Gaetano
Catalano |
"Questo
libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca,
ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica
tutto cio che vi e scritto; poiché allora riuscirai in tutte
le tue imprese, allora prospererai" (Giosue' 1:8).
"
This book of the law shall not depart out of thy mouth;
but thou shalt meditate therein day and night, that thou
mayest observe to do according to all that is written therein:
for then thou shalt make thy way prosperous, and then thou
shalt have good success" (Giosue' 1:8). |
La sostanziale
differenza tra cronologia scientifica e cronologia biblica é d’ordine
filosofico, esistenziale.
Secondo la scienza l’uomo deve misurare il proprio tempo sul metro
dei millenni, in una visione storica universale senza prospettive,
dove passato, presente e futuro non sono legati da un disegno
intelligente ma semplicemente da una legge naturale.
Nella Bibbia, al contrario, l’uomo misura il proprio tempo sul
metro delle ore e dei giorni: "Finiamo i nostri anni come
un soffio" dice il Salmo 90:9 e sulla brevita dell’esistenza
umana insiste, come a significare che nella consapevolezza della
nostra limitata temporalita troveremo la saggezza:"Insegnaci
dunque a contar bene i nostri giorni".
Nella misura in cui la scienza tende a collocare in un passato
sempre piu remoto la comparsa dell’uomo, senza soluzione di continuita
con il regno animale, essa inevitabilmente rimpicciolisce l’importanza
dell’esistenza umana, fino quasi a non vederla piu. In tal modo
la scienza passa accanto ai suoi contemporanei come il levita
nella parabola del buon samaritano.
Invece saggezza e anche saper "contar bene i nostri giorni",
per non perderne nessuno, perché nessun giorno e senza significato,
nella visione storica dell’esperienza umana tracciata dalla Bibbia
che inizia, con "In principio" e si conclude con: "Si,
vengo presto!" (Ap.21:20).
DATE E AVVENIMENTI
Nel
principio Dio creo i cieli e la terra.
La prima verita fondamentale insegnata e che il mondo intero,
in tutte le sue creature fino all’uomo, e causato dalla volonta
onnipotente di Dio, che crea come un complesso di realta in sé
buone, (Gen. 1:31; I Tim. 4:4), su cui Dio ha potere sovrano assoluto.
Il fine essenziale del racconto e quindi di manifestare la potenza,
la bonta, il dominio di Dio sul mondo intero.
Si tratta di una verita religiosa, che riguarda la stessa Essenza
di Dio, i suoi attributi metafisici, che non ha nulla a che fare
con una semplice spiegazione scientifica, casuale del mondo.
Dobbiamo dire immediatamente, che le spiegazioni scientifiche
essendo su un altro piano, quello delle leggi, che riguardano
il divenire fisico del mondo, non il suo esistere in atto, non
potranno essere in contrasto con la visione religiosa, né serviranno
da sole a suffragarne il valore, cosi come il funzionamento dello
stomaco umano nulla mi puo dire pro o contro la esistenza nell’uomo
dell’anima spirituale e immortale.
Un secondo punto essenziale nel racconto della creazione, e la
creazione dell’uomo da parte di Dio (Gen. 1:3); vi e un intervento
speciale, che pone nell’uomo un elemento particolare, per cui
e fatto a immagine e somiglianza di Dio, e ha dominio su tutte
le creature; v’e una particolare provvidenza nella creazione della
donna, uguale in dignita all’uomo, congiunta ad esso da un amore,
piu alto ancora di quello che lega al padre e alla madre; amore,
che, notiamo, e anch’esso, come tutto cio ch’e umano, a immagine
e somiglianza di Dio.
Qui a noi interessa sottolineare cio che la creazione specialissima
dell’uomo ci svela dell’essenza di Dio: il Dio, che ha dato all’uomo
intelligenza e volonta per dominare il mondo, e il superdominatore
nell’intelligenza, nella volonta buona del mondo; Iddio, che ha
creato le dolcezze dell’amore umano, la intima fusione psicofisica
dell’uomo e della donna, che formano assieme l’uomo completo,
in sé assomma tutta la forza e la tenerezza, tutto il dono dell’amore.
Dio ha fatto sia l’uomo che la donna a propria immagine e somiglianza,
nelle loro differenze di sentimento, di psicologia, nella loro
particolarita di amarsi in un totale dono, in un rapporto di intima
comunione spirituale e fisica integrale.
L’amore coniugale, come l’amore al padre ed alla madre, rapporti
Io-Tu, squisitamente personali, svelano, anche se in modo incompleto,
Dio come Amore, che si dona nell’amicizia, in un rapporto personale,
che penetra nel midollo stesso dell’esistenza, nell’intimita dell’io,
di cui l’amore coniugale, il piu alto amore di amicizia umano,
e simbolo ( la pienezza della Rivelazione di Dio avverra con Cristo,
che, dice l’apostolo Paolo, usando l’immagine nuziale, sara legato
all’umanita come lo sposo alla sposa; Ef. 5).
Un altro insegnamento essenziale della Sacra Scrittura riguarda
la continuita della creazione, o conservazione del mondo e di
tutti gli enti creati. L’atto creativo non e infatti da intendersi
come un fatto nel passato, in un tempo ormai conchiuso, quasi
riguardasse solo l’inizio del mondo. La creazione e un atto eterno,
sopratemporale, che abbraccia tutto il tempo. Per esempio, noi
viviamo in un universo che si sta espandendo a una velocita che
si era stabilizzata dal suo principio. Se la gravita fosse stata
solo un poco piu forte, ben presto avrebbe avuto la prevalenza
e fatto collassare l’universo da poco formato; se invece fosse
stata piu debole, anche di poco, l’espansione sarebbe diventata
un processo di fuga, e galassie e stelle non avrebbero avuto il
tempo di formarsi. E se l’una o l’altra di queste alternative
fosse accaduta, non sarebbe mai esistita una Terra che potesse
accogliere la vita. Analogamente, se altri rapporti e altre costanti
naturali fossero diversi, l’universo non sarebbe adatto alla nostra
esistenza. Per esempio, se le forze forti e deboli fossero leggermente
piu intense in rapporto all’elettromagnetismo di quanto non lo
siano, l’idrogeno non potrebbe esistere nella sua forma ordinaria.
Cio significa che elementi piu pesanti, come il carbonio e l’ossigeno,
non avrebbero mai potuto esistere, e non vi sarebbero stati esseri
viventi. Inoltre, se la forza nucleare debole fosse di potenza
leggermente diversa, non avverrebbero le esplosioni delle supernovae
che disperdono attraverso lo spazio interstellare elementi chimici
pesanti, che verranno successivamente incorporati nei sistemi
planetari. Se la forza di gravita fosse piu debole, non potrebbe
frantumare il materiale di una stella della dimensione del Sole
con forza sufficiente a produrre reazioni nucleari. Solo stelle
di grande massa potrebbero brillare per processi nucleari, e avrebbero
probabilmente esistenza troppo breve per consentire una qualsiasi
diffusione della vita.
Ogni ente finito e in rapporto immediato con la attivita creatrice
di Dio, senza la quale cadrebbe nel nulla (Ger. 23:23).
Noi infatti viviamo, ci muoviamo, siamo in Dio (Att. 17:27). Tutto
e mantenuto in essere da Dio (Col. 1:16; I Cor. 4:7).
Si ringrazia
il F.llo Massimo
Chiarello per la gentile Concessione di utilizzo dell'opera
Cronologica della Bibbia. (http://home.tiscali.de/cronologiabiblica/cronologiabiblica/)