canna di larghezza; anche l'altra soglia era una canna di larghezza.
40 7 Ogni camera misurava una canna di lunghezza e una canna di larghezza. Fra le camere c'era uno spazio di cinque cubiti. La soglia della porta vicina all'atrio della porta interna era di una canna.
40 8 Misurò anche l'atrio della porta interna: era una canna.
40 9 Poi misurò l'atrio della porta: era otto cubiti, mentre i suoi pilastri erano due cubiti. L'atrio della porta era nella parte interna.
40 10 Le camere della porta a est erano tre da una parte e tre dall'altra; tutte e tre avevano la stessa grandezza; la stessa dimensione avevano pure i pilastri da una parte e dall'altra.
40 11 Misurò la larghezza dell'ingresso della porta: era di dieci cubiti; la lunghezza della porta era di tredici cubiti.
40 12 Lo spazio davanti alle camere era di un cubito da una parte e di un cubito dall'altra; ogni camera misurava sei cubiti da un lato e sei dall'altro.
40 13 E misurò quindi la porta dal tetto di una delle camere al tetto dell'altra; la larghezza da porta a porta era di venticinque cubiti.
40 14 Calcolò i pilastri: erano alti sessanta cubiti; dai pilastri si estendeva il cortile tutt'intorno alle porte.
40 15 Dal davanti della porta d'ingresso al davanti dell'atrio della porta interna c'erano cinquanta cubiti.
40 16 Le finestre e i loro pilastri all'interno della porta avevano le grate tutt'intorno; lo stesso era per gli archi. C'erano pure finestre tutt'intorno nella parte interna, e sui pilastri erano raffigurate delle palme.
40 17 Poi mi condusse nel cortile esterno ed ecco, c'erano camere e un lastrico tutt'intorno al cortile; trenta camere davano sul lastrico.
40 18 Il lastrico accanto alle porte corrispondeva alla lunghezza delle porte; era il lastrico inferiore.
40 19 Poi misurò la larghezza dal davanti della porta inferiore, al davanti della porta esteriore del cortile interno: erano cento cubiti a est e a nord.
40 20 Misurò pure la lunghezza e la larghezza della porta che guarda a nord nel cortile esterno.
40 21 Le sue camere erano tre da una parte e tre dall'altra parte; i suoi pilastri e i suoi archi avevano la stessa grandezza della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.
40 22 Le sue finestre, i suoi archi, le sue palme avevano la stessa larghezza della porta che guardava a est; vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano i suoi archi.
40 23 Il cortile interno aveva una porta che stava di fronte alla porta nord, esattamente come era per la porta est, misurò da porta a porta: erano cento cubiti.
40 24 Poi mi condusse verso sud, ed ecco una porta che guardava a sud; ne misurò i pilastri e gli archi, che avevano le stesse dimensioni dei precedenti.
40 25 In essa e nei suoi archi c'erano finestre tutt'intorno, come le altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.
40 26 Vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano gli archi; essa aveva palme, una da una parte e l'altra dall'altra parte, sui suoi pilastri.
40 27 Il cortile interno aveva una porta verso sud; misurò la distanza da porta a porta verso sud: cento cubiti.
40 28 Poi mi condusse nel cortile interno attraverso la porta del sud e misurò la porta del sud, che aveva le stesse dimensioni.
40 29 Anche le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Essa aveva finestre e archi tutt'intorno e misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.
40 30 Tutt'intorno c'erano archi di venticinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza.
40 31 I suoi archi davano sul cortile esterno; c'erano palme sui suoi pilastri, e vi si saliva per otto gradini.
40 32 Poi mi condusse nel cortile interno che guarda a est e misurò la porta: aveva le stesse dimensioni.
40 33 Anche le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Essa aveva finestre e archi tutt'intorno e misurava cinquanta Cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.
40 34 I suoi archi davano sul cortile esterno; c'erano palme sui suoi pilastri da una parte e dall'altra, e vi si saliva per otto gradini.
40 35 Quindi mi condusse alla porta nord e la misurò: aveva le stesse dimensioni,
40 36 come pure le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi; c'erano finestre tutt'intorno; essa misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.
40 37 I suoi pilastri davano sul cortile esterno; c'erano delle palme sui suoi pilastri da una parte e dall'altra, e vi si saliva per otto gradini.
40 38 C'era pure una camera con l'ingresso vicino ai pilastri delle porte, là si lavavano gli olocausti.
40 39 Nell'atrio della porta c'erano due tavole da una parte e due tavole dall'altra parte, sulle quali venivano scannati gli olocausti, i sacrifici per il peccato e per la trasgressione.
40 40 Sul lato esterno dell'atrio, come uno sale all'ingresso della porta nord, c'erano due tavole, con altre due tavole dall'altra parte dell'atrio della porta.
40 41 Così ai lati della porta c'erano quattro tavole da una parte e quattro tavole dall'altra parte: otto tavole in tutto su cui venivano scannati i sacrifici.
40 42 Per gli olocausti c'erano ancora quattro tavole di pietra squadrate, lunghe un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito; su di esse venivano posti gli strumenti con i quali si scannavano gli olocausti e gli altri sacrifici.
40 43 All'interno, tutt'intorno alla camera, erano attaccati uncini di un palmo sulle tavole si metteva la carne delle offerte.
40 44 Fuori della porta interna c'erano due camere per i cantori nel cortile interno: una era accanto alla porta nord e guardava a sud, l'altra era accanto alla porta sud e guardava a nord.
40 45 Egli mi disse: «Questa camera che guarda a sud è per i sacerdoti che prestano servizio nel tempio;
40 46 la camera che guarda verso nord è per i sacerdoti che prestano servizio all'altare, essi sono i figli di Tsadok, tra i figli di Levi, che si avvicinano all'Eterno per servirlo».
40 47 Egli misurò il cortile: era quadrato di cento cubiti di lunghezza e cento cubiti di larghezza; l'altare era di fronte al tempio.
40 48 Poi mi condusse nell'atrio del tempio e misurò i pilastri dell'atrio: erano cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra parte; la larghezza della porta era di tre cubiti da una parte e tre cubiti dall'altra parte.
40 49 La lunghezza del vestibolo era di venti cubiti, e la larghezza di undici cubiti; vi si saliva per gradini; accanto ai pilastri c'erano colonne, una da una parte e una dall'altra parte.
41 1 Poi mi condusse nel santuario e misurò i pilastri: sei cubiti di larghezza da una parte e sei cubiti di larghezza dall'altra parte, come era la larghezza del tabernacolo.
41 2 La larghezza dell'ingresso era di dieci cubiti e le pareti laterali dell'ingresso cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra parte. Misurò la lunghezza del santuario: quaranta cubiti e venti cubiti di larghezza.
41 3 Quindi entrò dentro e misurò i pilastri della porta: due cubiti, la porta era sei cubiti e la larghezza della porta sette cubiti
41 4 Misurò la sua lunghezza, venti cubiti, e la larghezza davanti al santuario, venti cubiti; poi mi disse: «Questo è il luogo santissimo».
41 5 Quindi misurò il muro del tempio: sei cubiti; mentre la larghezza di ogni camera laterale tutt'intorno al tempio era di quattro cubiti.
41 6 Le camere laterali erano a tre piani, una sopra l'altra, trenta camere per piano; esse si appoggiavano a sporgenze del muro del tempio, fatte tutt'intorno per le camere laterali; così erano attaccate ma non appoggiate sul muro del tempio.
41 7 L'ampiezza delle camere laterali aumentava man mano che si saliva da un piano all'altro, perché le sporgenze del muro del tempio salivano come gradini tutt'intorno al tempio; perciò l'ampiezza della struttura del tempio aumentava man mano che si saliva dal piano inferiore al superiore passando per quello di mezzo,
41 8 Vidi pure tutt'intorno al tempio un'elevazione; le fondamenta delle camere laterali erano di un'intera canna di sei cubiti.
41 9 La larghezza del muro esterno delle camere laterali era di cinque cubiti; lo spazio lasciato libero tra le camere laterali che appartenevano al tempio
41 10 e le camere esterne era di venti cubiti tutt'intorno al tempio.
41 11 Le porte delle camere laterali davano sullo spazio libero: una porta verso nord e una porta verso sud, la larghezza dello spazio libero era di cinque cubiti tutt'intorno.
41 12 La costruzione che si trovava di fronte allo spazio vuoto dal lato ovest aveva settanta cubiti di larghezza; il muro della costruzione aveva cinque cubiti di spessore tutt'intorno e una lunghezza di novanta cubiti.
41 13 Poi misurò il tempio che era cento cubiti di lunghezza. Lo spazio vuoto, la costruzione e i suoi muri erano pure cento cubiti di lunghezza.
41 14 La larghezza della facciata del tempio e dello spazio vuoto dal lato est era di cento cubiti.
41 15 Misurò la lunghezza della costruzione davanti allo spazio vuoto della costruzione, nella parte posteriore con le sue gallerie da una parte e dall'altra parte: cento cubiti. Così misurò l'interno del santuario e gli atri del cortile.
41 16 Le soglie, le finestre a grata e le gallerie tutt'intorno ai tre piani di fronte alle soglie erano ricoperte di legno tutt'intorno, dal pavimento fino alle finestre (le finestre erano coperte),
41 17 fin sopra la porta, l'interno e l'esterno del tempio all'intorno, dentro e fuori, secondo precise misure.
41 18 Vi erano riprodotti cherubini e palme, una palma fra cherubino e cherubino; ogni cherubino aveva due facce:
41 19 la faccia d'uomo era rivolta verso una palma da un lato, e la faccia di leone era rivolta verso l'altra palma dall'altro lato. Erano riprodotti tutt'intorno al tempio,
41 20 Dal pavimento fin sopra la porta e sulla parete del santuario erano riprodotti cherubini e palme.
41 21 Gli stipiti del santuario erano quadrati e così pure la facciata del luogo santo; l'aspetto dell'uno era come l'aspetto dell'altro.
41 22 L'altare era di legno, alto tre cubiti e lungo due cubiti; i suoi angoli, la sua lunghezza e le sue pareti erano di legno. L'uomo mi disse: «Questa è la tavola che sta davanti all'Eterno».
41 23 Il santuario e il luogo santo avevano due porte.
41 24 Ogni porta aveva due battenti, due battenti che si piegavano in due: battenti per una porta e due battenti per altra.
41 25 Su di esse, sulle porte del santuario, erano scolpiti cherubini e palme, come quelli scolpiti sulle pareti. Sulla facciata dell'atrio, all'esterno, c'era una tettoia di legno.
41 26 C'erano finestre a grata e palme da entrambi i lati, sulle pareti laterali dell'atrio, sulle camere laterali del tempio e sulle tettoie.
42 1 Poi mi fece uscire nel cortile esterno dal lato nord e mi condusse nelle camere che si trovavano davanti allo spazio vuoto e di fronte alla costruzione verso nord.
42 2 La costruzione nella facciata verso nord aveva una lunghezza di cento cubiti e cinquanta cubiti di larghezza.
42 3 Di fronte al cortile interno di venti cubiti e di fronte al lastrico del cortile esterno c'era una galleria sopra l'altra a tre piani.
42 4 Davanti alle camere c'era un passaggio interno, largo dieci cubiti e lungo cento cubiti; le loro porte guardavano a nord.
42 5 Le camere superiori erano più strette, perché le gallerie portavano via loro maggior spazio che alle gallerie inferiori e intermedie della costruzione.
42 6 Poiché erano a tre piani e non avevano colonne come le colonne dei cortili, perciò dal suolo le camere superiori erano più strette di quelle inferiori e intermedie.
42 7 Il muro esterno, parallelo alle camere dal lato del cortile esterno, di fronte alle camere, aveva cinquanta cubiti di lunghezza;
42 8 infatti la lunghezza delle camere dal lato del cortile esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal lato della facciata del santuario era di cento cubiti.
42 9 Sotto queste camere c'era un ingresso dal lato est, per chi entrava in esse dal cortile esterno.
42 10 Nel muro largo del cortile verso est, di fronte allo spazio vuoto e di fronte alla costruzione, c'erano camere.
42 11 Davanti ad esse c'era un passaggio simile a quello delle camere che erano verso nord; esse avevano la loro stessa lunghezza e larghezza, con tutte le loro uscite e porte secondo gli stessi criteri.
42 12 In corrispondenza alle porte delle camere che erano verso sud, c'era una porta all'inizio del passaggio proprio davanti al muro verso est.
42 13 Egli mi disse: «Le camere a nord e le camere a sud che stanno di fronte allo spazio vuoto sono le camere sante, dove i sacerdoti che si avvicinano all'Eterno mangeranno le cose santissime; là deporranno le cose santissime, e cioè le oblazioni di cibo e le oblazioni per il peccato e per la trasgressione, perché quel luogo è santo.
42 14 Quando i sacerdoti saranno entrati non usciranno dal luogo santo nel cortile esterno, ma deporranno là le loro vesti con le quali prestano servizio, perché sono sante; indosseranno altre vesti e così potranno avvicinarsi a ciò che spetta al popolo».
42 15 Terminato di misurare l'interno del tempio, mi fece uscire per la porta che guarda a est e misurò il recinto tutt'intorno.
42 16 Misurò il lato est con la canna per misurare: cinquecento cubiti con la canna per misurare tutt'intorno.
42 17 Misurò il lato nord: cinquecento cubiti con la canna per misurare tutt'intorno
42 18 Misurò il lato sud con la canna per misurare: cinquecento cubiti.
42 19 Si volse al lato ovest e misurò: cinquecento cubiti con la canna per misurare.
42 20 Misurò l'area ai quattro lati; aveva tutt'intorno un muro, lungo cinquecento cubiti e largo cinquecento cubiti, per separare il luogo sacro da quello profano.
43 1 Poi mi condusse alla porta, la porta che guarda a est.
43 2 Ed ecco, la gloria del DIO d'Israele, veniva dall'est. La sua voce era come il rumore di molte acque e la terra risplendeva della sua gloria.
43 3 La visione che vidi nell'aspetto era simile alla visione che vidi quando andai per distruggere la città, la visione era simile alle visioni che vidi presso il fiume Kebar; io caddi sulla mia faccia.
43 4 E la gloria dell'Eterno entrò nel tempio per la porta che guarda a est.
43 5 Quindi lo Spirito mi levò in alto e mi portò nel cortile interno; ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva il tempio.
43 6 Allora udii uno che mi parlava dal tempio, mentre un uomo stava in piedi accanto a me,
43 7 e mi disse: «Figlio d'uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo delle piante dei miei piedi, dove abiterò in mezzo ai figli d'Israele per sempre. E la casa d'Israele non contaminerà più il mio santo nome, né essi né i loro re, con le loro prostituzioni e con i cadaveri dei loro re sui loro alti luoghi,
43 8 mettendo la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti accanto ai miei stipiti, con solamente una parete fra me e loro, contaminando così il mio santo nome con le abominazioni che commettevano; perciò nella mia ira li ho distrutti.
43 9 Ora allontaneranno da me le loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re, e io abiterò in mezzo a loro per sempre.
43 10 Tu, figlio d'uomo, descrivi il tempio alla casa d'Israele, perché si vergognino delle loro iniquità. Ne misurino le dimensioni
43 11 e, se si vergognano di tutto ciò che hanno fatto, fa' loro conoscere il modello del tempio e la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi l'intero suo modello e tutti i suoi statuti, tutte le sue forme e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto i loro occhi affinché osservino l'intero suo modello e tutti i suoi statuti e li mettano in pratica.
43 12 Questa è la legge del tempio. Tutto il territorio che sta attorno alla sommità del monte sarà santissimo. Ecco, questa è la legge del tempio.
43 13 Queste sono le misure dell'altare in cubiti (il cubito è un cubito e un palmo): la base ha un cubito d'altezza e un cubito di larghezza, con un orlo lungo tutto il suo bordo di una spanna. Questa e l'altezza dell'altare:
43 14 dalla base a terra fino alla piattaforma inferiore ci sono due cubiti; la piattaforma è larga un cubito; dalla piattaforma più piccola alla piattaforma più grande ci sono quattro cubiti; la piattaforma è larga un cubito.
43 15 Il focolare dell'altare è alto quattro cubiti, e dal focolare dell'altare si elevano quattro corni.
43 16 Il focolare dell'altare è lungo dodici cubiti e largo dodici cubiti, cioè un quadrato perfetto.
43 17 La piattaforma superiore nei suoi quattro lati è lunga quattordici cubiti e larga quattordici, con un orlo intorno di mezzo cubito; i suoi gradini guardano a est».
43 18 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, così dice il Signore l'Eterno: Questi sono gli statuti per l'altare quando sarà costruito per offrirvi gli olocausti e spruzzarvi sopra il sangue.
43 19 Ai sacerdoti levitici che sono della stirpe di Tsadok, i quali si avvicinano a me per servirmi». dice il Signore, l'Eterno, «tu darai un torello in sacrificio per il peccato.
43 20 Prenderai un po' del suo sangue e lo metterai sui quattro corni dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e tutt'intorno sull'orlo; così lo purificherai e farai l'espiazione per esso.
43 21 Poi prenderai il torello del sacrificio per il peccato, e lo si brucerà in un luogo designato del tempio, fuori del santuario.
43 22 Il secondo giorno offrirai in sacrificio per il peccato un capro senza difetto, e con esso si purificherà l'altare come lo si è purificato col torello.
43 23 Terminata la sua purificazione, offrirai un torello senza difetto e un montone del gregge senza difetto.
43 24 Li presenterai davanti all'Eterno, e i sacerdoti getteranno su di loro il sale e li offriranno in olocausto all'Eterno.
43 25 Per sette giorni offrirai ogni giorno un capro in sacrificio per il peccato; verrà pure offerto un torello e un montone del gregge, entrambi senza difetto.
43 26 Per sette giorni si farà l'espiazione per l'altare lo si purificherà e lo si consacrerà.
43 27 Terminati questi giorni, dall'ottavo giorno in poi, i sacerdoti offriranno sull'altare i vostri olocausti e i vostri sacrifici di ringraziamento, e io vi gradirò», dice il Signore, l'Eterno.
44 1 Poi egli mi condusse verso la porta esterna del santuario che guarda a est ma era chiusa.
44 2 L'Eterno mi disse: «Questa porta resterà chiusa, non sarà aperta e nessuno entrerà per essa, perché per essa è entrato l'Eterno, il DIO d'Israele; perciò resterà chiusa.
44 3 Ma il principe, poiché egli è il principe, potrà sedervi per mangiare il pane davanti all'Eterno; egli entrerà dall'atrio della porta e uscirà per la stessa via».
44 4 Poi, per la porta a nord, mi condusse davanti al tempio. Guardai, ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno; e io caddi sulla mia faccia.
44 5 L'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo, sta' attento, guarda con i tuoi occhi e ascolta con i tuoi orecchi tutto ciò che ti dirò circa tutti gli statuti della casa dell'Eterno e tutte le sue leggi; sta' attento all'ingresso del tempio e a tutte le uscite del santuario.
44 6 Dirai a questi ribelli, alla casa d'Israele: Così dice il Signore, l'Eterno: O casa d'Israele, basta con tutte le vostre abominazioni!
44 7 Avete fatto entrare stranieri, incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, perché stessero nel mio santuario a profanarlo, il mio tempio, mentre offrivate il mio pane, il grasso e il sangue, rompendo così il mio patto con tutte le vostre abominazioni.
44 8 Voi non avete preso cura delle mie cose sante, ma avete messo stranieri al vostro posto a prendere cura del mio santuario».
44 9 Così dice il Signore, l'Eterno: «Nessun straniero, incirconciso di cuore e incirconciso di carne, entrerà nel mio santuario, né alcun straniero che si trova in mezzo ai figli d'Israele.
44 10 Ma i Leviti, che si sono allontanati da me quando Israele si è sviato e si sono sviati da me per seguire i loro idoli, porteranno la pena della loro iniquità.
44 11 Tuttavia serviranno come guardiani delle porte del tempio e presteranno servizio nel tempio; scanneranno gli olocausti e i sacrifici per il popolo e staranno davanti ad esso per servirlo.
44 12 Poiché l'hanno servito davanti ai suoi idoli e hanno fatto cadere la casa d'Israele nel peccato perciò io ho alzato la mia mano contro di loro», dice il Signore, l'Eterno, «giurando che porteranno la pena del loro peccato.
44 13 E non si avvicineranno più a me per servirmi come sacerdoti né si avvicineranno ad alcuna delle mie cose sante, alle cose che sono santissime; ma porteranno la loro vergogna e la pena delle abominazioni che hanno commesso.
44 14 Tuttavia affiderò loro la custodia del tempio per ogni suo servizio e tutto ciò che in esso sarà fatto.
44 15 Ma i sacerdoti Leviti, figli di Tsadok, che hanno preso cura del mio santuario quando i figli d'Israele si sono sviati da me, si avvicineranno a me per servirmi e staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue», dice il Signore, l'Eterno.
44 16 «Essi entreranno nel mio santuario si avvicineranno alla mia tavola per servirmi e compiranno tutto il mio servizio.
44 17 Quando entreranno per le porte del cortile interno, indosseranno vesti di lino; non avranno addosso alcun indumento di lana, mentre presteranno servizio alle porte del cortile interno e nel tempio.
44 18 Avranno in capo turbanti di lino e calzoni di lino sui lombi; non si cingeranno con ciò che fa sudare.
44 19 Quando però usciranno nel cortile esterno, nel cortile esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali hanno prestato servizio, le deporranno nelle camere del santuario e indosseranno altre vesti per non santificare il popolo con le loro vesti.
44 20 Non si raderanno il capo né si lasceranno crescere i capelli, ma taglieranno regolarmente i capelli.
44 21 Nessun sacerdote berrà vino, quando entrerà nel cortile interno.
44 22 Non prenderanno in moglie una vedova né una donna divorziata, ma prenderanno vergini della progenie della casa d'Israele, o una vedova che sia la vedova di un sacerdote.
44 23 Insegneranno al mio popolo a distinguere il sacro dal profano e gli faranno conoscere la differenza tra ciò ch'è impuro e ciò che è puro.
44 24 Nelle contese essi faranno da giudici; giudicheranno secondo i miei decreti osserveranno le mie leggi e i miei statuti in tutte le mie feste e santificheranno i miei sabati,
44 25 Non si avvicineranno a un morto per contaminarsi; essi potranno contaminarsi solamente per il padre o la madre, per un figlio o una figlia, per un fratello o una sorella non maritata.
44 26 Dopo la sua purificazione si conteranno per lui sette giorni,
44 27 Nel giorno in cui entreranno nel luogo santo, nel cortile interno, per prestare servizio nel luogo santo offriranno il sacrificio per il peccato», dice il Signore, l'Eterno.
44 28 «Quanto poi alla loro eredità, sarò io la loro eredità; non darete loro alcun possesso in Israele, perché sono io il loro possesso.
44 29 Essi si nutriranno delle oblazioni di cibo, dei sacrifici per il peccato e dei sacrifici per la trasgressione; ogni cosa destinata a Dio in Israele sarà loro.
44 30 La parte migliore di tutte quante le primizie e di tutte le offerte elevate di ogni genere tra le vostre offerte elevate, apparterranno ai sacerdoti, darete al sacerdote anche le primizie della pasta per far dimorare la benedizione sulla vostra casa.
44 31 I sacerdoti non mangeranno carne di alcun uccello o animale morto naturalmente o sbranato»,
45 1 «Quando spartirete a sorte il paese in eredità, voi metterete da parte, come offerta all'Eterno, una porzione sacra del paese, lunga venticinquemila cubiti e larga diecimila; sarà sacra in tutta la sua estensione.
45 2 Da essa prenderete per il santuario un quadrato di cinquecento per cinquecento cubiti, con uno spazio libero tutt'intorno di cinquanta cubiti.
45 3 Su questa estensione misurerai un'area di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza; in essa sarà il santuario, il luogo santissimo.
45 4 Sarà la parte sacra del paese assegnata ai sacerdoti, i ministri del santuario, che si avvicinano all'Eterno per servirlo; sarà un luogo per le loro case e un luogo santo per il santuario.
45 5 Un'area di venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza apparterrà ai Leviti, che prestano servizio nel tempio; essi avranno in proprietà venti camere.
45 6 Come proprietà della città assegnerete un'area di cinquemila cubiti di larghezza e venticinquemila di lunghezza, accanto alla parte assegnata al santuario; essa apparterrà a tutta la casa d'Israele».
45 7 «Al principe invece sarà assegnata un'area di qua e di là della parte sacra e della proprietà della città, di fronte alla parte sacra offerta e di fronte alla proprietà della città, che si estende sul lato ovest verso ovest e sul lato est verso est, con una lunghezza uguale a una delle parti assegnate alle tribù, dal confine ovest al confine est.
45 8 Questa parte del paese sarà sua proprietà in Israele; i miei principi non opprimeranno più il mio popolo, ma daranno il resto del paese alla casa d'Israele secondo le sue tribù».
45 9 Così dice il Signore, l'Eterno: «Basta, o principi d'Israele! Mettete da parte la violenza e le rapine, praticate la rettitudine e la giustizia e smettete di spogliare il mio popolo», dice il Signore, l'Eterno.
45 10 «Abbiate bilance giuste, efa giusto e bato giusto.
45 11 L'efa e il bato avranno la stessa capacità, e così il bato conterrà la decima parte di un homer, e l'efa la decima parte di un homer, la loro capacità sarà regolata dall'homer.
45 12 Il siclo, sarà di venti ghere, venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli saranno la vostra mina.
45 13 Questa è l'offerta che preleverete: la sesta parte di un'efa da un homer di frumento, e la sesta parte di un efa da un homer di orzo.
45 14 Questa è la norma per l'olio (cioè il bato d'olio), e un decimo di bato, da ciascun coro, un coro è un homer o dieci bati, perché dieci bati fanno un homer.
45 15 Dal gregge si prenderà una pecora ogni duecento capi dai ricchi pascoli d'Israele, e questa servirà per le oblazioni di cibo, per gli olocausti e per i sacrifici di ringraziamento per fare l'espiazione per loro», dice il Signore, l'Eterno.
45 16 «Tutto il popolo del paese sarà tenuto a fare quest'offerta per il principe d'Israele.
45 17 Sarà invece compito del principe provvedere gli olocausti, le oblazioni di cibo e le libazioni per le feste, per i noviluni, per i sabati e per tutte le solennità della casa d'Israele; egli provvederà al sacrificio per il peccato, all'oblazione di cibo, all'olocausto e ai sacrifici di ringraziamento per fare espiazione per la casa d'Israele».
45 18 Così dice il Signore, l'Eterno: «Nel primo mese, il primo giorno del mese, prenderai un torello senza difetto e purificherai il santuario.
45 19 Il sacerdote prenderà un po' di sangue del sacrificio per il peccato e lo metterà sugli stipiti della porta della casa, sui quattro angoli delle piattaforme dell'altare, e sugli stipiti della porta del cortile interno.
45 20 Farai lo stesso il settimo giorno del mese per chi ha peccato per ignoranza e per il semplice; così farete espiazione per il tempio.
45 21 Nel primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sarà per voi la Pasqua, una festa di sette giorni; si mangerà pane senza lievito.
45 22 In quel giorno il principe offrirà, per sé e per tutto il popolo del paese, un toro in sacrificio per il peccato.
45 23 Nei sette giorni della festa offrirà in olocausto all'Eterno sette tori e sette montoni senza difetto ogni giorno per sette giorni, e un capretto al giorno in sacrificio per il peccato.
45 24 Offrirà pure un'oblazione di cibo di un efa per ogni toro e di un'efa per ogni montone, assieme a un hin di olio per ogni efa.
45 25 Nel settimo mese, il quindicesimo giorno del mese alla festa egli offrirà le stesse cose per il sacrificio per il peccato, per l'olocausto, per l'oblazione di cibo e per l'olio».
46 1 Così dice il Signore, l'Eterno: «La porta del cortile interno che guarda a est resterà chiusa durante i sei giorni di lavoro; ma sarà aperta il giorno di sabato e sarà pure aperta il giorno dei noviluni
46 2 Il principe entrerà attraverso l'atrio della porta dall'esterno e si fermerà presso lo stipite della porta; i sacerdoti offriranno il suo olocausto e i suoi sacrifici di ringraziamento. Egli adorerà sulla soglia della porta poi uscirà, ma la porta non sarà chiusa fino alla sera.
46 3 Anche il popolo del paese adorerà davanti all'Eterno all'ingresso di quella porta, nei giorni di sabato e nei noviluni.
46 4 L'olocausto che il principe offrirà all'Eterno nel giorno di sabato sarà di sei agnelli senza difetto e di un montone senza difetto,
46 5 l'oblazione di cibo per il montone sarà di un efa, mentre l'oblazione di cibo per gli agnelli sarà lasciata alla sua discrezione, assieme a un hin di olio per efa.
46 6 Nel giorno del novilunio offrirà un torello senza difetto, sei agnelli e un montone, che saranno senza difetti;
46 7 in oblazione di cibo offrirà pure un efa per il toro, un efa per il montone e per gli agnelli quanto può disporre, assieme a un hin di olio per efa.
46 8 Quando il principe entrerà, passerà attraverso l'atrio della porta e uscirà per la stessa via.
46 9 Ma quando il popolo del paese verrà davanti all'Eterno nelle feste solenni, chi entrerà attraverso la porta nord per adorare, uscirà attraverso la porta sud; chi invece entrerà attraverso la porta sud uscirà attraverso la porta nord, nessuno tornerà indietro per la porta attraverso cui è entrato, ma uscirà per la porta opposta.
46 10 Il principe allora sarà in mezzo a loro, entrerà quando essi entreranno e uscirà quando essi usciranno.
46 11 Nelle feste e nelle solennità l'oblazione di cibo sarà di un efa per il toro e di un efa per il montone, per gli agnelli sarà lasciata alla sua discrezione, assieme a un hin di olio per efa.
46 12 Quando il principe farà un'offerta volontaria, sia olocausto o sacrificio di ringraziamento, come offerta volontaria all'Eterno, allora si aprirà a lui la porta che guarda a est, e offrirà il suo olocausto e il suo sacrificio di ringraziamento come fa nel giorno del sabato; poi uscirà e, appena sarà uscito, la porta verrà chiusa.
46 13 Ogni giorno offrirai in olocausto all'Eterno un agnello di un anno, senza difetto; l'offrirai ogni mattina.
46 14 Ogni mattina offrirai assieme ad esso, come oblazione di cibo, la sesta parte di un efa e la terza parte di un hin di olio per inumidire il fior di farina: è un'oblazione di cibo all'Eterno da farsi regolarmente ogni giorno per sempre.
46 15 Ogni mattina offriranno così l'agnello, l'oblazione di cibo e l'olio come olocausto quotidiano».
46 16 Così dice il Signore, l'Eterno: «Se il principe fa a uno dei suoi figli un dono preso dalla sua eredità, esso apparterrà ai suoi figli: sarà loro possedimento in eredità.
46 17 Ma se egli fa a uno dei suoi servi un dono preso dalla sua eredità, esso apparterrà a costui fino all'anno della liberazione; poi ritornerà al principe; la sua eredità apparterrà unicamente ai suoi figli, soltanto a loro.
46 18 Inoltre il principe non prenderà nulla dell'eredità del popolo, spogliandolo dei suoi possedimenti, egli provvederà un'eredità ai suoi figli con ciò che possiede, affinché nessuno del mio popolo sia scacciato dalla sua proprietà»,
46 19 Poi egli mi condusse, attraverso l'ingresso che era accanto alla porta, nelle camere sante destinate ai sacerdoti, che guardano a nord; ed ecco, nella parte più remota verso ovest c'era un luogo.
46 20 Egli mi disse: «Questo è il luogo dove i sacerdoti cuoceranno la carne dei sacrifici per la trasgressione e per il peccato e dove cuoceranno l'oblazione di cibo, per non farle portare fuori nel cortile esterno e così santificare il popolo».
46 21 Poi mi condusse fuori nel cortile esterno e mi fece passare presso i quattro angoli del cortile, ed ecco in ciascun angolo del cortile c'era un altro cortile.
46 22 Ai quattro angoli del cortile c'erano dei cortili chiusi lunghi quaranta cubiti e larghi trenta; tutti e quattro nei rispettivi angoli avevano la stessa grandezza.
46 23 Intorno a tutti e quattro c'era un muro, e sotto il muro, tutt'intorno, erano disposti focolari per cuocere.
46 24 Egli mi disse: «Queste sono le cucine dove quelli che prestano servizio al tempio, faranno cuocere i sacrifici del popolo».
47 1 Egli mi condusse nuovamente all'ingresso del tempio, ed ecco delle acque uscivano da sotto la soglia del tempio verso est, perché la facciata del tempio guardava a est; le acque scendevano da sotto il lato destro del tempio, a sud dell'altare.
47 2 Poi mi condusse fuori attraverso la porta nord e mi fece girare di fuori fino alla porta esterna, che guarda a est, ed ecco, le acque sgorgavano dal lato destro.
47 3 L'uomo avanzò verso est con una cordicella in mano e misurò mille cubiti, poi mi fece attraversare le acque: mi arrivavano alle caviglie.
47 4 Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare le acque: mi arrivavano alle ginocchia. Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare le acque: mi arrivavano ai fianchi.
47 5 Misurò altri mille cubiti: era un fiume che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque nelle quali bisognava nuotare: un fiume che non si poteva attraversare.
47 6 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo?». Poi mi fece ritornare nuovamente sulla sponda del fiume.
47 7 Dopo essere ritornato, ecco sulla sponda del fiume moltissimi alberi, da un lato e dall'altro.
47 8 Quindi mi disse: «Queste acque si dirigono verso la regione est, scendono nell'Arabah, e sboccheranno nel mare; entrate nel mare, le sue acque saranno risanate.
47 9 E avverrà che ogni essere vivente che si muove, dovunque il fiume arriverà, vivrà; ci sarà grande abbondanza di pesce, perché vi giungono queste acque e risanano le altre; ovunque arriverà il fiume tutto vivrà.
47 10 E avverrà che sulle sue rive ci saranno pescatori; da En-ghedi fino ad En-eglaim sarà un posto dove si stenderanno le reti; il suo pesce sarà dello stesso genere e in grande quantità, come il pesce del Mar Grande.
47 11 Ma le sue paludi e i suoi acquitrini non saranno risanati, saranno lasciati per estrarre il sale.
47 12 Lungo il fiume, su entrambe le sue sponde, crescerà ogni specie di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verrà mai meno. Porteranno frutto ogni mese, perché le loro acque escono dal santuario, il loro frutto servirà di cibo e le loro foglie di medicina».
47 13 Così dice il Signore, l'Eterno: «Questi sono i confini in base ai quali voi spartirete il paese in eredità fra le dodici tribù d'Israele. Giuseppe ne avrà due parti.
47 14 Ognuno di voi erediterà una parte uguale a quella del fratello, perché io ho alzato la mano in giuramento di darlo ai vostri padri. Questo paese vi toccherà quindi in eredità.
47 15 Questi saranno i confini del paese dal lato nord: dal Mar Grande in direzione di Hethlon fino ad arrivare a Tsedad
47 16 Hamath, Berothah, Sibraim (che è tra il confine di Damasco e il confine di Hamath), Hatserhattikon (che è sul confine di Hauran).
47 17 Così il confine sarà dal mare fino a Hatsarenon, ai confini di Damasco, con il confine di Hamath a nord. Questo è il lato nord.
47 18 Dal lato est vi estenderete fra Hauran e Damasco, fra Galaad e il paese d'Israele lungo il Giordano e lungo la sponda est del mare. Questo è il lato est.
47 19 Il lato sud, verso sud, si estenderà da Tamar fino alle acque di Meriboth di Kadesh, quindi lungo il torrente d'Egitto, fino al Mar Grande. Questo è il lato sud, verso sud.
47 20 Il lato ovest sarà il Mar Grande, dal confine sud fino davanti all'ingresso di Hamath. Questo è il lato ovest.
47 21 Dividerete così questo paese tra di voi, in base alle tribù d'Israele.
47 22 Lo dividerete a sorte in eredità tra voi e gli stranieri che risiedono fra di voi e hanno generato figli in mezzo a voi. Questi saranno per voi come quelli nati nel paese tra i figli d'Israele; avranno anch'essi in sorte un'eredità in mezzo alle tribù d'Israele.
47 23 Nella tribù in cui lo straniero risiede là gli darete la sua parte», dice il Signore, l'Eterno.
48 1 Questi sono i nomi delle tribù: dal confine nord, lungo la via di Hethlon all'ingresso di Hamath, fino ad Hatsar-Enon, confine di Damasco a nord verso Hamath, dal lato est al lato ovest: una parte per Dan.
48 2 Sulla frontiera di Dan, dal confine est al confine ovest: una parte per Ascer.
48 3 Sulla frontiera di Ascer, dal confine est al confine ovest: una parte per Neftali.
48 4 Sulla frontiera di Ascer, dal confine est al confine ovest: una parte per Manasse.
48 5 Sulla frontiera di Manasse, dal confine est al confine ovest: una parte per Efraim.
48 6 Sulla frontiera di Efraim, dal confine est al confine ovest: una parte per Ruben.
48 7 Sulla frontiera di Ruben, dal confine est al confine ovest: una parte per Giuda.
48 8 Sulla frontiera di Giuda, dal confine est al confine ovest, sarà la parte del paese che offrirete in dono, larga venticinquemila cubiti e lunga come una delle altre parti, dal confine est al confine ovest; in mezzo ad essa ci sarà il santuario.
48 9 La parte che offrirete in dono all'Eterno avrà venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza.
48 10 Questa parte santa apparterrà ai sacerdoti: venticinquemila cubiti di lunghezza a nord, diecimila di larghezza a ovest, diecimila di larghezza a est e venticinquemila di lunghezza a sud; in mezzo ad essa ci sarà il santuario dell'Eterno.
48 11 Essa apparterrà ai sacerdoti consacrati, tra i figli di Tsadok, che mi hanno prestato servizio e non si sono sviati quando si sviarono i figli d'Israele? e come si sviarono invece i Leviti.
48 12 La parte loro offerta sarà presa dalla parte offerta in dono del paese, una cosa santissima, accanto al territorio dei Leviti.
48 13 Di fronte al territorio dei sacerdoti, i Leviti avranno un'area di venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza; tutta la lunghezza sarà di venticinquemila e la larghezza di diecimila,
48 14 Essi non potranno né venderla né scambiarla; non potranno dar via la parte migliore del paese, perché è sacra all'Eterno.
48 15 I cinquemila cubiti di larghezza che rimarranno di fronte ai venticinquemila saranno destinati ad uso profano per la città, per abitazioni e per terreni da pascolo; la città sarà in mezzo.
48 16 Le sue dimensioni saranno queste: il lato nord avrà quattromilacinquecento cubiti, il lato sud quattromilacinquecento, il lato est quattromilacinquecento e il lato ovest quattromilacinquecento.
48 17 I terreni da pascolo della città saranno: duecentocinquanta cubiti a nord, duecentocinquanta a sud, duecentocinquanta a est e duecentocinquanta a ovest.
48 18 Il resto della lunghezza, lungo la parte santa offerta in dono, sarà di diecimila cubiti a est e diecimila a ovest; essa sarà adiacente alla parte santa offerta in dono, e i suoi prodotti serviranno di cibo per i lavoratori della città.
48 19 I lavoratori della città, che la coltiveranno verranno da tutte le tribù d'Israele.
48 20 Tutta la parte offerta in dono sarà di venticinquemila cubiti per venticinquemila, un quadrato perfetto. Voi offrirete, come possesso della città, la parte santa offerta in dono
48 21 Il resto sarà del principe, da un lato e dall'altro della parte santa offerta in dono e del possesso della città, di fronte ai venticinquemila cubiti della parte offerta in dono fino al confine est, e ad ovest di fronte ai venticinquemila cubiti verso il confine ovest, adiacente alle parti delle tribù; questo sarà del principe; la parte santa offerta in dono e il santuario del tempio saranno in mezzo.
48 22 Così, escludendo il possesso dei Leviti, e il possesso della città che si trovano in mezzo a ciò che appartiene al principe, l'area tra la frontiera di Giuda e la frontiera di Beniamino apparterrà al principe.
48 23 Per il resto delle tribù, dal confine est al confine ovest: una parte per Beniamino.
48 24 Sulla frontiera di Beniamino, dal confine est al confine ovest: una parte per Simeone.
48 25 Sulla frontiera di Simeone, dal confine est al confine ovest: una parte per Issacar
48 26 Sulla frontiera di Issacar, dal confine est al confine ovest: una parte per Zabulon
48 27 Sulla frontiera di Zabulon, dal confine est al confine ovest: una parte per Gad.
48 28 Sulla frontiera di Gad, dal lato meridionale verso sud, il confine andrà da Tamar alle acque di Meribah vicino a Kadesh, e poi lungo il Mar Grande.
48 29 Questo è il paese che dividerete a sorte in eredità alle tribù d'Israele e queste sono le parti», dice il Signore, l'Eterno
48 30 «Queste sono le uscite della città: sul lato nord, si misureranno quattromilacinquecento cubiti.
48 31 Le porte della città porteranno i nomi delle tribù d'Israele; a nord ci saranno tre porte: una porta per Ruben, una porta per Giuda e una porta per Levi.
48 32 Sul lato est, quattromilacinquecento cubiti e tre porte: una porta per Giuseppe, una porta per Beniamino e una porta per Dan
48 33 Sul lato sud, quattromilacinquecento cubiti e tre porte: una porta per Simeone, una porta per Issacar e una porta per Zabulon
48 34 Sul lato ovest, quattromilacinquecento cubiti e tre porte: una porta per Gad, una porta per Ascer e una porta per Neftali
48 35 L'intero perimetro sarà di diciottomila cubiti. Da quel giorno il nome della città sarà: "l'Eterno è là"».