Gaetano
Catalano |
"Poiche io non mi vergogno
dell'Evangelo; perche esso e potenza di Dio per la salvezza
d'ogni credente......." (Romani
1:16)
"For
I am not ashamed of the gospel of Christ: for it is the power
of God unto salvation to every one that believeth..... (Romans
1:16)"
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La Testimonianza del Fratello Andrea:
Salve ho trovato per caso il vostro sito e non
ho potuto non cogliere l'occasione per raccontare la mia
testimonianza,a Lode e Gloria di Dio e dell suo infinito e perfetto
amore per noi.
"Sono nato in una famiglia cattolica,con tutto
cio' che ne consegue,sono stato battezzato,e ho avuto la fortuna da
bambino di incontrare un prete straordinario passato anche alla
cronaca per essere morto mentre era in missione fuori Italia,un vero
uomo di Dio,Don Andrea Santoro.Le sue messe duravano piu' di due
ore,passava almeno tre quarti d'ora a parlare del Vangelo,e mentre
lo faceva si poteva avvertire la presenza viva di Gesu' in quelle
parole,ti faceva innamorare del Vangelo.Ad un certo punto della mia
vita alcuni dolori e lutti hanno fatto vacillare la visione che
avevo di Dio e la fede in lui,da li ho cominciato a soffrire di
malesseri spirituali,ho sofferto per piu'
di 4 anni di depressione molto forte,la vita
aveva perso senso per me,nel contempo avevo scoperto delle cose di
me stesso che stridevano con la verita della Bibbia,e cosi mi
allontanavo sempre di piu' da Dio,sempre piu' sfiduciato nel suo
aiuto e nel suo amore.Cominciai a vederlo come un tremendo giudice
sempre pronto a mettermi davanti agli occhi i miei pecccati e le mie
scelte di vita.Nel 2005 ebbi il primo caso di pancreatite,sono stato
ricoverato per 34 giorni,di cui 15 di totale digiuno,dimesso ho
dovuto fare una dieta rigorosissima per piu di 10 mesi,e poi essere
operato per l'asportazione della cistifellea per i calcoli.Fatto
cio' pensavo di aver concluso il problema,quando nel 2007 ho una
seconda ricaduta,altri 25 giorni di ricovero e tanti di digiuno,i
medici mi fanno un interventino alle vie biliari che avrebbe dovuto
risolvere tutto.Questo secondo caso mi diventare sempre piu'
incattivito e arido,pieno di rancore verso tutti,che vedevo piu'
fortunati e felici di me,e con nessuna fiducia in Dio che avevo dato
per scontato si fosse dimenticato di me o peggio mi stesse
punendo.Dimenticavo di dire che in tutti questi anni ho fatto quasi
praticamente tutto,tranne uccidere.Insomma questi ultimi mesi erano
diventati un'inferno nell'inferno,mi sentivo menomato non poter
mangiare fuori,non poter fare un viaggio per questo,sentirmi sempre
debole,tanto da non riuscire piu' ad uscire la sera con gli
amici.Piu' di una volta ho pensato e desiderato la morte,credendo
come un pazzo che la mia vita ormai non potesse darmi piu'
nulla.Mi sono attaccato a tutte le "ancore" di
passaggio che potevo trovare e inventare,ma senza ovviamente mai
trovare quello che cercavo,solo gioie momentanee che poi si
eclissavano in un battibaleno,quindi non avevo niente da perdere
niente mi dava gioia e volevo morire.A giugno di questo anno mi
sento male e mi ricovero d'urgenza,nella disperazione piu' totale
dico davanti ai miei "ma che cavolo campo a fare" avevo capito che
era l'ennesima ricaduta della malattia.In realta' questo ricovero e'
stato un nuovo inizio,nella totale disperazione,mi sono aggrappato
al'ultima ancora,quella giusta questa volta,GESU'.Mi sono
abbandonato a Lui,finalmente,e il Signore mi ha accolto totalmente
come solo Lui sa fare,Alleluia.Da allora ho sperimentato la vera
Pace la vera Gioia,e il punto di vista sulla mia vita ha cominciato
a cambiare radicalmente,mi sono reso conto di quanto fossi
fortunato,di tutte le cose che erano nella mia vita,di tutte le
occasioni che mi erano state date e che IO avevo sprecato.Ora leggo
la Bibbia ed e' incredibile,ogni giorno il Signore mi parla,tramite
la sua Parola,secondo i miei bisogni o pensieri di quel giorno mi
risponde.Sto crescendo nella fede in Lui,giorno per giorno,sta
mettendo amore nel mio cuore,la pace regna in famiglia,mi sento
libero e sto conoscendo il vero Volto meraviglioso del Signore.Gesu'
e' vivo ci ama e disposto a riprenderci mille volte,lo ha fatto con
me nonostante tutto,in Lui siamo piu' che vincitori,Lui puo'
spezzare qualsiasi legame,ostacolo,malattia fisica e
spirituale,basta solo abbandonarsi e chiedere il perdono,e volere
che sia il nostro Signore e salvatore.Io lo sperimento tutti i
giorni,GLORIA A DIO IN ETERNO E GRAZIE GESU'.Andrea
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La Testimonianza del
F.llo Giuseppe Quinto:
“Anche se i miei nemici si accampassero intorno a me
io non temerò male alcuno perché Tu, oh Dio, sei con me.”
Mi chiamo Giuseppe (Beppe) e sono nato
a Torino il 2 Agosto 1959.
Della
mia fanciullezza ricordo che
a scuola avevo risultati molto scarsi ed a casa i miei genitori non
erano presenti; mia madre lavorava dalla mattina alla sera come
operaia in fabbrica, compreso il sabato mattina, poi spesa al
mercato rionale il pomeriggio e la domenica, tanto per
diversificare e rilassarsi un po’, la passava a pulire casa tutto il
giorno. Già, la casa; dove abitavamo d’inverno colava l’acqua dai
muri, talmente l’umidità era spessa mentre d’estate c’era la caccia
alle zanzare. Ricordo che molti erano a quei tempi i litigi e si
respirava spesso un malcontento dovuto alla precaria situazione
economica che attraversavamo.
Ricordo come
se fosse oggi che fummo gli ultimi ad uscire da quella casetta che
oramai non esiste più; le ruspe già attendevano la nostra uscita per
poter radere al suolo l’edificio fatiscente. Finalmente ci attendeva
una casa, una vera casa, nuova, con i termosifoni, al quarto piano,
con tanto di ascensore; avevamo ambienti grandi ed accoglienti.
Mia madre
piangeva dalla gioia e mio padre era fiero e si vantava davanti a
parenti ed amici come se avesse vinto il giro d’Italia di ciclismo.
Era il giugno del 1968.
Non so il
come ed il perché, ma i risultati scolastici ottenuti durante le
scuole medie furono a dir poco, brillanti, al punto di pensare di
continuare gli studi ed ottenere il diploma di geometra.
Ricordo
che un giorno, quando ancora non avevo ottenuto il diploma, passai
davanti ad una banca e pensai che, se da grande non fossi riuscito a
svolgere la libera professione di tecnico, avrei volentieri
accettato un posto in banca anche se mi rendevo conto che la banca
si addiceva più ai contabili e ragionieri e non tanto ai geometri.
(chi
legge ponga mente)
Negli
studi superiori i risultati erano mediocri, avevo molte difficoltà,
ma alla fine riuscii ad ottenere il diploma nell’anno 1979 e
successivamente iniziai un periodo di praticantato in uno studio
tecnico per poter esercitare la libera professione
Nel
frattempo, la mia vita era come quella della stragrande maggior
parte dei ragazzi e, non conoscendo il Signore, compivo ciò che era
male agli occhi di Dio.
La mia vita
fino a quel momento era passata tra lo sport (appassionato di
calcio), tanti amici (buoni e cattivi), mi piaceva la musica,
soprattutto cantare ed interpretare le canzoni di Baglioni e dei
Pooh che erano i miei idoli musicali. Tanti sogni, tanti progetti,
tanta discoteca, balli e qualche sballo, ecc.. insomma godere quello
che la vita era capace di offrirmi, vivere i cosiddetti attimi
fuggenti.
Era
l’agosto del 1981 e mia madre durante le vacanze ci disse che a
Settembre si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico
per un nodulo al seno… Accompagnammo
in clinica nostra madre e la sera lei stessa ci telefonò piangendo;
al telefono ci diceva che il chirurgo,dopo averla visitata meglio,
consigliava di asportare tutta la mammella sinistra.
Dal
Settembre 1981 all’aprile 1986 mia madre lottò con tutte le sue
forze contro il cancro e prima che sopraggiungesse la morte si
ricordò di Dio, si riconciliò con Lui e so che ora è con il Signore
ed un giorno la rivedrò su nel cielo. Gloria a Dio.
Nel 1982,
inaspettatamente, comparvero anche sul corpo di mio padre i segni
del cancro. Subì anch’egli alcuni interventi chirurgici ma anche
lui nel 1986, dopo soli quattro mesi dalla morte di mia madre morì.
Nonostante
la sua vita fu contornata di tante esperienze, anche negative (non
posso dire che fu un padre affettuoso), ma ad ogni buon conto
l’Amore di Cristo bussò alla porta del suo cuore; in particolare
ebbi il piacere di vegliare su di lui, l’ultima notte, in ospedale.
Quell’uomo
che fumava tra le 40 e le 60 sigarette al giorno, quel padre che era
più assente che presente, quel padre bestemmiatore, eccolo lì ora,
in un letto, senza forze, riusciva ad elevare al cielo entrambi gli
avambracci appoggiando i gomiti ossuti al letto ed emettendo con una
voce fievole una semplice preghiera: ”Signore perdonami……Perdonami
…….”
e poi
… subito dopo ancora “ ….
Grazie Gesù”.
In quel
periodo avevo iniziato a leggere per conto mio la Bibbia, iniziai a
frequentare una chiesa dove si predicava la Parola di Dio con
semplicità e dove si viveva il Vangelo.
Dalla morte
dei miei genitori la vita si complicò per ovvie ragioni; non ultima
la responsabilità nei confronti di mia sorella e di mio fratello, il
più piccolo di noi tre.
Proprio in
quei giorni il Signore parlò al mio cuore, mi fece sentire il
bisogno di essere perdonato e lo accettai nel mio cuore come
personale Salvatore.
Sono ormai
passati quasi 17 anni, ma non mi sono pentito mai neanche un attimo
di essermi abbandonato nelle braccia del Padre e di avere accettato
Gesù nel mio cuore.
Tante sono
state le esperienze in questi anni e tante le benedizioni di Dio,
Lui è rimasto fedele ed io mi sento sempre così mancante davanti a
Lui. Se non fosse per la Sua Grazia ….
Lui ha manifestato più volte la Sua fedeltà nei miei
confronti, anche nelle cose pratiche della vita come ad esempio il
lavoro; vi ricordate cosa avevo pensato tanti anni prima, passando
davanti od una banca, non conoscendo ancora personalmente Dio e non
sapendo che lui è il Vivente ? Ebbene da circa 16 anni sono
impiegato presso una delle banche che fanno parte della holding
Unicredito, ma il miracolo più grande rimarrà sempre la salvezza che
ho ricevuto per mezzo del sangue di Cristo Gesù il Signore.
In questi
anni Dio mi ha permesso di poterlo servire EVANGELIZZANDO per le
strade, teatri, chiese, ospedali e case di riposo
di Torino (e non solo) e durante questi anni i miei “appunti di
viaggio” si sono trasformati in brani musicali.
Nell’anno 2000 è uscito il primo lavoro:
un CD
dal
titolo “Quando verrà” ed alla fine del 2004
è uscito il secondo
CD
“In crescendo”.
Dio
benedica la Sua opera.
Giuseppe Quinto
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